mercoledì 24 agosto 2011
Non sparate sulla croce rossa!
In questi giorni in cui tutti sparano su Vasco come sulla croce rossa voglio andare un pò kontrokorrente.
E' del tutto evidente e oggettivo sostenere che il Vasco nazionale ha cessato di "dire" qualcosa da anni e anni, come qualsiasi rockstar entrata nella fase "dinosauro". Come i Rolling Stones, come gli U2, come tanti altri rocker da stadio (ci metto anche il Boss? massì) anche Vasco da anni è la macchietta di sè stesso.
Ma tralasciando il ruolo di rottura degli schemi che, tra la fine dei '70 e l'inizio degli '80, consentì a Vasco di assurgere al titolo di "unica vera rockstar nostrana", argomento complesso su cui si potrebbe scrivere e annoiare per ore, e tralasciando anche il ruolo mistico e talibano (nel senso che provati a contestarlo e i suoi fan ti lanciano la fatwa) di "Miticovasco" (citando Paolo Madeddu di cui sono fervente ammiratore) che egli ha incarnato nell'asfittico panorama musicale italiano degli ultimi anni, insomma tralasciando annessi e connessi cosa volevo dire.
Volevo dire che il Vasco, anche in fase calante (come qua, nel 1996, quando editò Nessun pericolo per te), ogni tanto bagnava il naso ma anche le ascelle a qualsiasi aspirante al titolo di "unica vera rockstar nostrana".
Il nostro furbacchione, dotatosi di accompagnatori e produttori e tecniche/studi di registrazione di gran livello, seppe sostenere il suo successo con un minimo di spessore anche quando ormai la creatività era ridotta al lumicino.
Già ne "Gli spari sopra" (1993) Vasco innerbò il sound con arrangiamenti e chitarre pesanti di matrice heavy (con il buon Stef Burns Vasco a tutti gli effetti pescò l'asso in grado di sostenere la coda della sua carriera), cosa che proseguì imperterrita per tutto il decennio arrivando a mio avviso al culmine in questo pezzo qua.
GLI ANGELI, dedicato all'amico Maurizio Lolli ucciso prematuramente da un tumore, è la classica ballatona alla Vasco (senza dimenticare il contributo fondamentale di Tullio Ferro nel songwriting). Ma la scelta di virare verso la power-ballad di chiara matrice heavy portò su territori se non nuovi del tutto, almeno più intensi di prima.
E come ciliegina sulla torta l'assolo di elettrica finale, affidato non già al comunque bravissimo Burns (ex Alice Cooper, ex Giuffria che comunque eseguiva l'assolo dal vivo nel tour) ma nientepopodimeno che al preparatissimo e raffinatissimo Mike Landau, proveniente dal mondo del jazz ma grandissimo nel calarsi nel ruolo di rocker.
Questa canzone vale il disco, come si diceva una volta quando non si compravano solo singoli su itunes.
Se poi pensate che dentro "Nessun pericolo per te" c'è anche SALLY (perla unica e inimitabile dell'intera produzione vaschiana) e vabbè perchè non ce l'avete almeno per far contenta qualche fidanzata passata presente o futura?
Per questo oggi, vecchio malandato e spernacchiato perchè prende gli antidepressivi e si rompe le costole (sperando non sia niente di peggio), incapace di fare un album di degno livello, responsabile di una delle peggiori cover di ogni tempo (mi riferisco a Creep, ovviamente), non riesco ad allinearmi ai lanciatori di pietre.
Vasco era qualcuno tanti anni fa, ha perfino continuato ad esserlo a tratti come in questa canzone qua, oggi è un dinosauro che porta male gli anni e che si estinguerà perchè il cibo di cui viveva scarseggia sempre di più.
Che però resta sempre spanne sopra a qualsiasi altro aspirante al titolo (ogni riferimento a Ligabue è puramente voluto) e senz'altro merita il nostro rispetto.
