sabato 16 luglio 2011

I Guerrieri della Notte - The Warriors Theme


Questo film è assolutamente generazionale, ha COLPITO e AFFONDATO probabilmente solo la mia.
Non so quante volte l'ho visto al mitico cinema "Universale" di Firenze, dove la programmazione era decisa dal pubblico e comprendeva sì e no una trentina di film mandati in loop ogni mese (il live degli Zep e degli AC/DC, Odissea 2001 e Arancia Meccanica, questo film qua erano alcuni dei titoli più gettonati), dove il commento era assolutamente libero (come il rutto) e dove una volta un tizio entrò a motorino acceso, per dire l'ambiente.
Non si tratta di un film politically correct, nè andrebbe fatto visionare a ragazzi inquieti in quanto totalmente diseducativo e fuorviante, celebrando l'essenza e l'appartenenza alle famigerate Gang cittadine.
A ben guardare non è nè ben girato nè ben recitato.
MA E' UN VERO E PROPRIO CULT, indimenticabile, capace di generare icone stilistiche e modi di dire (quanti ancora oggi a Carnevale si mascherano da Baseball Furies?).
E la colonna sonora di Barry De Vorzon (qua il main theme che serpeggia) è una delle migliori che abbia mai avuto modo di ascoltare in tutta la mia poca esperienza di cinefilo.

Guerrieri......venite a giocare alla guerra?

5 commenti:

Euterpe ha detto...

Tanto fu di impatto il brano che ancora oggi viene utilizzato di tanto in tanto per qualche servizio giornalistico o documentario o quant'altro.

Lucy ha detto...

Film pazzesco! Ho anche il libro da cui è stato tratto ;)

unwise ha detto...

quando ero a NY la mia fermata della metro era quella dei furies! che flash...:))

Disco Boomer ha detto...

Io sono un altro di quelli che lo hanno visto all'universale; senonché dopo, con i miei amici, avemmo la bella idea di andarcene vestiti tutti uguali con il giubbottino della levis ed un cappellino di lana da marinaio. solo che non eravamo a NY, ma a Scandicci...non c'era la fermata del metro, ma dell'Ataf.

DiamondDog ha detto...

Noi si entrava sempre con la tecnica del "-1".
La maschera che staccava i biglietti era quasi orbo ma cercava di fare sul serio.
Uno di noi amici (tirato a sorte) andava via dritto senza mostrare alcun biglietto all'entrata.
La maschera allora si girava e lo inseguiva acchiappandolo dopo 4 o 5 metri.
Durante l'inseguimento tutti gli amici -1 (l'esca che poi andava a pagare il suo biglietto) entravano di corsa correndo e una volta dentro nessuno aveva il coraggio di andare a ricercarti.
Oppure, più soft, ci si presentava alla maschera sventolando un tagliando siae stropicciato di qualche tempo prima dicendo "ho lasciato dentro i guanti posso entrare a prenderli?". Talvolta ti faceva entrare.
Uno una volta gli disse "ho lasciato dentro il cane posso andare a riprenderlo?". Non si seppe mai perchè la maschera annuì e lo fece entrare.
Distrazione?
Sconforto?
Ai posteri.