Dreaming (Debbie Harry, Chris Stein) – 3:08
The Hardest Part (Harry, Stein) – 3:42
Union City Blue (Nigel Harrison, Harry) – 3:21
Shayla (Stein) – 3:57
Eat to the Beat (Harrison, Harry) – 2:40
Accidents Never Happen (Jimmy Destri) – 4:15
Die Young, Stay Pretty (Harry, Stein) – 3:34
Slow Motion (Laura Davis, Destri) – 3:28
Atomic (Destri, Harry) – 4:40
Sound-A-Sleep (Harry, Stein) – 4:18
Victor (Harry, Frank Infante) – 3:19
Living in the Real World (Destri) – 2:53
Questa è la playlist di uno dei migliori album dell'intero periodo New Wave: EAT TO THE BEAT dei BLONDIE.
Il disco dove la band riesce a raggiungere la sintesi perfetta tra le 3 direttrici che ne componevano la musica: Punk, Dance e Pop.
La critica imperante tende a preferirgli il corposo PARALLEL LINES (sì, quello di Heart of Glass...) o anche il prequel di PLASTIC LETTERS. Entrambi eccellenti lavori ma non così equilibrati come EAT TO THE BEAT.
Qua ci sono i singoloni pop da classifica (Dreaming, Union City Blue, Slow motion), la disco ai suoi massimi livelli (Atomic, consentitemi di spezzare una lancia per questo pezzo ingiustamente meno famoso di Heart of Glass e di Rapture), i rigurgiti post punk (Accidents never happens, Living in the real world, Eat to the beat), le ballatone (Sheila, Sound asleep) il Funk (The hardest part) e il Reggae (Die young, stay pretty).
C'E' TUTTO QUELLO CHE SERVE e ai massimi giri di motore. Con una copertura di generi musicali a 360° come forse solo i Clash hanno saputo fare (nel tempo).
La band è al top della forma, ahimè non sarà mai più così energica e creativa.
Debbie canta da dea, Chris Stein è la mente suprema del progetto e buon chitarrista (e partner di Debbie), Jimmy Destri (tastiere) e Nigel Harrison (basso) le menti aggiunte (andatevi a vedere i songwriting.....gente così merita rispetto eterno), Frank Infante buon comprimario e poi c'è Clem, cazzo. Clem Burke. Probabilmente il più grande batterista di quei tempi. Stargli dietro doveva essere duro.
Di tutta sta roba vi posto un paio di cosette che ho messo in pista anche su FB. Sperando che vi siano gradite eccovi il video di THE HARDEST PART con una Debbie bruna e provocante e quello di ACCIDENTS NEVER HAPPEN, con mise classica e sempre efficace. Soprattutto quest'ultima è una canzone perfettamente in bilico tra rock pop e punk come poche altre.
Halleluja!
The Hardest Part (Harry, Stein) – 3:42
Union City Blue (Nigel Harrison, Harry) – 3:21
Shayla (Stein) – 3:57
Eat to the Beat (Harrison, Harry) – 2:40
Accidents Never Happen (Jimmy Destri) – 4:15
Die Young, Stay Pretty (Harry, Stein) – 3:34
Slow Motion (Laura Davis, Destri) – 3:28
Atomic (Destri, Harry) – 4:40
Sound-A-Sleep (Harry, Stein) – 4:18
Victor (Harry, Frank Infante) – 3:19
Living in the Real World (Destri) – 2:53
Questa è la playlist di uno dei migliori album dell'intero periodo New Wave: EAT TO THE BEAT dei BLONDIE.
Il disco dove la band riesce a raggiungere la sintesi perfetta tra le 3 direttrici che ne componevano la musica: Punk, Dance e Pop.
La critica imperante tende a preferirgli il corposo PARALLEL LINES (sì, quello di Heart of Glass...) o anche il prequel di PLASTIC LETTERS. Entrambi eccellenti lavori ma non così equilibrati come EAT TO THE BEAT.
Qua ci sono i singoloni pop da classifica (Dreaming, Union City Blue, Slow motion), la disco ai suoi massimi livelli (Atomic, consentitemi di spezzare una lancia per questo pezzo ingiustamente meno famoso di Heart of Glass e di Rapture), i rigurgiti post punk (Accidents never happens, Living in the real world, Eat to the beat), le ballatone (Sheila, Sound asleep) il Funk (The hardest part) e il Reggae (Die young, stay pretty).
C'E' TUTTO QUELLO CHE SERVE e ai massimi giri di motore. Con una copertura di generi musicali a 360° come forse solo i Clash hanno saputo fare (nel tempo).
La band è al top della forma, ahimè non sarà mai più così energica e creativa.
Debbie canta da dea, Chris Stein è la mente suprema del progetto e buon chitarrista (e partner di Debbie), Jimmy Destri (tastiere) e Nigel Harrison (basso) le menti aggiunte (andatevi a vedere i songwriting.....gente così merita rispetto eterno), Frank Infante buon comprimario e poi c'è Clem, cazzo. Clem Burke. Probabilmente il più grande batterista di quei tempi. Stargli dietro doveva essere duro.
Di tutta sta roba vi posto un paio di cosette che ho messo in pista anche su FB. Sperando che vi siano gradite eccovi il video di THE HARDEST PART con una Debbie bruna e provocante e quello di ACCIDENTS NEVER HAPPEN, con mise classica e sempre efficace. Soprattutto quest'ultima è una canzone perfettamente in bilico tra rock pop e punk come poche altre.
Halleluja!
3 commenti:
non conosco bene e son sempre stato curioso di approfondire: lo faró? si spera di si...
FW
fallo, nel senso fai di questa cosa.
:-)
Ne vale la pena, i Blondie sono un pezzo di storia, l'anello di congiunzione tra la new wave e il pop a stelle e strisce.
Anche se ebbero più successo in UK che in USA, se non ricordo male.
E Debbie....beh senza Debbie non ci sarebbe stata Madonna e tutte le sue emule...
Ti quoto in toto. Ho un debole per il timbro di Debbie.
Mr Montag
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