lunedì 9 novembre 2009

AC/DC The Jack - Live

Chi mi conosce sa quale sconfinato amore porti ai canguri.
Che per me incarnano l'essenza del rock, come pochi altri (Motorhead? Kinks? Who?).
Ogni tanto ne riparlo ma mi perdonerete; cos'è un blog se non un ampex della tua vita? Ci son cose che tornano e tornano e tornano.
Mi fa tenerezza ancor'oggi vedere il caro vecchio etilico Bon Scott alle prese con il suo cavallo di battaglia "bluesy" THE JACK.
Sì perchè per chi ancora non avesse capito AC/DC nasce dal Blues.
Nello spirito, nel groove, nel sound.
Dispiace, ma intenerisce e inorgoglisce vedere Bon al massimo della forma. Ok, grande Brian. Ma io resto di quelli che pensano che Bon Scott fosse un grandissimo eversivo laddove Brian è un grandissimo professionista.
Sorprende ancora vedere il ventenne Angus scorrazzare sul manico della sua Gibson SG nel solco della tradizione dei grandi.
Poche, clamorose, sentitissime note per quello che resta uno dei moderni maestri della chitarra rock-blues.
Dove non arriva con la tecnica arriva col fisico e con il cuore.
Oggi AC/DC è ancora sorprendentemente (per alcuni) in pista.
Ma non c'è da stupirsi.
Come tutti i grandi bluesmen, AC/DC probabilmente moriranno sul palco suonando l'ultima nota della serata.
Halleluja!

16 commenti:

Harmonica ha detto...

Bon Scott era la voce di Angus, perfetto contraltare, e una volta morto è come se il gruppo avesse perso un pezzo di anima. Li seguo sempre con simpatia, ma gli album con dentro il buon vecchio Bon sono di un'altra pasta.

Anonimo ha detto...

Applausi! (di gente intorno a me)
sottoscrivo alla grandissima, Brian è un professionista, ottimo, convincente, credibile.
Bon era Bon.
Ho una passione anche io per loro, li ho seguiti fino a Ballbreaker, poi un po' più sporadicamente, ma sempre con affetto.

Mr Montag

DiamondDog ha detto...

Per quanto mi riguarda li scoprii con quel capolavoro di Highway to Hell, a mio avviso il "picco" del gruppo.
E con il video che iniziava a rotare prima dell'avvento di Videomusic/MTV.
Poi il matrimonio (finchè Dio non vi separi) con Back in Black.
E poi a ritroso come i salmoni su tutta la vecchia discografia (ho anche un 45gg con Baby please don't go).
Ma fu guardando il film "Let there be rock - Live in Paris", quando vidi Bon che portava a spasso Angus sulle spalle e questo suonava contemporaneamente un assolo indiavolato, che capii che loro erano il Rock.

Euterpe ha detto...

Sono troppo di parte e quindi non sono attendibile.Per prima cosa hai beccato uno dei brani a me più cari per questioni affettive.Secondo a me piaceva pure Flick of the Switch quindi figurati il resto.In conclusione Highway to hell non è solo una canzone e Back in Black non è solo un album ma sono entrambi dei concetti enciclopedici.

Anonimo ha detto...

ah, ah, ah....

Valerio ha detto...

io mi chiedo come fa Brian Wilson, da oltre 30 anni voce del gruppo, ad avere ancora il fegato (no non per quello) ma per sopportare i fan degli AC/DC che gli continuano sempre a mettere quel MA grosso come una montagna davanti... eh si, ma con Bon Scott erano un'altra cosa. Lo compiango.

Vero verissimo indiscutibilmente vero, ma gli ACDC di Bon Scott sono una frazione che nessuno sa se avrebbe riempito stadi come gli ACDC di Brian hanno invece fatto per i tre decenni a seguire e non si riempiono gli stadi solo sul mito di un cantante morto, come i Doors per prenderne uno insegnano.

Va bene dare a Bon quel che e' di Bon ma anche a Brian quel che e' di Brian. Dopotutto e' lui che ha cantato Back in Black ed e' quella la matrice di ogni altra cosa degli ACDC da 30 anni a venire... mese piu' mese meno...

detto da uno che li stima ma non un fan, perche' fan degli ACDC non si diventa... e' una fede.

Sul blues d'accordo su tutta la linea.

