lunedì 6 aprile 2009

UNCONVENTIONAL CLASH

The Clash sono noti ai più per i seguenti motivi:

1) erano un gruppo Punk assieme ai Sex Pistols e ai Damned
2) hanno fatto la colonna sonora di un famoso spot di jeans
3) il loro leader indossò (inopinatamente) la maglietta delle Brigate Rosse ad un concerto

Ora, per dimostrare che The Clash sono stati un universo sonoro magmatico e caleidoscopico dal cui ombelico è nato un casino di idee, spunti sonori, atteggiamenti socio-politici (un nome su tutti, ovviamente Manu Chao) e soprattutto per dimostrare che i nostri amati non erano quattro grezzoni capaci di strimpellare 3 o 4 accordi in tutto, vorrei dedicarvi qualche loro brano forse meno noto ma in grado se non altro di mostrarne l'enorme ecletticità.

Si parte con CAREER OPPORTUNITIES versione zecchino d'oro, da una delle diciotto facciate di Sandinista, che riprendeva la versione più "oi" già presente nel primo album.


Proseguiamo con lo swing di JIMMY JAZZ, contenuto in London Calling, l'album che riscrisse le regole del rock and roll nel lontanissimo 1980.



E finiamo con una delle loro canzoni più dolci, malinconiche e soffuse. Contenuta nel canto del cigno Combat Rock, questa canzone si chiama DEATH IS A STAR e dopo averla ascoltata bene invito a chiedersi se sembrano ancora quelli che urlavano contro il cielo (Padre perdonami se ho menzionato il mortadellaro in un post "sacro" ma ci stava bene come il cacio sui maccheroni) London's Burning o White Riot.


Non saranno tre canzoni a far ricredere i più, ma almeno serviranno a sottolineare come talvolta nel circo del rock ci sia stata anche gente che, invece di ripetere per n volte lo stesso album per fare i soldi, amava uscire dal guscio cercando spunti sonori su tutti i territori possibili.
Una lezioncina che andrebbe insegnata ex-novo a tutti quanti in blocco i next big thing, che arrivano al terzo disco fotocopia e vengono sbattuti fuori dal sistema (un nome su tutti, ovviamente i Franz Ferdinand).
Osare, osare miei cari.

Halluja!


13 commenti:

Lucien ha detto...

A me non devi convincere: le contaminazioni di Sandinista, insieme a Remain in light hanno segnato la strada per la musica a venire.

DiamondDog ha detto...

Lo immaginavo, visto ciò che scrivi da te.
Ma il mondo è pieno di miscredenti, caro mio.....:-)

porillo ha detto...

Sei la prima persona, me escluso, ad evidenziare pubblicamente la delicatezza e la grazie di Death is a Star. Pensati che io lo usavo in chiusura delle serate musicali tra amici ( si, io ero quello che non cuccava perche' ero intento a mettere i dischi.....).
Vorrei sottolineare anche la presenza, in Sandinista, di The Magnificent Seven, brano che per me risiede nell'olimpo della musica dance degli Eighties.

DiamondDog ha detto...

Porillo, in effetti la parte funkeggiante del gruppo è abbastanza unconventional, anche se ne hanno fatti di pezzi, da "Radio Clash" a "Ivan meets GI Joe" a "Overpowered by funk".....tutti però dopo la rivoluzione di London Calling.

Sandro ha detto...

DD, posso?
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Valerio ha detto...

a parte "l'inopinatamente" sono sostanzialmente d'accordo ;-)

...anche se oggi se non osano li accusano di fare dischi fotocopia, se osano gli dicono di aver perso l'identita'.

Chi ha osato sono gli Yeah Yeah Yeahs, terzo disco, cambio di rotta e non e' male. Piu' poppereccio ma in modo carino.

DiamondDog ha detto...

La versione ufficiale è che Joe sostenne che non sapeva cosa fosse quella maglietta e che la indossò dopo che gli era stata gettata da un fan....poi vai a sapere!

Anonimo ha detto...

Sono fritz , ho letto il tuo commento sul blog di Andrea ( su faust'o ) e sono venuto un po' a leggere da te.
La maglietta di cui parlate e' stata indossata da Joe in aperta polemica con la band Tom Robinson accusata di fare una gra politica " di sola facciata" .
Quella maglietta rappresentava quanto di piu' estremo e di rottura .
Nota : Ad ottobre 2009 per il trentennale di London Calling organizzo a Genova una mostra con dischi e memorabilia sui Clash .
Forse potrebbe essere di tuo interesse .
best
fritz

DiamondDog ha detto...

azz....Fritz fammi sapere che vengo volentieri!

Anonimo ha detto...

Ciao , c'e ancora tempo ma sono gia' in fase di preparativi .
in ogni caso metteremo un avviso da andrea o franco zaio oppure puoi dare un occhiata su
http://sonicreducer.gipoco.com.
La mostra dovrebbe essere nei giorni di 25-26-27 ottobre 2009 presso l'auditorium della biblioteca DE Amicis di Genova ( e' all'interno del porto antico ) .
sei pratico?
best.
fritz

Anonimo ha detto...

Se ben ricordo, nel loro film "Rude boy" fanno intendere di saperlo benissimo il significato della maglietta.

Vito

kishanna ha detto...

copie della famosa maglietta Brigade Rosse si vendevano in Carnaby Street, tanto che ne comprai una anch'io (mai indossata)
A firenze cominciarono il concerto in ritardo proprio perchè Joe voleva indossare quella maglietta.
Clash... what appropriate name!
Joe conosceva benissimo il significato del nome, tant'è vero che aveva una anche con la scritta RAF (e un mitra), gruppo simile alle BR.

kishanna ha detto...

sono Kishanna, i membri del mio gruppo Radioclash su netlog vorrebbero avere notizie di questa mostra di cimeli organizzata da Fritz a Genova. Possibile mettersi con contatto con lui? Faccio appello all'autore del blog. Per contattarmi basta cliccare il mio nickname, oppure scrivermi a kishanna@libero.it. Grazie a chiunque potrà darmi notizie precise....