Quando ero ragazzino e nuotavo nella NWOBHM (New Wave of British Heavy Metal) non avevo compreso quanto fossero grandi.
Li reputavo sempre un gradino sotto ad Iron Maiden e Judas Priest, i capiscuola, ma anche non superiori a Saxon e Raven e Def Leppard ad esempio. Per prendere esempi di “filoni” diversi.
Ma da qualche anno ho dovuto recitare il “mea culpa”.
Perché il Signor Lemmy (Ian Kilminster) è un vero e proprio Caposcuola.
I suoi Motorhead (soprattutto nella selvaggia formazione originale, con "Fast" Clarke e “Animal” Taylor) sono stati l’anello di congiunzione tra punk ed hard rock.
I suoi Motorhead hanno gettato le basi per lo Speed e per il Thrash, molto più di altri o perlomeno in concomitanza (solo gli stratosferici Judas possono vantare un simile ruolo di generatori di subgeneri).
I suoi Motorhead (ancora oggi in pista!) sono stati il gruppo più trasversale dell’hard & heavy.
Ai concerti degli Iron oggi trovi ragazzini e nostalgici quarantenni.
Ai concerti dei Motorhead (segnalazione di Valerio) trovi dai bimbi ai nonni. Questi ultimi sono gli ex-fricchettoni che seguivano Lemmy ai tempi degli Hawkwind (gruppo di prog-hard-space-ma anche un po’ pop- rock piuttosto originale). I primi sono probabilmente i figli dei quarantenni o i nipoti dei nonni ma che cazzo ne so. Però ci sono.
I nasi e le bocche storte sono sempre stati miriadi.
Ma per chi ha sempre creduto nella “fisicità” del rock i Signori Motorhead saranno sempre degli idoli. Mi sono fatto un paio di viaggi con una loro doppia antologia e ancora mi fumano le orecchie.
Bomber, Overkill, Ace of Spades, Orgasmatron, I got mine.
Cinque pezzi immancabili in ogni compi del genere.
Killed by death: il video rock più simpatico di ogni tempo (assieme a I wanna rock dei Twisted Sister), quello dove Lemmy esce dalla tomba in sella ad una moto.
Long live Mr. Lemmy!
Li reputavo sempre un gradino sotto ad Iron Maiden e Judas Priest, i capiscuola, ma anche non superiori a Saxon e Raven e Def Leppard ad esempio. Per prendere esempi di “filoni” diversi.
Ma da qualche anno ho dovuto recitare il “mea culpa”.
Perché il Signor Lemmy (Ian Kilminster) è un vero e proprio Caposcuola.
I suoi Motorhead (soprattutto nella selvaggia formazione originale, con "Fast" Clarke e “Animal” Taylor) sono stati l’anello di congiunzione tra punk ed hard rock.
I suoi Motorhead hanno gettato le basi per lo Speed e per il Thrash, molto più di altri o perlomeno in concomitanza (solo gli stratosferici Judas possono vantare un simile ruolo di generatori di subgeneri).
I suoi Motorhead (ancora oggi in pista!) sono stati il gruppo più trasversale dell’hard & heavy.
Ai concerti degli Iron oggi trovi ragazzini e nostalgici quarantenni.
Ai concerti dei Motorhead (segnalazione di Valerio) trovi dai bimbi ai nonni. Questi ultimi sono gli ex-fricchettoni che seguivano Lemmy ai tempi degli Hawkwind (gruppo di prog-hard-space-ma anche un po’ pop- rock piuttosto originale). I primi sono probabilmente i figli dei quarantenni o i nipoti dei nonni ma che cazzo ne so. Però ci sono.
I nasi e le bocche storte sono sempre stati miriadi.
Ma per chi ha sempre creduto nella “fisicità” del rock i Signori Motorhead saranno sempre degli idoli. Mi sono fatto un paio di viaggi con una loro doppia antologia e ancora mi fumano le orecchie.
Bomber, Overkill, Ace of Spades, Orgasmatron, I got mine.
Cinque pezzi immancabili in ogni compi del genere.
Killed by death: il video rock più simpatico di ogni tempo (assieme a I wanna rock dei Twisted Sister), quello dove Lemmy esce dalla tomba in sella ad una moto.
Long live Mr. Lemmy!
32 commenti:
bentornato a postare. ma un post cosi A ME fa lo stesso effetto silenziatore di uno sul jazz...e non ne faccio per nulla un vanto, sia chiaro,anzi!
fw
Thrash col TH, megior...