Anonimo ha detto...

non sapevo che Brian Wilson avesse lasciato i Ragazzi da Spiaggia per cantare con i Corrente Alternata...

è tipico del pyccius riuscire a fare certi miracoli...

DiamondDog ha detto...

Sono certo che Valerio abbia avuto un lapsus, è evidente che non può non sapere che Brian è BRIAN JOHNSON.
Sul quale posso solo aggiungere alcune considerazioni.
1) nessuno giudica male Brian
2) la matrice sonora attuale degli AC/DC si rifà più a Back in Black che non ai lavori precedenti
3) è altrettanto innegabile che la freschezza, la spontaneità, l'urgenza e la ruvidità dei lavori dal 1974 al 1980 costituiscano ancora oggi "il meglio di".
4) BACK IN BLACK è un discorso a parte, album di importanza monumentale fondamentale pietra miliare ma anche (in un certo senso) pietra tombale della creatività della band che da lì in poi non si è spostata poi di molto.
Quindi il confronto (non competitivo eh) non è solo Bon-Brian ma anche e soprattutto AC/DC australiani vs AC/DC mondiali.
5) sul confronto incide e non poco il passaggio dall'orbita Wanda & Young a quella Mutt Lange, passaggio che inizia con Highway to hell e si concretizza appieno con Back in Black e il gemello For those about to rock.

Detto questo nessuno ai concerti degli AC/DC inneggia a Bon Scott. Bon è sotto terra e nella memoria di tutti. Oggi i peana sono tutti per Brian.

Anonimo ha detto...

diamante,
tornando un attimo all’Enzino,
anni or sono facetti sue compi un po’ a tutti, penso pure a te.
ora, sulla spinta del tuo post, ho riassemblato la sua compi completa (cioè con tutti i suoi brani, in studio e live, che possiedo io, suddivisi per anno, e vengono 13 cd, comprendendo le recenti rivisitazioni dei brani da lui fatte a 70 e 73 anni, in studio e in concerto).
ma mi sa tanto che, a suo tempo, avevo lasciato fuori uno dei suoi brani più belli, “El me indiriss”, in quanto allora non l’avevo, su cd : il brano originale uscì nel 1975 per un’etichetta sfigata, la “Ultima Spiaggia”, e non mi risulta mai riversato su cd “regolare”…è però poi uscito, nel 2005, per il settantesimo compleanno dell’Enzino, cd “Milano 3.6.2005”.

se mi segnali quali suoi brani erano nella mia compi dell’epoca, posso integrartela, o rifarla…
non di 13 cd… ma qualcosa si può fare…

considera che l’Enzino (un “ragazzo del ’35”), ch’è anche medico chirurgo, tanti anni fa, quand’era “di guardia” all’ospedale San Carlo di Milano, ha “ricucito” la mia bambina, che s’era fatta male cadendo dall’altalena, in giardino…
per cui mi sta particolarmente nel cuore…

“El me indiriss” è una canzone tenerissima: l’Enzino va in Comune per una pratica relativa alla residenza, e improvvisamente si trova immerso nel ricordo della sua infanzia: “l’indirizzo di dove sono nato non me lo ricordo più, era una casa vecchia e per fare la pipì, tripli servizi, sì, ma in mezzo al prato…”
oggi sembra incredibile, ma negli anni ’40-’50 parecchi rioni di Milano erano costituiti da case di cortile, o ca’ de ringhera… proprio come ne parla l’Enzino… e i ragazzi più grandicelli, all’adunata della “banda”, facevano la colletta degli spiccioli che erano riusciti a racimolare, e poi mandavano i più piccini dal tabaccaio (in modo che costui pensasse che si trattasse di acquisto per conto del padre… allora si era tutti poveri, per cui le sigarette si vendevano pure sciolte, dentro apposite bustine di carta da 3, 5…) a comprare le “Alfa” (che costavano meno) e qualche “Nazionale”… e poi le fumavano, atteggiandosi a “grandi”, anche per “impressionare” le sbarbine… ma senza aspirare…
e spesso i “grandi” mi spingevano a chiedere le lirette mancanti al mio generoso nonnino… io non ho mai fumato…

nel post successivo… posterò il testo del brano… tradotto in italiano… perché tu sei mezzo terrone, e non capiresti tutte le sfumature dell’originale, che, ovviamente, e assai mejo di come lo trascriverò io…
in italiano “perde d’incisività”…

Anonimo ha detto...

