Pubblico anche nel mio piccolo "postribolo" (azz....silvio è davvero un creatore impareggiabile di slang!! come faremo senza di lui???) questo post che appare sul blog collettivo a cui sto partecipando da un pò e che, oltre alla mia sciagurata presenza, è composto da autori veramente in gamba. Correte a visitarlo, ne vale davvero la pena.
http://sunday-m-orning.blogspot.com/
Questo asciutto rock and roll della fine degli anni '60/inizio '70 apparve qualche anno dopo reworkato all'interno di uno dei migliori e più sobri (se così si può dire, ma sì che si può dire) album dei KISS, sto parlando di quel "Dressed to kill" che li lanciò in orbita nel 1975 con Rock and roll all nite e C'mon and love me.
LOVE HER ALL I CAN fa "leggere" quali sono gli evidenti riferimenti iniziali del duo Stanley/Simmons (i due Kiss che guidavano i Wicked Lester) in particolare si intravedono, ma che dico si intravedono si vedono benissimo 1) Who e 2) Kinks.
WICKED LESTER fu la band primigenia da cui, con il successivo inserimento di Ace Frehley e Peter Criss e con un immenso lavoro di grafic art e di make up, il grande manager Bill Aucoin (scomparso non da molto) mise in piedi il prodotto Kiss e tutta la sua iconografia (sempre con il supporto non indifferente dei ragazzi).
Io penso a quei tempi pioneristici con grande tenerezza, quando uscivano questi pezzi dei Wicked Lester Gene e Paul erano dei ragazzini squattrinati che facevano la gavetta nei localacci di new york ma con le idee chiare e l'hard rock solo un abbozzo nelle loro teste visto che il genere manco esisteva.
In realtà i due s'ispiravano sì alle tradizioni rockandroll ammericane ma con lo sguardo sempre attento alla perfida albione.
Poi vennero anche Zeppelin e Sabbath e la storia cambiò.
Ma i primissimi vagiti dei Kiss erano tutti come li sentite qua.
Serena notte.
6 commenti:
rockstar si nasce
non ti preoccupare, silvio resta :-(
Niente male!
Secondo me più who che kinks cmq
eh...gli Who sono ancora una loro fissa, non a caso mettono "Won't get fooled again" prima dei loro concerti...
non male, onesti e diretti.
Ecco harmonica, mi piace che qualcuno anche dei "non appassionati" al genere (unwise e euterpe sono troppo di parte sul tema) capisca.
Che anche i due mascheroni che sono spesso e giustamente additati per avere fatto cafonate atroci ed essere sostanzialmente grandi businessmen prima che musicisti, anche loro hanno una storia, anche loro hanno un lato "umano", hanno fatto la famosa gavetta, hanno delle evidenti (e nobili) ispirazioni artistiche, sono stati (incredibile ma vero) senza un dollaro in tasca, hanno fatto in definitiva una vita ROCK AND ROLL a tutti gli effetti, piena di alti e bassi, eccessi e sregolatezze, canzoni memorabili e canzoni merdacce.
Se la ritrovo ho da qualche parte una fotografia in cui un Paul Stanley 58enne abbraccia felice come un bambino un Jimmy Page (non ricordo l'età ma è sicuramente più vecchio di Paul e c'ha la capoccia bianca mentre l'altro fa ancora il capellone...) che era andato a vedere i Kiss mi pare a NY ed è andato a salutarli nel backstage.
Una foto che, per il suo contenuto di devozione e ammirazione, è quasi "poetica".
Posta un commento