Te possino (amichevolmente, neh)...
ciao
aka bnz
Fede
Grazie lo stesso per la visita.
Banz.
Ooops. Corretto.
Nel doppio c'era anche Bomber suonata dalle Girlschool. Cacchio me l'ero dimenticate del tutto.
Altri due pezzi per cui stravedo: No Class e Damage Case.
Long live Lemmy, mi accodo!
Imprescindibili e necessari.
CountryFeedback, uno cresciuto a pane e Steve Harris.
Ah beh.
Insomma vedo che appena uono tira fuori la roba "pesante" qualche outing si affaccia......
ciao...
(prova)
ok. ieri non si riusciva a postare.
uffa!
AA
.
Aspetto commenti divertenti del Sire... ma è in vacanza?
Pogo.
No, sta facendo alcune megacompi da 50 cd a botta (non sto scherzando.....)!
Bella la nuova casa, ho aggiornato il link sul template! Ancor più bella è la foto nel post qui sotto!
Hey gatta, bentornata.
Happy to please you.
Hai qualche artista di cui ti piacerebbe che io scrivessi?
Let me know.
Ok, ho capito. Prima o poi mi deciderò a tornare da Assante.... e mi registrerò pure!
Grazie Pogo sei un amico....vorrà dire che allora per parlare di cinema invece di venire da te andrò su qualche sito mainstream......
Ma precisiamo meglio.
Io non sono e non voglio essere l'alternativa ad Assante.
Prova ne sia il fatto che sono entrato in contatto con gente che Assante manco lo conosce, fortunatamente.
E spero di continuare così. Pochi ma buoni.
ho sempre odiato mio fratello per quelli che io definisco "cani che abbaiano". so che sanno suonare, ma io ho un altro concetto di musica
contento?
rein
In Toscana si chiamano "piccose" le donne che vogliono avere sempre e comunque l'ultima (parola, mossa, ecc.).
Tipo "puntigliose", ma un pò di più.
Tu sei una rana piccosa, ma alla fine mi stai simpatica.
ahahahahAHAHAHAHAH ma se è la prima volta che commento qui. maggiorepiccoso
rein
qui ground control.. se proprio mi chiedi di scegliere, beh, due nomi a caso (se non ne hai mai parlato): janis e annie lennox
OK gatta. Ricevuto.
Janis non sono in grado, oggettivamente.
E' un'artista enorme, un colosso di dimensioni a-la-jimi hendrix, che io conosco ma non in modo così approfondito.
Ci vorrebbe un intervento dei miei due mentori (agnul o traps) e/o d un altro appassionatissimo della tipa (henry). Anzi li invito, se ne hanno voglia, a mandarmi un testo che poi pubblicherò.
Per la Lennox si può fare. Anzi lei e gli Eurythmics da un pò mi stuzzicano, anche se cercavo l'occasione di parlarne (una notiziola....). Adesso c'è una "gentile richiesta" we quindi mi sforzerò.
Grazie!
...oppure un confronto tra haircut 100 e take that, lotus eaters e coldplay, icicle works e radiohead...
henry mandami quello che ti pare, basta non siano fiori....
gli haircut100 stravincono su tutt henry ... :)
Potrei scriverci un post in stile Patrick Bateman.
(dude)
grazie. io AMO Janis e purtroppo non la conosco quanto vorrei.
beh, ci sarebbe sempre il testo del Sire per il compleanno di janis, che era uscito ul blog un paio d'anni fa, ma dubito che l'autore darà mai il permesso di pubblicarlo, soprattutto qui...
*** Bye bye JANIS, che il Dio del "Southern Comfort" sia con Te!
JANIS JOPLIN
19 Gennaio 1943, Port Arthur, TX.
Janis, una delle più grandi voci femminili del rock, forse la più grande, che se n'è andata dolcemente...
Janis, la "regina bianca" che ha lasciato vacante il suo trono: chi, anche per una sola volta, abbia ascoltato la sua musica, la sua voce, il suo soul, non la potrà mai dimenticare.....
Janis Joplin è stata indubbiamente la più grande cantante bianca di blues, l'erede ideale dei grandi bluesmen, sia nello stile del canto (vibrante e passionale), che nello stile di vita (travagliato e disperato), che nel destino (emarginato e fatale).