So long.
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15 commenti:
Capperi, riparti con un argomento leggerino eh?! Ecco se c'è una cosa che reggo del Vasco sono le ballad: "Ogni Volta", "Vivere" e "Sally" mi bastano e credo che anche se avesse scritto soltanto queste tre canzoni darebbe tre incollature sul traguardo al Liga di Correggio; non ci sarà mica qualcuno che vuol paragonare le tre canzoni sopracitate con "Certe Notti" o peggio con "Una vita da Mediano"?
Mai sparato (tranne quando ha saccheggiato Creep), anche perché sono più di vent'anni che mi lascia indifferente. Per quanto riguarda Ligabue, l'unica cosa buona che ha fatto è Radio Freccia.
Nonostante la loro veneranda età, trovo che l'Emilia sia molto più degnamente rappresentata da Guccini e Lolli.
Spesso caro harmo ho pensato cosa realmente distinguesse il vasco dal liga, visto che ambedue praticano strade "facili" sia in termini musicali sia in termini di testi.
E l'unica risposta che mi sono dato è questa: i testi del blasco sono sì banali, ma anche semplici e diretti, tendono a traferire sensazioni più che concetti.
I testi del Liga sono invece didascalici e pedanti, spesso annoiano con le loro banalità ammantate di pensiero profondo.
Vasco è veramente banale ma ne percepisci la "sincerità" d'animo. Il Liga è banale ma percepisci la presunzione di non volerlo essere.
Eh Lucien, ma tu mi sposti il tiro.
Io parlavo di "rocker nostrani", non di cantautori.
Guccini (Lolli non lo conosco bene) è di un altro pianeta.....:-)
Basta che si tolga di torno e se ne vada in pensione! Non mi è mai piaciuto, non sono una sua fan e non ho mai capito quello che diceva, soprattutto le frasi strascicate piene di ovvietà. L'unico Vasco che apprezzo, è Vasco Brondi ;)
Amen
Il Vasco che ho amato e vissuto è finito nell'85 con Cosa succede in città poi non mi ha più attirato anche se come dici tu qualche pezzo buono l'ha tirato fuori.
di pietre non ne scaglio perchè gli sono grato per tutto quello di buono che mi ha regalato tanti anni fa.
sul liga concordo in pieno su quelloche hai detto nella risposta a lucien.
Ben tornato Maggiore!
Affascinante il testa a testa Vasco/Ligabue, un po' come discutere se sia stato più cattivo Hitler o Stalin.
non ci credo, è tornato...
Mi spiace, no.
Non riesco a provare alcuna forma di rispetto per Vasco Rossi. le motivazioni sono molteplici e inizianco con una che fa "Non ha mai scritto una sola nota: Vasco non sa suonare neanche un giro di do. Al massimo può essere considerato un paroliere" e finisce con "Perché insistere a chiamare ROCK qualcosa che non lo è?". E poi è antipatico, l'archetipo dello strafattone, oggi dell'alcolizzato e forse si sarà fatto qualche canna e poco più. Che tristezza, che provincialità, che italianità degradante.
Ah, pur non amandolo e senza volerlo difendere ma... ritengo che Ligabue sia una spanna sopra Rossi. Se non altro Ligabue è un musicista, che compone da solo le sue canzoni. E in qualche caso (vedi per esempio la qui vituperata "Certe Notti") con composizioni davvero buone.
"Sally", per esempio è una composizione piuttosto scadente. Con un testo che fa rabbrividire (ogni volta che sento: "quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole" mi sento in imbarazzo).
:-)
Grazie a tutti per gli interventi, presagivo che parlando di vasco rossi ci sarebbero state delle vistose spaccature....
Vasco fa parte a tutti gli effetti si quella cerchia di artisti che "o si ama o si odia".
Anzi forse ne è l'esempio maximum.
