Da
molti considerato un album “minore” nella sterminata produzione degli
Stones, devo spezzare un'alabarda spaziale per sostenerlo.
BLACK AND BLUE, tra i tanti che hanno fatto, è sicuramente uno dei più vari e fluidi.
Intanto c’è un mondo di “negritudine” (mi si consenta l’uso
assolutamente non razzista del termine) che va ben oltre il blues del
delta. HOT STUFF è soul-funky (si dice “torrido”, usually, e se non dici
torrido la gente non capisce) (ma il funky è sempre torrido per
definizione cappero); HEY NEGRITA (da cui il nome della nostrana aretina
band) un reggae-funky sinuoso e con vocals da brivido; l'interminabile
MELODY è un soul-jazz felpato opera almeno al 50% di Billy Preston ma
con duetto incredibile con tanto di miagolii di Jagger; CRAZY MAMA e
HAND OF FATE sono i riffoni di Keith; ma è con MEMORY MOTEL e FOOL TO
CRY che Mick piazza il colpo basso, due ballatone da infarto (e anche da
lacrimuccia, soprattutto la seconda) che incantano da sempre e che
anche se non le mettono nel greatest hits col gorilla meglio.
Unico
neo se vogliamo una presenza non irresistibile di Keith nel disco. Ma
Black and blue resta album enorme e nero come la pece, ad imperitura
testimonianza che negli anni d’oro (qua era il 1975) gli Stones erano i
numeri uno e potevano fare dire suonare un po’ il cacchio che volevano
tanto veniva bene tutto.
PS Sto bazzicando un gruppo su FB, "101 dischi di rock" che mi sta portando via tempo ed energia ma ne vale la pena se qualcuno vuol venire a darci un occhio intanto io posto qua qualcosa che posto anche là.
BLACK AND BLUE, tra i tanti che hanno fatto, è sicuramente uno dei più vari e fluidi.
Intanto c’è un mondo di “negritudine” (mi si consenta l’uso assolutamente non razzista del termine) che va ben oltre il blues del delta. HOT STUFF è soul-funky (si dice “torrido”, usually, e se non dici torrido la gente non capisce) (ma il funky è sempre torrido per definizione cappero); HEY NEGRITA (da cui il nome della nostrana aretina band) un reggae-funky sinuoso e con vocals da brivido; l'interminabile MELODY è un soul-jazz felpato opera almeno al 50% di Billy Preston ma con duetto incredibile con tanto di miagolii di Jagger; CRAZY MAMA e HAND OF FATE sono i riffoni di Keith; ma è con MEMORY MOTEL e FOOL TO CRY che Mick piazza il colpo basso, due ballatone da infarto (e anche da lacrimuccia, soprattutto la seconda) che incantano da sempre e che anche se non le mettono nel greatest hits col gorilla meglio.
Unico neo se vogliamo una presenza non irresistibile di Keith nel disco. Ma Black and blue resta album enorme e nero come la pece, ad imperitura testimonianza che negli anni d’oro (qua era il 1975) gli Stones erano i numeri uno e potevano fare dire suonare un po’ il cacchio che volevano tanto veniva bene tutto.
PS Sto bazzicando un gruppo su FB, "101 dischi di rock" che mi sta portando via tempo ed energia ma ne vale la pena se qualcuno vuol venire a darci un occhio intanto io posto qua qualcosa che posto anche là.