domenica 28 febbraio 2010

Less is more?

I was dressed for success
But success it never comes
And I'm the only one who laughs
At your jokes when they are so bad
And your jokes are always bad
But they're not as bad as this
Come join us in a prayer
We'll be waiting, waiting where
Everything's ending here
And all the sterile striking it
Defends an empty dock you cast away
And rain upon your forehead
Where the mist's for hire if it's
Just too clear
Let's spend our last
Quarter stance randomly
Go down to the outlet once again
Painted portrait of minions and slaves
Crotch mavens and one night plays
Are they the only ones who laugh
At the jokes when they are so bad
And the jokes are always bad
But they're not as bad as this
Come join us in a prayer
We'll be waiting, waiting where
Everything's ending here
And all the spanish candles
Unsold have gone away to this
And a "run-on piece of mount on"
Trembles, shivers runs down the freeway
I guess she spent her last quarter randomly
I guess a guess is the best I'll do
I'll do, last guess
Last time, last time is the best time


Pavement - Here

giovedì 25 febbraio 2010

Così, tanto per restare in tema (I Still Love You)

Ecco mi contraddico subito e dopo aver parlato di hard rock e messe vado di piatto con i Kiss senza trucco e senza inganno a smentire tutto.
Paul Stanley & Gene Simmons sono due miei feticci e la consapevolezza che "aver venduto l'anima al diavolo" (leggi Bill Aucoin) ha portato loro tanti tanti verdoni ma avrebbero potuto dare&fare molto di più.
Ogni tanto mi piace postare qualche loro pezzo meno ruffiano e meno party oriented.
Questa canzone qua (nel loro piccolo) è un pò la loro "Since i've been loving you". Incisa nel 1982 per l'album Creatures of the night, quello del ritorno all'hard&heavy dopo la parentesi disco-rock-pop di Dynasty e Unmasked, scritta a quattromani con il chitarrista di passaggio di allora -Vinnie Vincent alias Vincent Cusano- e non Bruce Kulick che è quello che suona qua, venne particolarmente bene durante il famoso show unplugged su MTV. Bello il guitaron di Gene. Bellissima come sempre la vociona di Paul. Comprimari i due usurpatori Kulick e Singer (ma durante lo show fecero capolino per un paio di pezzi anche Ace e Peter).
A proposito degli MTV unplugged (ricordando, tra gli altri, Nirvana e Rod Stewart) avete mai capito perchè hanno smesso di farli?
Boh.
Halleluja!


KISS Unplugged - I Still Love You - 1995

martedì 23 febbraio 2010

Hard & Heavy e Messe Cantate!




Un'idea che talvolta mi piace mettere in pratica: riprendere un vecchio post, ripulirlo e soprattutto dargli una "direzione" più precisa. Questo il senso di queste righe. come rilavorare sul passato eliminandone scorie inutili e scoprire il vero motivo che ti aveva portato a dire certe cose.


