E quindi perchè non offrirvi una mini HIGHWAY COMPILATION?
Una mini compilation da ascoltare e cantare a squarciagola sfrecciando a 130 km/h (di più non se pò dì). Una mini compilation rigorosamente R-O-C-K.
Iniziamo da un classicone-one-one. Il pezzone di Big Bill Broonzy che Eric Clapton ha sempre cavalcato nelle sue incarnazioni migliori (es.con i Derek and the Dominos): KEY TO THE HIGHWAY.
Proseguirei abbastanza in tema con la bella HIGHWAY SONG dei Blackfoot, un gruppo di Southern Rock falcidiato dalle solite (per il genere) morti premature ma ai tempi molto in palla. Il pezzo in questione è la classica ballatone strappalagrime tipica del rock sudista ma per quanto risaputa mette sempre il corazon in movimiento.
A seguire un buon pezzo di uno dei maggiori G.P.R. (Grandi Paraculi del Rock), il platinato Billy Idol (al secolo William Broad) con la sua rockeggiante e ancheggiante e paraculeggiante (appunto) BLUE HIGHWAY. Qua in versione live del 1987 con il fido Steve Stevens al guitaron. Solo audio ahimè.
E per concludere cosa manca?
No....Bob Dylan e il Boss saranno per un'altra volta. Mi ci vuole qualcosa di potente e al tempo stesso anthemico.
Pensavo ai vecchi Judas di Heading out to the Highway, ma è un pezzo minore della loro sterminata produzione.
E quindi chiudiamo con gli immarcescibili canguri, qua alle prese con un palco tutto da ridere, ancora alla ricerca della popolarità mondiale e con la original line up che comprendeva la voce maligna e deragliante del compianto Bon Scott (sì, Angus era già coi calzoncini corti).
HIGHWAY TO HELL degli Ac/Dc.
E che Dio ce la mandi buona! (nel senso del percorso) (non della tipa) (cioè insomma avete capito).
HALLELUJA!!!!!!