Il critico di "Cashbox" arrivò a definirla
“ una mistura tra Lead Belly, una locomotiva a vapore, Calamity Jane, Bessie Smith, una trivella e una bottiglia di bourbon guasto “.
Eroina texana della seconda metà degli anni Sessanta, Janis visse nell'eccesso più devastante. Era una ragazza tormentata e insicura (un giorno quegli stronzi dei suoi compagni di corso la elessero “ l’uomo più brutto di tutto il campus “: in effetti, Janis era grassoccia e il suo viso era butterato dall'acne), affamata d'amore e divorata dalla solitudine, scappò più volte da casa, faceva sesso con tutti, accumulando sempre maggiori delusioni, era assuefatta agli stupefacenti, era alcolizzata......
In concerto, però, Janis si trasformava, era superba. La sua voce piena di soul, roca, deteriorata dall'alcol (sul palco, anziché acqua minerale, per sciacquarsi la bocca beveva un liquore, il "Southern Comfort"…) strillava e bisbigliava con tenerezza struggente, gemeva, piangeva, rantolava, sembrava distruggere se stessa brandello per brandello.
Quando esprimeva il blues più intenso di quegli anni, il suo corpo si contorceva, il suo volto, incorniciato dai lunghi capelli rossi, si contraeva in una smorfia di dolore. Le sue terribili tensioni esplodevano e Janis vomitava sofferenza e solitudine.
Al termine di un concerto, disse di sentirsi come se avesse fatto l'amore con venticinquemila persone (ovvero i presenti, quella sera), ma dovesse poi tornarsene a casa da sola.
Janis, a cavallo degli anni Sessanta-Settanta, ha rappresentato emblematicamente la generazione dei "disperati", dei "scappati da casa", convinti di trovare, "fuori", un mondo migliore, ma che, dopo una lunga odissea, vengono distrutti dalla squallida realtà della vita.
Janis, per un breve periodo, volò nell'alto dei cieli, pensando di aver inserito il pilota automatico... mentre aveva solo premuto il comando di autodistruzione.....
Il 4 ottobre 1970 si spense di solitudine (overdose di eroina e alcol) in una camera del "Landmark Hotel" di Hollywood. Quando il suo produttore, Paul Rothchild, entrò nella stanza di Janis, per terra c'erano alcune bottiglie vuote di "Southern Comfort", molte confezioni di pillole, un ago e qualche bustina d’eroina. Il letto era disfatto e sporco. Lei era per terra, con indosso una vestaglia. Pesava ormai ottantacinque chili, e non era molto alta. Aveva 4 dollari e 50 cents in una mano (il resto per una "dose" pagata con un biglietto da 10 $, venne scritto), un pacchetto di sigarette vicino alla testa, la bocca piena di sangue e il naso rotto per la caduta. Sulle braccia, alcuni segni di puntura.
Il ricordo di Janis è legato a tanti brani blues palpitanti, nudi e sensuali.
La sua è la più struggente versione che una cantante bianca abbia mai offerto di "Summertime", la ninna nanna di "Porgy And Bess".
L'arroventata "Ball And Chain" è un blues canonico di Big Mama Thornton, che Janis lacerava e devastava. Big Mama Thornton, nella sua classica interpretazione, riusciva ad equilibrare sfida e rassegnazione, durezza e vulnerabilità, e alla fine era lei che aveva quasi pietà del suo oppressore, il suo canto affermava la determinazione a sopravvivere alla violenza.
Per Janis, invece, il brano diventava un frenetica e disperata protesta: “ perché, perché, perché “, continuava a chiedersi, come un bambino incapace di comprendere l’ingiustizia, e alla fine veniva sopraffatta dal dolore.
Janis ci ha lasciato anche una memorabile versione dell’esplosiva "Piece Of My Heart" (1968), già incisa l'anno prima da Erma Franklin, sorella di Aretha Franklin. Nella sua versione, Erma lanciava una sfida: “ non mi importa cosa mi fate, comunque non vi permetterò di distruggere la mia capacità di essere umana e di amare “. Janis, invece, sembrava dire: “ certo, se accetto anche questo, se continuo a mostrargli cosa sono per me l’amore e il perdono, sicuramente egli capirà, cambierà e mi ricambierà di tutto quello che gli ho dato “.
