Robin Zander: (vocals and guitar), buon cantante e frontman, il "bello" del gruppo.
Tom Petersson: (bass), buon bassista e secondo "bello" del gruppo. Il moro, Robin Zander era il biondo.
Bun E. Carlos: (drums) il buffo travet baffetto con la panzetta. In realtà un duro. E ottimo batterista.
Rick Nielsen:(guitar and vocals) quello col cappellino sulle ventitrè, con le magliette colorate, la gibson explorer e le tiglio. Il vero "deus ex machina" del gruppo.
In una parola i
CHEAP TRICK.
Un gruppo di quelli da scrivere sottolineati sotto la voce "underrated".
Non tanto per le vendite, che arrivarono copiose tra fine '70 e inizio '80, quanto per la considerazione della critica.
Si fa prima a dire cosa NON furono i Cheap Trick (peraltro ancora in attività).
Non furono un gruppo di hard rock, anche se li abbiamo spesso trovati in quello scaffale perchè Nielsen pestava duro.
Non furono un gruppo di arena rock, anche se le riempirono eccome le arene. Ma mai in quel modo pesante e pedante come chessò i Journey e gli Styx. L'ironia era una delle loro armi più taglienti.
Non furono un gruppo di hard rock and roll, tipo gli Aerosmith. Mancavano completamente di tamarraggine.
Non furono nemmeno un gruppo pop. Anche se le loro composizioni rimandano moltissimo alla grande tradizione pop, Beatles inclusi.
Furono però un SIGNOR gruppo. E io che all'epoca comprai e snobbai il loro ottimo live
AT BUDOKAN (toh, un altro gruppo che registra il live in quel teatro del giappone maicchec'era i'mmiele?). Sti cazzi. Dischi come l'omonimo
CHEAP TRICK, come
IN COLOR, come
DREAM POLICE sono da avere senza se e senza ma. Anche se non ti garbano i coretti e quelli che fanno gli scemi sul palco.
C'è chi mi diceva che li ha scoperti da quel gioco con la chitarra finta come cazzo si chiama guitar hero o qualcosa del genere, pensa te.
Ve ne giro una delle più famose con un ritornello catchy da far paura.
SURRENDER, i Cheap Trick.
Cheap Trick - Surrender - from Budokan DVD