mercoledì 17 settembre 2008

Radiohead - Creep

Io di una cosa sono certo.
Che, quando appena prima del ritornello parte la chitarra, mi si accappona la pelle.
Un ingresso con un accordo smozzicato che sembra un cocomero che si spacca e poi una pennata tiratissima che neanche nel metal.
Jonnie Greenwood non è mai stato un solista celebrato ma la sua importanza nell'economia del sound Radiohead non è seconda a quella di Thom Yorke.
Il gruppo che più ha caratterizzato gli anni '90 (sì, i migliori, e senza alcun confronto con nessun altro) è qua alle prese con il suo "big bang", quella CREEP che li costringerà per molti anni ad essere identificati totalmente con la canzone come David Duchovny con Fox Mulder.
Creep guidava quel gioiellino di Pablo Honey, album ancora in bilico tra i Cranberries e gli U2.
Ma poi vennero The Bends e OK Computer e il volo si issò ancora più in alta quota.
Ma questa, è un'altra storia.
Halleluja!

19 commenti:

AndyPF ha detto...

Ho avuto un rapporto un po' conflittuale con la band. Inizialmente apprezzavo singoli brani (tra cui Creep), ma non riuscivo ad andare oltre, ora invece capisco meglio l'elevata importanza che hanno avuto ed hanno.

PS: Rick Wright è morto lo scorso lunedì. I Pink Floyd non esistono più...

Anonimo ha detto...

E sì che mi ero ascoltato qualcosa di loro... niente, devo tornare con più calma, ciao!

AndyPF ha detto...

Dell'ultimo album, adoro Jigsaw Falling Into Place. Il puzzle che si ricompone...

Anonimo ha detto...

ciao Andy, finalmemte!
Doveva sparire un pezzo (pezzettone) dei Pink per leggerti.
Ma qui si parla di Radiohead, che guardacaso alcuni affiancarono ai PF, per i brani più spaziali o elettronici. Io non ci ho mai visto molto di somigliante, specie nell'attitudine che mi è sempre sembrata più ricollegabile al "dark" (che termine idiota!) dei primi '80, leggi Cure, Joy D., Wire, Simple M. ...
Dopo un po' capisci che sono altro ancora.

arc

AndyPF ha detto...

Arcy, vecchio mio.
Forse sono affiancati ai PF per il loro cercare sonorità nuove, ma musicalmente direi che ci corre un abisso.
Anch'io vedo più vicini i darkiani.

Anonimo ha detto...

quando li vidi, la fecero dal vivo e fu di gran lunga il pezzo migliore di una serata che non mi entusiasmo' per niente.
La suonano raramente.

E' curioso, una canzone per una band che di solito destruttura le canzoni.
Forse e' questo il punto di partenza per andarci a cercare le influenze Floydiane che poi culminano nella ossessiva attenzione ai suoni con un occhio strizzato (simpaticamente Tom ;-) a sonorita' "spaziali".

Quello che non ho capito invece e' dove ci vedere il Dark dei Joy Division e dei Cure nei Radiohead.
Manco con un iperbole di fantasia c'arrivo.

ciaociao
Vale

Anonimo ha detto...

La prima volta che sentii Creep ero fermo al semaforo. ricordo che lo passarono alla radio, Deejay per l'esattezza. All' "accordo smozzicato" mi paralizzai e, per la prima ( e ultima per fortuna) volta rimasi fermo per tutto il durare del verde, nella speranza (vana) che mi dicessero poi chi erano quegli scostumati illuminati...

Anonimo ha detto...

Eeeh.... vecchi tempi.
Ma sono gli unici Radiohead (quelli del primo disco) che non mi piacciono un granchè.
Per me il tutto è decollato con KID A.

DiamondDog ha detto...

Consentitemi un grandissimo e caloroso bentornato (spero definitivamente) a andypf.

Oggi ho risentito tutto "The Bends". Caspita che roba.
High & dry, Fake plastic trees, Bones, Black Star.

I caleidoscopici Radiohead fanno ascoltare all'ascoltatore le influenze che più aggradano a quest'ultimo.
Voi ci sentite Floyd e Dark, io ci sento tanto U2...(parlo dei Radiohead fino a OK Computer).

AndyPF ha detto...

Per me, Vale, non è tanto la loro sonorità (da quel punto di vista, per niente) o lo stile che ricordano i darkiani, ma piuttosto l'atmosfera cupa che aleggia nei loro brani, video, mito (in concerto non li ho mai visti).
Al solito, io faccio riferimento alle sensazioni più che alle note.

Olà, Stef. Te l'avevo detto che tornavo. Sarò un po' altalenante, ma ci sarò.

Anonimo ha detto...

I DID IITTTT!!
...era tutta colpa dell'URL!!

Anonimo ha detto...

Intanto ben ritrovato.
Sì, credo anch'io che i '90 siano soprattutto Radiohead. Hanno saputo ben anticipare e traslare in musica le tensioni e le incertezze (mai sopite)di quegli anni.
Di Creep, oltre a ricordare le gradevoli cover eseguite da Beck, da Jeff Buckley o dai Korn (ma anche i Pretenders e Damien Rice, se non ricordo male), mi è rimasto in mente un video animato con sottofondo la versione acustica della ns. canzone.
Anzi, vado a ricercarlo.
A presto Maggiore.
Lore

Anonimo ha detto...

L'ho ritrovato! Che spettacolo!
http://www.lowmorale.co.uk/creep/

AndyPF ha detto...

Non funzica. Dà un errore...

Anonimo ha detto...

Per la somiglianza al cosidetto "Dark" c'è qualcosa di più delle atmosfere e delle intenzioni. Da Ok Computer almeno fino a Amnesiac se non Hail To the Thief si risentono dissonanze cupe, ronzii ritmici, ritmi rallentati, cantato lamentoso che furono propri di molto dark anni '80. Riascoltare (o ascoltare): "Seventeen Seconds" (Cure), Chairs Missing (Wire), "Closer" (Joy D.), Real To Real Cacophony (Simple M.).

arc

Anonimo ha detto...

Strano, a me funzica.
Prova questo.
http://www.lowmorale.co.uk/creep/flash/creep_FLASH.htm

Anonimo ha detto...

Credo che il video che voleva postare JoLore sia questo. Gli altri non fungono.
http://www.changar.com/archives/creep.html
Ciao, Stefano. Buon fine settimana.
Sandro

Anonimo ha detto...

finalmente qualcosa che conosco!! che poi pablo honey me l'hanno regalato proprio quest'estate per il compleanno...per di più insieme a buty the hatchet, vsto che hai nominato i cranberries :D

Anonimo ha detto...

*bury