Per quanto mi riguarda, la sua immortalità rimane soprattutto legata alla straordinaria interpretazione di "Me And Bobby McGee", che non è un blues (se non nel finale), ma una grande ballata acustica, dai toni bassi, soffici, di gusto country-folk, composta da Kris Kristofferson. E' una tenera storia d'amore e di vagabondaggio, che parla di scelte, di rimorsi, di sopravvivenza, che lascia capire che un compromesso può anche essere un gesto positivo. Di "Me And Bobby McGee" esistono almeno dieci interpretazioni da parte di altrettanti artisti di gran nome, ma nessuna raggiunge il pathos, l’intensità, l’inarrivabile tensione artistica di quella di Janis, registrata il 25 settembre 1970 per l’album “Pearl”, cioè pochi giorni prima di morire. Il brano, dal finale arrangiato in un tormentato blues rock, uscirà postumo, come l’album: entrambi raggiungeranno il primo posto in classifica.
Recentemente è venuta alla luce una versione “casalinga” del brano (un csd. “demo”), incisa da Janis su una cassetta per farla sentire al proprio produttore: in quei giorni Janis stava con Kriss Kristofferson, il quale aveva appena composto il brano; lei se n’era subito “impossessata”, e aveva fermato il tutto su nastro giusto per far capire come le sarebbe piaciuto registrarlo.
Questa versione, se vogliamo, è musicalmente modesta, solo voce e pizzica, ma l’interpretazione di Janis è semplicemente inarrivabile: apposta Henry – Zio Patata la inserì nel “Testamento dei Bloggers di Assante” come propria “canzone del cuore”…
*** Me And Bobby McGee
Depressi e senza una lira, aspettavamo il treno a Baton Rouge, sbiaditi quasi come i miei jeans, Bobby fermò un diesel, appena prima che incominciasse a piovere, che ci portò diritti fino a New Orleans. Tirai fuori l'armonica dalla mia sporca bandana rossa, suonavo piano mentre Bobby cantava il blues. I tergicristalli si muovevano scandendo il tempo, io presi la mano di Bobby nella mia, e cantammo tutte le canzoni che l'autista conosceva. Libertà è una parola come un'altra quando non hai niente da perdere, niente vuol dire niente, baby, se non c'è libertà. Star bene era facile, Signore, quando cantava i blues, star bene era bello e mi bastava, bastava a me e a Bobby McGee. Dalle umide miniere del Kentucky al sole della California Bobby divise i segreti della mia anima, attraverso tutte le intemperie, e in ogni cosa che facevamo, il corpo di Bobby mi riparò dal freddo. Un giorno lassù, nei pressi di Salinas, Signore, lo lasciai andar via, sta cercando quella casa e spero che la trovi. Ma io baratterei tutti i miei domani per un solo giorno passato, per poter stringere il corpo di Bobby vicino al mio. Libertà è una parola come un'altra quando non hai niente da perdere, niente non è niente se c'è libertà. Star bene era facile, Signore, quando cantava i blues, star bene era bello e mi bastava, era bello e bastava a me e a Bobby McGee. Chiamo il mio amante, chiamo il mio uomo, chiamo il mio amante quanto meglio posso, dov'è ora Bobby, dov'è Bobby McGee?
*** Summertime
E’ estate, piccolo, e vivere è facile. I pesci saltellano e il cotone, Signore, il cotone è alto, Signore, alto davvero.
Tuo padre è ricco e tua madre è così bella, è proprio bella adesso. Zitto, piccolo, no no no, non piangere, non piangere.
Una di queste mattine ti alzerai, cantando, spalancherai le ali, piccolo, e volerai verso il cielo, Signore, il cielo. Ma fino a quel giorno, caro, niente potrà farti del male, non non no, non piangere.