Una tematica su cui mi appassiono spesso è la teatralità dell’hard&heavy.
Ci sono molte persone che vengono respinte all’ascolto del genere proprio da questo tipo di aspetto (pensate solo ai comitati del Parental Guidance che infestavano i dischi della fine degli 80). E non le biasimo, certamente. Ma non credo che abbiano capito bene come stanno le cose.
Per cui ci vado dentro.
Un concerto di hard&heavy (l’unica espressione omnicomprensiva che riesca a trovare per il rock più o meno duro) è una sorta di Messa.
Il pubblico pagante (qua in senso monetario, là in senso spirituale ma anche no, vista la perpetua richiesta di oboli) si aspetta di trovare i suoi "beniamini" truccati e vestiti in un certo modo, con pose di un certo tipo ed elementi scenografici consueti. E fin qui il blasfemo (oddai su si scherza eh) paragone sembra reggere.
E il pubblico, che non è scemo come si vorrebbe far credere e nemmeno composto da licantropi tinti di blu, SA BENISSIMO che tutto questo fa parte della RAPPRESENTAZIONE tipica del gruppo/genere.
Ovviamente ci sono come in tutte le situazioni degli estremi tra i quali collocare quasi tutto lo scibile.
Si va dal Grandguignol spinto dei KISS (ma anche di BLACK SABBATH, di ALICE COOPER, di IRON MAIDEN, di VENOM, di SLAYER, di MERCYFUL FATE, di HELLOWEEN, di MANOWAR, di TWISTED SISTER, di MOTLEY CRUE e di mille altri) alla pseudo-sobrietà dei METALLICA (ma anche di RIOT, di UFO, di ACCEPT, di WHITESNAKE ecc. ecc.).
Ci sono poi quelli delle "terre di mezzo" che magari puntano su un certo tipo di LOOK ma senza strafare (JUDAS PRIEST, SAXON, QUEENSRYCHE, DOKKEN, PANTERA, DIO -nel senso di Ronnie James-.….), gente che privilegia la parte musicale rispetto alla scena ma che non rinuncia ad adottare precisi e decisi riferimenti stilistici.
Scusate se salto molti nomi ma ho fatto solo alcuni esempi per far capire come si posizionano le varie band intorno ai modelli precostituiti del genere.
E anche qua il blasfemo paragone regge. Più o meno come le varie religioni, che spingono in modo più o meno deciso sugli elementi spettacolari durante i loro riti.
Passiamo adesso agli orpelli che accompagnano le rappresentazioni.
Ovvero le cose che si trovano come gadget assieme ai dischi ed ai concerti dell’hard&heavy e che rappresentano solo la ciliegina sulla torta per i fan. Che, ben lungi dal “crederci”, ne apprezzano di base lo spirito e lo scopo.
Ma voi credete veramente che i fan dei KISS (attualmente attempati manager quaranta-cinquantenni che vanno ai concerti in giacca cravatta e 24 ore) pensino che Gene Simmons vomiti sangue vero nella sua “interpretazione” del vampiro? O che i pipistrelli presi a morsi dal buon vecchio pazzo di Ozzy fossero vivi e vegeti?
O che il buon Dee Snider e il caro Vincent Fournier vadano in giro per le strade di NYC vestiti come i rispettivi pittoreschi personaggi?
Ho visto un‘intervista a Dee Snider che rideva come un matto rivedendo i vecchi filmati dei Twisted Sister, e, sorseggiando un cocktail ed ascoltando a palla musica di Frank Zappa, diceva che anche attraverso la parte spettacolare avevano reso un “servizio” al loro pubblico.
Un servizio fatto di divertimento, ilarità, sensazioni forti, insomma una specie di spettacolo pirotecnico accompagnato da 4 sani accordi belli duri.
E non ditemi che quando i fedeli escono dalla Messa non provano tutte assieme queste sensazioni.
Insomma ragazzi, "Hard&heavy" è un concept che significa anche e soprattutto una bella “scampagnata” con gli amici a cantare a squarciagola, a dimenarsi come cretini, a cercare qualche forma di sano “shock” che non sia una droga (quasi assente nel mondo dell’hard&heavy e comunque presente in misura minore che presso altri filoni musicali).
Hard&heavy è voglia di vivere, salute, energia, esibizionismo. Il tutto in forma liturgica e rigorosamente di gruppo.
Nel variegato mondo dell’hard&heavy ci sono scamorze e fior di musicisti come in ogni altro genere. Così come ci sono preti che con le loro omelie ti fanno pensare ed altri che ti fanno assopire.
Scoprirli e scoprire i propri gusti è una piacevole esperienza dell’adolescenza (eh già, anche alla Messa si inizia ad andare più o meno a quell'età....) ma qualcosa ti rimane comunque attaccato per tutta la vita.
Le fiamme di Gene, l'Harley di Rob, i baffoni di Lemmy e la calzamaglia di Ronnie James come i paramenti sacri insomma.
Halleluja e state sereni.
E soprattutto.....che Dio mi perdoni!


mercoledì 17 febbraio 2010

Weezer - Perfect Situation

Curioso dire che scoprii (scopersi? scopei? scossi?) questo grande gruppo con una pubblicità della Renault (il modello non me lo ricordo grazieaddio) che utilizzava la loro celeberrima BUDDY HOLLY come jingle.
Ancor oggi ne so relativamente poco di loro ma ho approfondito molto gli ascolti e penso che mi procurerò anche il recente RATITUDE, quello col cane in copertina.
WEEZER sono sempre stati all'incrocio perfetto tra Pop, Rock and Roll american way, Indie, Punk e chi più ne ha più ne metta.
Un grandioso caleidoscopico ibrido di eccellente scorrevolezza da canticchiare sotto la doccia ma anche da mettere in sottofondo con gli amici per qualche momento allegro.
Non so perchè ma nella loro gradevolezza di fondo gli ho sempre associati agli Smash Mouth.
Sarà perchè questi due grandi e sottovalutati gruppi hanno un pregio sicuro: non sono lagnosi, comunicano voglia di vivere e allegria e cazzo se ce n'è bisogno alla faccia di tutte le band depresse del pianeta!
Halleluja!

