mercoledì 15 giugno 2011
Skull, dei Sebadoh, e la freschezza
Lou Barlow, bassista dei Dinosaur jr il cui songwriting era soffocato da quello di J Mascis, se ne uscì nel 1988 con il progetto parallelo ("side project" per gli anglofili) dei SEBADOH.
Una delle tante band "seminali" di cui è disseminato (eh , se sono seminali....) il mondo del pop rock.
Senza scomodare i re dei seminali (per tutti, il Velvet Underground) i Sebadoh comunque per non saper nè leggere nè scrivere inventarono quasi di sana pianta il low-fi pop.
Quello stile di scrivere canzoni pop semi-malinconiche con un briciolo di produzione e quasi con sciatteria. Canzoni che comunque ti si appiccicano al culo come un chewing gum su cui ti sei seduto senza accorgertene.
E che difficilmente ti abbandonano, per la gioia dei tuoi jeans.
I Sebadoh, per far capire l'antifona, fecero da apripista ai famigerati PAVEMENT e scusate se è poco.
Non ne ebbero la stessa risonanza mondiale (qua non parliamo di vendite che mica siamo mainstream, parliamo di risonanza nel giro della critica-che-conta e dei ragazzi-che-cercavano-qualcosa-di-alternativo, in una parola nel giro "indie").
Ma intuirono prima di Malkmus e company dove tirava il vento.
Da un album del 1994, recentemente ristampato da sub pop, vi mando questa deliziosa SKULL, peraltro una delle loro produzioni più "normali".
Oggi, in un mondo dominato da overproduzioni costosissime e barbuti flanellati che fingono di rifare il folk, questa musica è ancora fresca come una rosa.
Ad salut.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
pollice su. ora qualcuno si incazzerà, ma che ci posso fare, i sebadoh li ascoltavo e li riascolto volentieri grazie al tuo post. bellina la definizione di barbuti flanellati; cerco di farmeli piacere ma son troppo "barbosi".
Tanto per cambiare condivido il tuo pensiero sulla freschezza del sound del gruppo in questione e anche sui barbuti flanellati che fingono ( che 2 palle ! )
Non condividete troppo che poi arrivano i troll a dire che siamo troppo pappa e ciccia...
:-)
Harmonica e DiamondDog, ma che belle parole le Vostre, dette senza la minima intenzione polemica :-)
Tanto per non farvi mancare qualcuno con cui prendersela, vi farei notare che questo (peraltro ottimo) cd dei Sebadoh, "Bakesale", è uscito circa sei mesi dopo "Crooked Rain, Crooked Rain!" dei Pavement.
Quindi direi che il rapporto Sebadoh/Pavement come apripista del low-fi pop sarebbe da rivedere: i dischi dei Sebadoh precedenti a "Bakesale" sono completamente diversi nella percentuale di low-fi e pop, mentre da questo in avanti spostano il mix in direzione - appunto - dei Pavement.
Io sono un seguace dei Pavement, questi me li ero proprio persi. Che bel pezzo
li aspetto da anni, finalmente si sono riuniti, suonano ad agosto a londra ho gia' smosso i miei segugi per esserci... gruppo mastodontico per la sua piccola semplicita' quotidiana.
(occhio anche ai progetti solisti di Barlow ce ne sono di perle li dentro)
Me li ricordo pochissimo però il bassista mi sa che si sia perso qualcosa con i Dinosaur Jr nei '90. Comunque non male.
Posta un commento