*** Ball And Chain
Seduta accanto alla finestra, caro, sto guardando la pioggia che cade. Oh, Signore, seduta accanto alla finestra, sto guardando la pioggia che cade. E’ successo qualcosa che mi ha paralizzata, caro, e mi sono sentita come se avessi una palla e una catena. Ti sto solo dicendo come mi sono sentita, caro, questa cosa mi ha depresso e io dico, ma perché, perché ogni piccola cosa in cui credo deve andare male? E io dico, ti prego dimmi perché, oh perché ogni cosa, ogni cosa…
Te ne sei andato oggi, e io volevo amarti, volevo solo tenerti accanto a me il più a lungo possibile, te l'ho detto. L'amore si è impossessato di me, tesoro, e mi sento come se avessi una palla e una catena. L’amore mi sta distruggendo e mi sento come se avessi una palla e una catena. Spero che ci sia qualcuno in grado di dirmi perché l’uomo che amo ha voluto lasciarmi in un tormento così grande, forse, forse, forse tu puoi aiutarmi, ti prego, aiutami. E io dico, dimmi perché, dimmi… perché, quando io ti chiedo. Ho bisogno di sapere perché… dai, dimmi perché. Te ne sei andato oggi, e io volevo amarti e tenerti accanto a me fino al giorno della mia morte. E io dico, caro, non è giusto, non è giusto ciò che fai, oh, non è giusto ciò che fai. Te ne sei andato oggi e tutto ciò che io volevo fare era amarti.
Seduta accanto alla finestra, caro, sto guardando la pioggia che cade. Oh, Signore, seduta accanto alla finestra, sto guardando la pioggia che cade. E’ successo qualcosa che mi ha paralizzata, caro, e mi sono sentita come se avessi una palla e una catena.
Sì, proprio così. Lo dico ancora una volta, non può essere inutile, non può essere inutile, so che non può essere, non no no no no. Spero che qualcuno possa dirmi perché, perché l’amore è come… proprio come una palla, come una palla e una catena.
*** Piece Of My Heart
Bene, avanti, avanti, avanti, avanti! Non ti faccio sentire come se tu fossi l'unico uomo? E non ti dò quasi tutto quello che una donna può dare? Tesoro, tu sai che l'ho fatto. Ma ogni volta che mi dico questo io, bene, io penso di averne avuto abbastanza. Però ti mostrerò, baby, che una donna può essere dura, perciò avanti, avanti, avanti, avanti! Prendi! Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore ora, baby. Rompi! Rompi un altro piccolo pezzo del mio cuore ora, tesoro. Tieniti! Tieniti un altro piccolo pezzo del mio cuore ora, baby. Tu sai che puoi farlo, se ti fa sentire bene, oh sì davvero. Tu sei per strada, e sembri stare bene, e, baby, nel profondo del tuo cuore immagino tu sappia che non è giusto. Tu mai, mai, mai, mai mi ascolti quando piango la notte, baby, io piango sempre. Ma ogni volta che mi dico questo io, bene, io non posso sopportare il dolore. Ma quando mi stringi fra le tue braccia io lo dico di nuovo, dico avanti, avanti, avanti, avanti! Prendi! Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore ora, baby. Rompi! Rompi un altro piccolo pezzo del mio cuore ora, tesoro. Tieniti! Tieniti un altro piccolo pezzo del mio cuore ora, baby. Tu sai che puoi farlo, se ti fa sentire bene, oh sì davvero.
UEH.
martedi alla sapienza suona vecchioni......
se vieni ti racconto com'è stato il concerto degli stones che ho visto gratis perché ho vinto due biglietti con la tim
;-D
è un po' burbero, ma in fondo ha un cuore d'oro...
Ehi Gatta.
Almeno il tema Janis qualcuno l'ha "sviluppato".
E ti assicuro che si è "scomodato" per te il nostro pezzo da novanta.
Gudnait.
Janis ha fatto quello che non si deve fare per cantare: non essendo dotata della potenza di Mahalia Jackson, dei polmoni di Aretha o dell'imponenza di Bessie Smith (e neanche della carica sexy di Tina Turner) ha dovuto metterci l'anima per "colorare di nero" i suoi blues. metterci l'anima voleva dire in pratica "andare oltre" anche fisicamente e per andare oltre, occorrevano sempre più carburante e stimolanti. questa sua totale e viscerale partecipazione (che tanto ha entusiasmato tutti), di fronte ad una tecnica limitata ed a ridotte capacità vocali (e senza una vera scuola dietro) ha significato la sua inevitabile distruzione fisica, anche aldilà dei suoi vizi. è come se avesse immolato il proprio corpo per estrargli tutte le emozioni possibili e metterle in musica. posizione, ovviamente, estrema e poco consigliabile...
Janis mi ha affascinato la prima volta che sentii "Piece of my heart". Da allora non l'ho più abbandonata!
Pogo.
Grazie, è stato un piacere leggere queste parole. Adoro Janis, la sua summertime è la migliore. Però non ho mai assaggiato il "Southern Comfort", chissà se all'esselunga lo vendono...
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