martedì 23 febbraio 2010

Hard & Heavy e Messe Cantate!




Un'idea che talvolta mi piace mettere in pratica: riprendere un vecchio post, ripulirlo e soprattutto dargli una "direzione" più precisa. Questo il senso di queste righe. come rilavorare sul passato eliminandone scorie inutili e scoprire il vero motivo che ti aveva portato a dire certe cose.


Una tematica su cui mi appassiono spesso è la teatralità dell’hard&heavy.
Ci sono molte persone che vengono respinte all’ascolto del genere proprio da questo tipo di aspetto (pensate solo ai comitati del Parental Guidance che infestavano i dischi della fine degli 80). E non le biasimo, certamente. Ma non credo che abbiano capito bene come stanno le cose.
Per cui ci vado dentro.
Un concerto di hard&heavy (l’unica espressione omnicomprensiva che riesca a trovare per il rock più o meno duro) è una sorta di Messa.
Il pubblico pagante (qua in senso monetario, là in senso spirituale ma anche no, vista la perpetua richiesta di oboli) si aspetta di trovare i suoi "beniamini" truccati e vestiti in un certo modo, con pose di un certo tipo ed elementi scenografici consueti. E fin qui il blasfemo (oddai su si scherza eh) paragone sembra reggere.
E il pubblico, che non è scemo come si vorrebbe far credere e nemmeno composto da licantropi tinti di blu, SA BENISSIMO che tutto questo fa parte della RAPPRESENTAZIONE tipica del gruppo/genere.
Ovviamente ci sono come in tutte le situazioni degli estremi tra i quali collocare quasi tutto lo scibile.
Si va dal Grandguignol spinto dei KISS (ma anche di BLACK SABBATH, di ALICE COOPER, di IRON MAIDEN, di VENOM, di SLAYER, di MERCYFUL FATE, di HELLOWEEN, di MANOWAR, di TWISTED SISTER, di MOTLEY CRUE e di mille altri) alla pseudo-sobrietà dei METALLICA (ma anche di RIOT, di UFO, di ACCEPT, di WHITESNAKE ecc. ecc.).
Ci sono poi quelli delle "terre di mezzo" che magari puntano su un certo tipo di LOOK ma senza strafare (JUDAS PRIEST, SAXON, QUEENSRYCHE, DOKKEN, PANTERA, DIO -nel senso di Ronnie James-.….), gente che privilegia la parte musicale rispetto alla scena ma che non rinuncia ad adottare precisi e decisi riferimenti stilistici.
Scusate se salto molti nomi ma ho fatto solo alcuni esempi per far capire come si posizionano le varie band intorno ai modelli precostituiti del genere.
E anche qua il blasfemo paragone regge. Più o meno come le varie religioni, che spingono in modo più o meno deciso sugli elementi spettacolari durante i loro riti.
Passiamo adesso agli orpelli che accompagnano le rappresentazioni.
Ovvero le cose che si trovano come gadget assieme ai dischi ed ai concerti dell’hard&heavy e che rappresentano solo la ciliegina sulla torta per i fan. Che, ben lungi dal “crederci”, ne apprezzano di base lo spirito e lo scopo.
Ma voi credete veramente che i fan dei KISS (attualmente attempati manager quaranta-cinquantenni che vanno ai concerti in giacca cravatta e 24 ore) pensino che Gene Simmons vomiti sangue vero nella sua “interpretazione” del vampiro? O che i pipistrelli presi a morsi dal buon vecchio pazzo di Ozzy fossero vivi e vegeti?
O che il buon Dee Snider e il caro Vincent Fournier vadano in giro per le strade di NYC vestiti come i rispettivi pittoreschi personaggi?
Ho visto un‘intervista a Dee Snider che rideva come un matto rivedendo i vecchi filmati dei Twisted Sister, e, sorseggiando un cocktail ed ascoltando a palla musica di Frank Zappa, diceva che anche attraverso la parte spettacolare avevano reso un “servizio” al loro pubblico.
Un servizio fatto di divertimento, ilarità, sensazioni forti, insomma una specie di spettacolo pirotecnico accompagnato da 4 sani accordi belli duri.
E non ditemi che quando i fedeli escono dalla Messa non provano tutte assieme queste sensazioni.
Insomma ragazzi, "Hard&heavy" è un concept che significa anche e soprattutto una bella “scampagnata” con gli amici a cantare a squarciagola, a dimenarsi come cretini, a cercare qualche forma di sano “shock” che non sia una droga (quasi assente nel mondo dell’hard&heavy e comunque presente in misura minore che presso altri filoni musicali).
Hard&heavy è voglia di vivere, salute, energia, esibizionismo. Il tutto in forma liturgica e rigorosamente di gruppo.
Nel variegato mondo dell’hard&heavy ci sono scamorze e fior di musicisti come in ogni altro genere. Così come ci sono preti che con le loro omelie ti fanno pensare ed altri che ti fanno assopire.
Scoprirli e scoprire i propri gusti è una piacevole esperienza dell’adolescenza (eh già, anche alla Messa si inizia ad andare più o meno a quell'età....) ma qualcosa ti rimane comunque attaccato per tutta la vita.
Le fiamme di Gene, l'Harley di Rob, i baffoni di Lemmy e la calzamaglia di Ronnie James come i paramenti sacri insomma.
Halleluja e state sereni.
E soprattutto.....che Dio mi perdoni!


24 commenti:

Euterpe ha detto...

