martedì 31 luglio 2007

Io, Milano e l'Enzino - 2


Visto il polverone per aver usato il testo di Dario Fo, rimedio oggi postandone uno invece direttamente dell'Enzino.

Questa canzone è (ironia a parte) una seria riflessione su quanto l'Uomo sia disposto a sacrificarsi in dignità per cercare di far colpo sulla Donna.

Io sono stato già tacciato di maschilismo e quindi non posso parlare.

Lascio a voi ogni ulteriore e qualsivoglia commento sul testo.


PRENDEVA IL TRENO


S'ênn conosciuti a la catena di montaggio: lei, tutta bianca, che spiccava in quel candor.

Gigi Lamera, ed abitava dietro Baggio,era il suo nome; ma non era un tipo snob!

"Scusi, signore: per andare alla toeletta?""Scusi, signora, ma rispondere non so."

"Lei, al lavoro come viene?" "In bicicletta...""Ma non è fine! La credevo un gran signore..."


Prendeva il treno per non essere da meno; prendeva il treno per sembrare un gran signor!


E la rivide, sempre in sede di montaggio, lei tutta fresca, con un fresco cappellin

"Gigi Lamera, si ricorda? Vivo a Baggio...""Si, vagamente.. Lei è ciclista o giù di lì"

"Macché ciclista! Prendo il treno dietro a Baggio!"- ed ostentava un cravatta dell'Upìm-

"Voglia gradire questi fiori come omaggio...""Che fiori sono?!?"

"Signorina, i hoo fà mi!"


Prendeva il treno per non essere da meno;ma già deluso da quel grande, assurdo amor!


L'han licenziato, in un bel giorno a fine maggio che l'han trovato a tagliar fiori int'i lamée;

adesso è ottobre, fa già freddo, ma il coraggio di dirlo in casa, col perchè, lü ghe l'ha no!

E tun-tun-tun che l'vol savé (.............)

"Gigi, l'è tardi!..." come pure, ogni mattina lesto si avvia, con la cartella sotto il braccio, male annodata la cravatta dell'Upim...


e prende il treno per non essere da meno, e piange e ride per quel grande, assurdo amor!

e prende il treno per non essere da meno, e piange e ride per quel grande, assurdo amor!

lunedì 23 luglio 2007

Dedicato a tutti quelli che.....ci stan provando...


Fa troppo caldo per pensare post che abbiano non dico contenuti ma almeno uno spizzico di interesse.

D'altronde, mica mi pagano.

Per cui vi beccate una trashissima considerazione.

Fabrizio Corona, dopo il carcere, ha lanciato una linea di abbigliamento e pubblicato un libro (senza contare le esclusive a questo o quel settimanale gossip).

Nina Moric, dopo aver visto impennare le richieste di serate e ospitate a gattamorta, si appresta a incidere un disco.

Il che mi rende immediatamente solidale con tutti quelli che dalla mattina alla sera si sbattono fra case editrici e discografici alla ricerca di uno straccio di contratto.


Andate a dare via il culo, amici, se siete ancora in tempo.


martedì 17 luglio 2007

Questo non è un topic su Vasco Rossi


Non so cosa ne pensiate voi.

Ma io sono un pò stufo di andare in edicola e trovare più CD di Vasco che giornali.

In allegato a quel quotidiano c'è tutta la discografia a puntate.

In allegato a quell'altro periodico c'è il cofanetto raccoglitore in metallo con, a puntate, le canzoni imperdibili del Vasco.

E ce ne sono un altro paio che non ho capito bene la struttura.

Ora, direte voi.

E' il mercato baby.

E' cambiata la logica distributiva e ormai ti ritrovi il CD, oggetto vetusto e svalutato, anche nei fustini del detersivo.

Ma, dico io.

Non è anche il segnale di "alla frutta"?

Che ormai il Vasco da una ventina d'anni non fa altro che rimpolpare la band di questo e quell'altro (dal supersession man ex metallaro al megabatterista) ma non emette niente di particolarmente invitante dal punto di vista della creatività?