lunedì 15 febbraio 2010

I Miss You

Blink 182 sono, assieme a Green Day e Offspring, i maggiori artefici della "poppizzazione" del punk.
In verità molti dei filoni dell'American Punk sono sempre stati intrecciati con la melodia, al contrario di ciò che succedeva in Britannia (Buzzcocks a parte). Senza scomodare le divinità, Bad Religion in questo senso sono stati a mio avviso i veri giganti.
Ma torniamo ai nostri tre gruppi di furbastri, capaci con astuzia di infilare svariati album million-seller con la formuletta della melodia pop abbinata ad un set di chitarre fumanti e batterie sovraeccitate.
Insomma non me la sento di giudicare troppo, l'American music è in fondo infestata da fenomeni ben peggiori dai......
E ancora se non vogliamo stare sempre a menarcela su quanto sono bravi i bravi, dovremmo cercare di fare un piccolo sforzo anche per cercare, quando succede, di dire quanto sono bravini i meno bravi.
Ecco, questo pezzo dei Blink a me è sempre piaciuto.
Ha quel non so che di "diverso" dalla loro produzione normale, ha quel sottofondo di leggera malinconia che non trapela dai loro blockbuster, ha una piacevolezza a sè stante.
Che prescinde dal punk poppizzato e si lascia ascoltare volentieri.
O forse chissà, avrei soltanto voglia di avere di nuovo 16 anni......
Halleluja gens!

mercoledì 10 febbraio 2010

U2 (ovvero "era bello morire da piccoli, con i peli del....")

Allora, è giunto il momento.
Dopo almeno dieci anni, complice un acquisto di un GH scontatissimo, sono tornato a riascoltare gli U2.
Premetto che ho amato quel gruppo alla follia o quasi.
Che comprai WAR nuovo di pacca d'importazione e me ne andavo in giro a far proseliti quando pochissimi in Italia li conoscevano.
Che mi sono commosso almeno con altri 3 loro album, nella fattispecie UNFORGETTABLE FIRE, JOSHUA TREE e ACHTUNG BABY. Che mi sono piaciuti molto anche RATTLE AND HUM e forse, sperando in un mezzo miracolo (ma chi visse sperando eccetera eccetera) ALL THAT YOU CAN'T LEAVE BEHIND.
Che conosco a memoria di suono (volete che imiti uno-ad-uno tutti gli strumenti di Drowning Man?) tutti i loro pezzi fino ad Achtung Baby.
Insomma fu vero amore.
E come tutti i veri amori, la rottura fu dolorosa astiosa e (quasi) perenne.
Non sopportai il progressivo e inesorabile calo di creatività, le megalomanie, le megaproduzioni. Le stronzate che aumentavano di volume mentre diminuiva la capacità di restare legati alla musica di tutti i giorni.
Chi come me ascoltava all'infinito il pezzo di chiusura del mini-album live ("40") e chi come me amava le collaborazioni di qualità ("In a lifetime" con i Clannad) non poteva assistere immobile allo sfacelo provocato dall'assoluta mancanza di dignità e di senso della misura di Bono Vox e soci.
Quindi black out ASSOLUTO per una decina di anni e repulsione ASSOLUTA per tutti ma proprio tutti gli ultimi lavori che sono a tutti gli effetti delle vere ciofeche.
Ieri sera però, durante un lungo viaggio in auto, ho ascoltato a palla il GH dei loro primi dieci anni di vita.
E sono tornato con la memoria a tanti ricordi, tante situazioni in cui la loro musica mi aveva accompagnato.
Con WAR credo che si issarono al posto dei Clash, sia come principale rock and roll band del mondo, sia dal punto di vista della proposta musicale che dei contenuti.
Quel disco conserva ancora intatti tutti i valori positivi che portarono i quattro sul tetto del mondo.
E, in un mondo come quello odierno, proprio per questa sua feroce contestualizzazione, sembra molto molto DATATO.
Ma quando parte il piano elementare di New Year's Day signori, o quando ascolto la batteria mitragliata di Larry Mullen in Sunday Bloody Sunday, siamo in presenza di Grandezza Assoluta.
Questo non vuol dire che mi innamorerò di nuovo.
Solo che da ieri sera ho recuperato un pezzetto non indifferente del mio passato. Che, in quanto a musica, duole dirlo ma era assolutamente meglio dello scarno presente.