Metà dei dischi acquistati 20 e forse più anni fa avevano il famoso bollino della pseudo censura.Sono d'accordo su tutto quello che dici avendolo vissuto in prima persona volevo però chiederti cosa ne pensavi degli show di marilyn manson? Secondo te lo si può accomunare ai nomi che hai fatto del post?

DiamondDog ha detto...

A me Brian Warner (pur simpatico) non piace, lo trovo un evidente "derivato" (Alice Cooper, Kiss, New York Dolls, gli stessi Twisted Sister e un friccico di Sabbath per i contenuti).
Ma per quanto riguarda i suoi show rientra alla perfezione (nel parmigiano direbbero "come un dito nel culo") nel concetto di "cerimoniale" che volevo evidenziare.

unwise ha detto...

dio sa se ne ho visti...e devo dire che è proprio così. è una realtà diversa in cui è bello avventurarsi ogni tanto, fare un po' di casino e guardare sti sciamannati, ma anche a volte coinvolgersi ed emozionarsi (con i Queensryche, per esempio). di certo c'è che dopo, non si sa bene perchè, stai bene!

atom-ery ha detto...

"E soprattutto.....che Dio mi perdoni!"
Tranquillo DD. Puoi andare a confessarti da Frate Metallo.

DiamondDog ha detto...

Benvenuto Unwise!
Atomico, frate metallo è un mito!

allelimo ha detto...
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DiamondDog ha detto...

Ehi ma io non chiedevo adesioni o critiche al rock duro. Lascio a chiunque la libertà di farsi piacere o meno la cosa.
Facevo un parallelo fra liturgie.....

allelimo ha detto...
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zero in-coscienza ha detto...

Fino ad ora ci avevo sempre creduto che i pipisterlli di Ozzy fossero vivi.
Mi sa questa è un'altra delle grandi delusioni della vita, come la bufala di babbo natale e della ricostruzione dell'Aquila...

Harmonica ha detto...

paragone calzante, anche il metal soffre di crisi di vocazioni...

Anonimo ha detto...

i pipistrelli erano di marzapane.
il sangue è aranciata di tarocchi siciliani.
le urla disumane sono amplificate tramite micromicromicrofoni Bose inseriti sulle tonsille.
il divertimento è vero, proprio come essere sul trenino che entra nel castello stregato al luna-park.

arc

atom-ery ha detto...

Parlando seriamente (parte 1a), invece, suggerirei di pensare a un supergruppo (altro topos del genere e della "mitologia" derivante) attuale come gli Shrinebuilder (Wino + Neurosis + Om + Melvins). Prescindendo da considerazioni strettamente musicali, guardali.
Siamo proprio lontani anni luce.

atom-ery ha detto...

Parlando seriamente (parte 2a) vorrei replicare ad Harmonica. La questione non è invece che anche la galassia metal (che personalmente distinguerei dal concetto hard/heavy proposto dall'oste) come un po' tutto il resto si è polverizzata in una miriade di cose, molte delle quali stazionano in una specie di limbo, molte delle quali si possono tranquillamente definire post-metal.
(cazzo, sono cresciuto a pane e Feelies ed ora a 40 e passa anni strologo di metallo!!!)

atom-ery ha detto...

Parlando seriamente (parte 3a).
Poi nulla impedisce di parlare di un gruppo dall'impatto estetico micidiale (ancorchè, di nuovo, molto lontano dal cazzeggio) ma dalla sostanza musicale nulla come gli Slipknot.

atom-ery ha detto...

Eppoi, caro DD, alla fine della fiera non ti sembra che volerlo rendere specifico (e speciale) non sia altro che un riflesso nostalgico? Che quello che hai scritto possa in realtà applicarsi un po' a tutto?
Come testimoniato, ad esempio, iconograficamente da un libro fotografico delizioso come "The Disciples" di James Mollison. Lì si parla di tribù ma la solfa è la stessa.
Ite. Missa est.
(fine dello sbrodolamento)

allelimo ha detto...
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DiamondDog ha detto...

A parte quello del cinese, caro Atomico ti ringrazio del contributo creativo.
Grande esempio calzante gli Slipknot.
Però sul "applicabile a tutto" resto un pò scettico.
Certamente ci sono altre ramificazioni del rock che possono sembrare vicine al concetto liturgico (mi vengono in mente certi spettacoli del progressive o del flowerpower....).
Ma non tutto il rock
è "spettacolarizzazione" e "recital".
Generalmente il Rock è più diretto, ha meno orpelli, meno repetita juvant, meno repliche.
Il mondo dell'hard&heavy invece è un immenso musical.

@alle: per il punto 2 ingaggio un decriptatore?

DiamondDog ha detto...

@farfa.
Se le delusioni fossero solo quelle saremmo in sella a Ribot.

the-boy-with-perpetual-nervousness aka atom ha detto...

Per il punto 2 di Allelimortè :)
Ti basta prendere il disco la cui copertina è stata "richiamata" dai tuoi assai graditi Weezer.
Si chiama Crazy Rhythms. E' dei Feelies. 5 stelle forever. Riedito da poco e la FNAC ce l'ha.

Anonimo ha detto...

(orck
ho fatto il professorino essendomi sfuggita la seconda parte della frase con le rune)

allelimo ha detto...
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DiamondDog ha detto...

Ustia si va sul difficile....e pensare che ero partito dai Kiss e Alice Cooper.....

allelimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e