Vabbè, non era un topic su Vasco, giusto.

Ma io a vederlo così mercificato e mercificando, non mi resta che ricordarmelo in questo modo.

Come lo vedete in foto.

Giovane e un pò pataccaro, ribelle ma mortadellaro, guascone ma genuino come il cotechino, playboy ma con l'impermeabile del commissario Zuzzurro.

Vasco, da Zocca.

Perchè non siamo mica gli americani.

Epperfortuna, aggiungerei.

venerdì 13 luglio 2007

WWW.DEBASER.IT

Non so chi di voi abbia mai fatto un giro su DEBASER.
E' un sito dove CHI VUOLE va e scrive una recensione su un disco che gli pare.
Io ci vado spesso, leggo e commento. Sono uno degli ottomila iscritti ma non ho mai (mea culpa) scritto recensioni.
Nel tempo si è "stratificato" un database di oltre 15.000 recensioni.
E', a quanto mi dicono, uno dei siti (o il primo sito) musicali più cliccati in Italia. Si parla di oltre diecimila visite giornaliere.
Mi hanno chiesto di partecipare alla scrittura degli editoriali, io dentro di me ho riso (sapete con quale disincanto parli di miusic.....) ma un pizzico di orgoglio è rimasto.
Oggi quindi ho scritto io l'editoriale e la cosa mi dà sinceramente soddisfazione.
Per chi ne avesse voglia (tanto è brevissimo): http://www.debaser.it/ (editoriale del 12/07 a nome mio).

martedì 10 luglio 2007

Separati alla nascita o furbata?



L'ho sempre sospettato.
Steve Harris in realtà è Fausto Leali con la parrucca e qualche borchia. Appena si stufa del melodico all'italiana si fa qualche giro di heavy metal.
Gajardo!

martedì 3 luglio 2007

MEA CULPA


Quando ero ragazzino e nuotavo nella NWOBHM (New Wave of British Heavy Metal) non avevo compreso quanto fossero grandi.
Li reputavo sempre un gradino sotto ad Iron Maiden e Judas Priest, i capiscuola, ma anche non superiori a Saxon e Raven e Def Leppard ad esempio. Per prendere esempi di “filoni” diversi.
Ma da qualche anno ho dovuto recitare il “mea culpa”.
Perché il Signor Lemmy (Ian Kilminster) è un vero e proprio Caposcuola.
I suoi Motorhead (soprattutto nella selvaggia formazione originale, con "Fast" Clarke e “Animal” Taylor) sono stati l’anello di congiunzione tra punk ed hard rock.
I suoi Motorhead hanno gettato le basi per lo Speed e per il Thrash, molto più di altri o perlomeno in concomitanza (solo gli stratosferici Judas possono vantare un simile ruolo di generatori di subgeneri).
I suoi Motorhead (ancora oggi in pista!) sono stati il gruppo più trasversale dell’hard & heavy.
Ai concerti degli Iron oggi trovi ragazzini e nostalgici quarantenni.
Ai concerti dei Motorhead (segnalazione di Valerio) trovi dai bimbi ai nonni. Questi ultimi sono gli ex-fricchettoni che seguivano Lemmy ai tempi degli Hawkwind (gruppo di prog-hard-space-ma anche un po’ pop- rock piuttosto originale). I primi sono probabilmente i figli dei quarantenni o i nipoti dei nonni ma che cazzo ne so. Però ci sono.
I nasi e le bocche storte sono sempre stati miriadi.
Ma per chi ha sempre creduto nella “fisicità” del rock i Signori Motorhead saranno sempre degli idoli. Mi sono fatto un paio di viaggi con una loro doppia antologia e ancora mi fumano le orecchie.
Bomber, Overkill, Ace of Spades, Orgasmatron, I got mine.
Cinque pezzi immancabili in ogni compi del genere.
Killed by death: il video rock più simpatico di ogni tempo (assieme a I wanna rock dei Twisted Sister), quello dove Lemmy esce dalla tomba in sella ad una moto.
Long live Mr. Lemmy!