Halleluja gente.
E che Drowning Man sia. Un pezzo che avrebbe meritato di entrare nella mitologia come e forse più di tante altre canzoni della band. Dai fate un pò di karaoke con me.



U2 - Drowning Man (with lyrics)

martedì 9 febbraio 2010

Premiata Ditta Difford & Tilbrook

Era l'estate del 1979 e io ero un imberbe ragazzo di belle speranze.
Il punk era appena stato spazzato via, incombevano sulle nostre coscienze le prime cupezze della new wave (anche se d'estate sembravano ben più lontane), l'altra new wave (quella "of british heavy metal") già faceva sentire i primi rimbombi, il Boss non era ancora esattamente il Boss per come noi italiani lo conosciamo, dall'Australia arrivavano i primi graffi degli Ac/Dc, la videomusica era un concetto dell'iperspazio e..........nel gran marasma che accompagnava le mie prime tempeste ormonali spuntarono gli SQUEEZE.
Con il loro amabile e scorrevolissimo cockney pop.
Questa è una delle loro tante disarmanti melodie, con quel non so che di .....minchiaoh eccheccazzocivuole a scrivere una canzonetta così?
Difford & Tilbrook avevano il dono della semplicità e del bucare l'orecchio al primo ascolto. Oltre a questa splendida "Up the Junction" altre meraviglie (fra tutte amavo "Cool for cats" e "Tempted") ci avrebbero deliziato nel corso della loro storia da coitus interruptus ma mai come in quell'estate del 1979 gli Squeeze apparvero adatti al nostro sviluppo emotivo supportandolo con inestimabili iniezioni di ottimismo.
Halleluja!

PS Una curiosità. Il tastierista degli Squeeze, tale Jools Holland per chi non lo conosce, ebbe poi una second chance di carriera come tenutario di programma musicale tra i più seguiti di sempre......
 


Squeeze - Up The Junction

venerdì 5 febbraio 2010

Limp Bizkit Take A Look Around Live Top Of The Pops (Mission Impossible 2 Theme)

So che è musica molto costruita a tavolino.
Ma qualche secondo prima dello scatto del secondo minuto, quando si passa dal rappato al rock riff portante di questo pezzo e tutti-ma-proprio-tutti cominciano a saltare, beh allora dai su.
Non venitemi a dire che non vi caricate anche voi.
Minchia per uscire con l'energia in corpo di casa la mattina nella giungla di milano ci vogliono anche ste cose qua eh.
Altro che pippare.
Capitomihai?

mercoledì 3 febbraio 2010

Van Halen - I'm the One

Da uno dei 10 migliori (e più venduti) album della storia del rock, l'esordio dei Van Halen su disco dopo anni e anni di club intorno a Pasadena, vi sparo questo iper-boogie incendiario e leggendario.
David Lee Roth, l'heavy-crooner, uno dei più incredibili frontmen che abbiano mai calcato le scene, un ginnasta con la voce da Sinatra, si amalgama alla perfezione con sua maestà "la chitarra" in un brano al fulmicotone che illuminò la fine degli anni '70 come una cometa e lasciò in giro alcune bruciature difficili da risarcire.
Io ne sono ancora pieno, di quei segni.
Buonanotte amigos.
Halleluja!

martedì 2 febbraio 2010

The Rolling Stones ft Jack White - Loving Cup

Non sono mai stato un fan particolare di Jack White e delle sue tante incarnazioni.
Certamente il ragazzo ha creatività, classe e personalità.
Sa come si maneggia una chitarra, anche senza esserne un virtuoso.
Però non riesco a immaginarmi un Jack White senza i Led Zeppelin. O senza i Rolling Stones.
E torniamo quindi al punto di partenza. Jack è un grande artista "derivato". Non aggiunge niente alla storia del rock se non tanto talento personale ma poca produzione "evolutiva" per il genere.
Quindi giudizio pollice in alto ma, appunto niente fanatismi.
Anche se, riguardando la jam con Mick e company su questo pezzone semicountry semigospel tratto dal capolavoro assoluto (Exile on Mean Street) qualche dubbio in più mi viene dai.
Halleluja!