L’esperimento di In Rainbows, dei Radiohead (il disco per chi non lo sapesse di cui era possibile stabilire il prezzo da parte dell'utente che si apprestava a downloadarlo*) si sta avviando ad una mesta conclusione.
Circa il 60% avrebbe effettuato il download gratuitamente.
Tra coloro che hanno pagato, la media dovrebbe essere intorno ai 3 € (prendetela con le molle ma non credo di essere molto lontano, dopo aver vagliato varie fonti).
Con questo la dimostrazione inequivocabile che la reputazione dell’artista e l’attaccamento dei fan non contano una beata fava nel caso della musica digitale.
Io ho sempre pensato di acquistare eventualmente (lo farò se sarò convinto, ma pare che il lavoro non sia di grande livello) il CD fisico.
Ma se dovessi scaricare non andrei certo a pagare più della media di cui sopra.
Perché, di grazia?
La musica digitale sta togliendo ossigeno al mercato discografico, è indubbio.
Ma è altrettanto indubbio che nessuno è disposto a pagare per il digitale, o perlomeno a pagare oltre certe somme simboliche che, da sole, non garantirebbero certe produzioni.
Già, e allora che si fa?
Si fa pagare gli inserzionisti. Al momento è L’UNICA VIA D’USCITA.
Il sito dove te scarichi “legalmente” pagando magari i costi tecnici (3 o 4 € ad album) deve fare pubblicità, e con gli introiti di quest’ultima pagarci i costi di gestione e guadagnarci.
Più sei bravo a raccogliere pubblicità più guadagni, anche se la dimostrazione che la pubblicità in Internet funzioni davvero…..vabbè, lasciatevelo dire da un semi-esperto, è tuttora da verificare. Più che altro diciamo che l’efficacia dell’advertising su Internet dipende molto dalle modalità con cui la stessa viene "costruita". Il bannerino ormai non se lo caga più nessuno…….bisogna piuttosto ricorrere a tecniche di viral marketing, guerrilla marketing o cose del genere.
Comunque queste sono le mie riflessioni in merito ad una vicenda che sembrava poter fare da spartiacque e invece lascia tutto come prima.
Circa il 60% avrebbe effettuato il download gratuitamente.
Tra coloro che hanno pagato, la media dovrebbe essere intorno ai 3 € (prendetela con le molle ma non credo di essere molto lontano, dopo aver vagliato varie fonti).
Con questo la dimostrazione inequivocabile che la reputazione dell’artista e l’attaccamento dei fan non contano una beata fava nel caso della musica digitale.
Io ho sempre pensato di acquistare eventualmente (lo farò se sarò convinto, ma pare che il lavoro non sia di grande livello) il CD fisico.
Ma se dovessi scaricare non andrei certo a pagare più della media di cui sopra.
Perché, di grazia?
La musica digitale sta togliendo ossigeno al mercato discografico, è indubbio.
Ma è altrettanto indubbio che nessuno è disposto a pagare per il digitale, o perlomeno a pagare oltre certe somme simboliche che, da sole, non garantirebbero certe produzioni.
Già, e allora che si fa?
Si fa pagare gli inserzionisti. Al momento è L’UNICA VIA D’USCITA.
Il sito dove te scarichi “legalmente” pagando magari i costi tecnici (3 o 4 € ad album) deve fare pubblicità, e con gli introiti di quest’ultima pagarci i costi di gestione e guadagnarci.
Più sei bravo a raccogliere pubblicità più guadagni, anche se la dimostrazione che la pubblicità in Internet funzioni davvero…..vabbè, lasciatevelo dire da un semi-esperto, è tuttora da verificare. Più che altro diciamo che l’efficacia dell’advertising su Internet dipende molto dalle modalità con cui la stessa viene "costruita". Il bannerino ormai non se lo caga più nessuno…….bisogna piuttosto ricorrere a tecniche di viral marketing, guerrilla marketing o cose del genere.
Comunque queste sono le mie riflessioni in merito ad una vicenda che sembrava poter fare da spartiacque e invece lascia tutto come prima.
E voi, che ne pensate?
*scusate ma non riesco a trovare un termine più adatto
16 commenti:
Non ho molto tempo... ma il problema è duplice: 20€ per un CD sono troppi, sempre e comunque.
1€ per un mp3 sono troppi lo stesso, perché è un file digitale, non ha la stessa qualità e così via...
D'altro canto chi scarica illegalmente lo fa perché o non ha i diné, oppure non li spenderebbe comunque... secondo me si commette il grosso errore di far tutta l'erba un fascio...
preferisco sempre e cmq un cd originale, ma nn spendo 20,23 euro per un cd appena uscito..l'evulzione di grosse multinazionali ha portato a questo, il potere e il guadagno di pochi ha portato a questo, adesso che si arrangino.
Tutto torna come sempre..
P.s. io nn spendo neanche 10 centesimi per un mp3!
il cd originale ha comunque una vita inferiore al vinile (ormai è dinostrato) per cui pagare così tanto qualcosa che nel tempo si degrada? è pur vero che le compagnie contano che il cd vada nel dimenticatoi prima, che le novità tecnologiche lo soppisntino prima, ma questo è il dato.
il file è più labile e (forse) meno fedele (ma è solo questione di codifica).
di fronte ad uno stato dell'arte così squallido (ed ha un'offerta artistica insoddisfacente) qualsiasi prezzo è troppo.
gli artisti pensino a ridursi i compensi, facciano più concerti e scendano dal piedestallo.
internet per gli artisti di fascia B è invece una manna: prima nessuno se li filava, adesso non vendono come prima, ma hanno più ingaggi.