:-)
Io l'unica cosa che mi sento di aggiungere doverosamente è questa, considerando che Vasco Rossi fa comunque parte del mondo della "musica leggera" o della "canzonetta" che dir si voglia.
Ecco, in quel mondo, non certo nel mondo del vero rock italiano (parlando dei seventies PFM per esempio) o tantomeno in quello dei cantautori (a cui comunque vasco rossi può in qualche modo essere accostato ma in tono minore), dicevo NEL MONDO DELLA MUSICA LEGGERA il sig. Rossi una bella ventata di aria fresca e tanto tanto scompiglio lo portò davvero, alla fine degli anni '70.
I primi sgangherati dischi (in particolare "Non siamo mica gli americani" del 1979) avevano realmente degli elementi nuovi e diversi. Se non nella proposta musicale, nel modo totale di porsi del tipo.
Non si era mai visto niente di simile in Italia, in quel contesto.
Lo sdoganamento di Sanremo con Vado al Massimo e il grande successo popolare di Vita Spericolata diedero il colpo di grazia alla originalità della proposta e portarono progressivamente verso la normalizzazione di Vasco, sempre più vicino al mondo del rock se non altro per gli atteggiamenti stereotipati da rockstar e per le scelte di produzione.
Ma non dimenticherei mai il suo ingresso nel mondo della musica leggera, che contribuì a svecchiare non poco ai tempi.
Ligabue è sì più musicista di Rossi, ma dopo tre album abbastanza buoni si è sempre ripetuto in modo tristissimo, senza mai un guizzo, senza mai un cambio di direzione, senza mai mostrare realmente voglia di provare a confrontarsi con musiche/tematiche diverse.
A me piacciono i musicisti anche un pò cazzoni che fanno delle boiate per poi tornare a recuperare terreno ma almeno hai fatto delle cose diverse.
E poi parlando di testi vogliamo parlare di
"lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì
stai lì sempre lì lì nel mezzo
finchè ce n'hai finche ce n'hai
stai lì"?
Completamente d'accordo con Joyello: Ligabue non è "più musicista" di Vasco: lui è un musicista, e Vasco no, e entrambi non hanno nulla a che vedere con il rock.
Non mi piace nessuno dei due, ma dovendo proprio scegliere: almeno Ligabue sa suonare la chitarra, al gioco della torre butterei giù quell'altro.
ora non esageriamo in senso opposto eh.....
1) ci sono tante canzoni firmate solo da vascorossi (anche la musica) mica saranno tutte scritte dal "negro" di turno eh
2) che ligabue sappia suonare la chitarra perchè imbraccia una telecaster è molto da discutere, secondo me sta al livello di uno qualunque sulla spiaggia ma se voi mi dite che è un chitarrista bravo allora ci devo credere per forza....
3) che poi circondarsi di Stef Burns (ma anche Solieri eh) o capitanFede Poggipollini fa un filo di differenza o no? Io ho visto entrambi in concerto e i concerti di vasco sono sempre godibili, superprodotti e supersuonati, quelli del liga sono una palla mortale e suonati al minimo sindacale.
Mmmmm...diciamo che intervengo per dare il bentornato/bentrovato al mio amico DD ma davvero non saprei bene che dire perchè Vasco è un artista che davvero mi dice poco o niente...non mi sono mai permesso di lanciare alcuna pietra, la polemica su Creep non mi sfiorò nemmeno di striscio, però davvero non mi sono mai spiegato l'immedesimazione di massa per ogni cosa che Isso cantasse/facesse/dicesse...comprai il suo album "C'è chi dice no" che mi piacque molto, andai al successivo concerto e...rimasi totalmente deluso dall'effetto quasi play-back rispetto al disco...insomma, stammi bene, Vasco,'a salute è 'a primma cosa ma la Musica per me sta altrove..ad es.ritengo Ligabue di un altro pianeta, ripetitivo sì ma, quando mi emoziona mi emoziona ed ai suoi concerti mi sono arricreato!!:)
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