Io invece credo che l'operazione IN RAINBOWS segnerà il passo: dal 10 ottobre ad oggi già una moltitudine di artisti (di prima fascia e non) hanno già annunciato di seguire le orme della (geniale) band di Oxford.
Per quanto mi riguarda (forse sarò stato l'unico stronzo), sono stato bene felice di pagare il download 10 sterline.
Ma l'ho fatto perchè sono un fan di vecchia data e mi piaceva un sacco l'idea che non ci fossero intermediari tra me e loro in quella transazione.
Come per dire:"ragazzi, questi sono i miei soldi; di vero cuore".
Il disco è notevolissimo (anche se non un Capolavoro come KID A o OK COMPUTER o THE BENDS, secondo me) e merita ogni bene.
Beh, se non altro ho raccolto un parere in più su In Rainbows.
Comunque non mi riferivo al prezzo dei CD, ma al GIUSTO prezzo che si dovrebbe pagare il digitale.
Da un lato c'è il download "illegale" che è utopistico sperare che duri.
Dall'altro c'è il prezzo di Itunes e company a 0.99€ a pezzo scaricato, che a mio avviso è assurdamente caro.
Dove trovare una sana via di mezzo che retribuisca economicamente gli interlocuutori (nessuno fa beneficenza....) e che faccia pagare agli utenti il minimo possibile?
I Radiohead hanno lasciato libero il mercato di decidere, ed è una strada.
Ma non tutti sono i Radiohead.
Quindi ci vogliono soluzioni alternative.
Tu figlio del chinotto! a me piace pure quello l'importante è che ci sia la schiuma! ciauuu
"Io invece credo che l'operazione IN RAINBOWS segnerà il passo"
segnare il passo vuol dire "non andare avanti".
non è che volevi scrivere "lascerà il segno"?
io non credo che esista un prezzo "giusto" per il digitale...e comunque io non sarei disposta a pagare un "bruscolino secco" per gli mp3... ma sicuramente esiste un prezzo "giusto/onesto" per i cd...e non si aggira assolutamente attorno ai 20 euri...direi almeno la metà!
l'album dei radiohead è un capolavoro, il marketing è geniale e serve a smuovere le acque in ogni caso... ma i più grandi tornano in italia a febbraio!!!!!!!!! (sul mio blog x + info!)
@loopdimare: sì hai ragione, mi sono rincoglionito! :-)
Piu' di 5 euro per un album "digitale" e' un furto.
Ciao Maggiore.
nn vi ho letto tutti,ho letto chi ha definito capolavori dischi vecchi,credo che kid a è stato un album importantissimo x me,ho notato anche per molti altri..ma è devvero orribile,cioe' è apprezzabile ma è davvero mostruoso.Io ascolto le loro canzoni amo la musica e devo dire ke nn trovo un album peggiore tra quello dei radiohead(rimanendo eccezionale si intende)è inascoltabile integralmente..in rainbows è meglio,forse capisco meno io di tutti voi..I tramonti, la loro luce, le cose che sono scritte con approccio creativo anzi che distruttivo le preferisco..trovo i radiohead un grande gruppo e nn mi illudo da tipico fan di poterli investire con milioni di domande su ogni cosa delle loro vite e scelte e non penso che vivo ossessionato dall'"idolo" con cio' che ne consegue.capita anzi a me di pensare che potrei non piacere a quella gente magari!
A me danno il loro rapporto colla musica.E x me è fantastico che nn facciano dischi per essere dei fottuti miliardari lobbisti.Io sono qui e spero che ci siano persone che ancora pensano in questo modo alla musica..invece di apprezzare che qualcuno ancora anteponga la propria arte anzi che tenere ai soldi gli fate i conti in tasca x farvi il sangue amaro( chi vi dice la percentuale del disco che spetta al gruppo?)abbiamo le nostre vite quelle si sono meteore, godetevele ogni giorno e ascoltatevi mentre parlate, o scrivete, o mi odiate x ke ho scritto troppo :D..
sebbene si possa vivere senza cuore e senza cervello,se avessi un poco + del secondo vorrei avere il coraggio di vivere + col primo
ehi turambar, che esordio!
Non ti preoccupare, qua non c'è limite agli interventi, scrivi pure quanto vuoi.
Ciao coniglietti, se il quesito è "qual è il GIUSTO prezzo che si dovrebbe pagare il digitale?" mi sembra che i Radiohead abbiano già risposto: "it's up to you" - lo decidiamo noi!
Poi ovviamente per qualcuno è un furto dover decidere una somma, anche se simbolica, per un disco che non si ha ancora ascoltato, per qualcuno è un'insulto dover pagare per degli squallidi mp3 che si possono avere aggratis, per qualcuno (come per me, la stronza #2 come countryfeedback ;) è una libera, piccola offerta ad un gruppo stimato ed amato, consapevole e felice che questi pochi euro sufficienti a pagare una birra a Thom vadano direttamente in tasca loro e non vengano "spolverati" prima da qualche panciuto impresario musicale senza arte né parte.
Insomma, de gustibus... però il disco m'è piaciuto :)
Bacioti*GracePaolonaJones
grace paolona jones?????
oggi è il giorno delle visite misteriose......comunque benvenuta!
Piuttosto......"coniglietti"??????
credo che l'idea dei radiohead, che reputo una grande band, non sia malaccio. Il mio punto di vista è molto simile a quello di Buldra sul suo blog (vai su http://buldra.splinder.com/ e cerca il post OVER THE RAIN IT BOWS) che sccondo me dice una cosa sensata...
Io comunque, se il prodotto è buono, voglio l'originale....
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