EL ME INDIRISS

[parlato]
Non ce l’ho la biro, non c’ho la biro.
Va bene, non c’ho la biro, e allora?
No, scusi, eh… lo so anch’io ch’è duro stare in fila…
L’ho fatta anch’io la fila, senza la biro…
Ho preso tre giorni di malattia per venire qui, sempre senza la biro…
Ma se avevo la biro ce la chiedevo a lei?
Va bé allora stiamo qui tutta la vita in fila perché io non c’ho la biro…
Ah, grazie eh!

(cantato)
L’indirizzo di dove sono nato
Io non me lo ricordo neanche più.
Ma era una casa vecchia e per pisciare
Tripli servizi, sì, ma in mezzo al prato.

Il mio indirizzo di dove sono nato
Me l’hanno ricordato ieri in Comune
Cercavo un documento di residenza
E mi è venuta in mente tutta l'infanzia

Eravamo una banda di sei ragazzi
Volevamo far saltare per aria tutto il mondo
Facevamo la colletta alla mattina
Per 4 Alfa e 2 Esportazioni

Tornavo a casa la sera e la mia mamma
Mi puliva il naso tutto sporco di sangue
Perché la legge era di darle via
Ma era anche quella di prenderle.

A pensarci bene chissà che fine hanno fatto
Quei miei compagni balordi che volevano spaccare il mondo
Ma poi la vita fa quel che vuole
Chi va, chi resta e c’è chi invece muore.

Ma sono già passati due o tre minuti
E io mi rendo conto che ho rotto le palle.
Ho qui il mio bel documento di residenza
Cià, via andare… e vada a quel paese anche l’infanzia.

[di nuovo parlato]
E non ce l’ho la biro,
Se c’avevo la biro, scusi, non ero mica obbligato a chiedercela a questo signore qua, no – ben gentile.
Scusi? E lo so anch’io ch’è duro stare in fila!
Lo dice a me?
Non ce l’ho la biro!
No, perché qui salta fuori che uno che lavora al tornio senza la biro è un pirla! T’è capii?

DiamondDog ha detto...

Agnul mi avevi fatto una compi sull'enzino, mi pare fossero tre o quattro cd, il problema è che ce l'ho ma a Firenze.
E non riesco a scendere da almeno un mese....per cui non so quando potrò darti la tracklist.
Stand-by!

Anonimo ha detto...

per cui le incisioni "giovanili" dovresti averle già...
.
ti farò le sue "rivisitazioni senili", con i brani riarrangiati dal figlio Paolo (un po' gessisticamente)...
ad esempio:

RIVISITAZIONI A 70 ANNI

CD 1
Parte Prima
1 Rien ne va plus
2 Vengo anch'io… no tu no
3 Parlare con i limoni
4 La fotografia
5 Giovanni telegrafista
6 Soldato Nencini
7 Ci vuole orecchio
8 E la vita la vita
9 Io e te
10 Vincenzina e la fabbrica
11 Se me lo dicevi prima
12 Il ladro di ombrelli
13 Mamma che luna che c'era stasera
14 Quelli che...
15 Donna che dormivi (Dona che te durmivet)
16 Sfiorisci bel fiore
17 La costruzione

CD 2
Parte Seconda
1 Bartali
[el Dutur - l'Enzino - & l'Avucat - il Conte Paolo - in duetto etilico e asincrono...
manca solo Tom Waits allo "scacciapensieri"...]
2 L'uomo a metà
3 Via del Campo (composta sulla musica di "La mia morosa la va alla fonte")
4 Come gli aeroplani
5 Cesare
6 Lettera da lontano
7 Fotoricordo... Il mare
8 Quello che canta onliù
9 Niente domande
10 Sei minuti all'alba
11 Il Duomo di Milano
12 Per un basin
13 Gli zingari
14 Andava a Rogoredo
15 Ohè sun chì
16 El purtava i scarp del tennis
17 I mulini dei ricordi (Windmills of Your Mind)
18 Veronica

CD 3
Parte Terza
1 El me indiriss
2 Chissà se è vero
3 T'ho cumpràa i calsett de seda
4 Ma mi
5 M'han ciamàa
6 Ti te se no
7 La Balilla
8 L'era tardi
9 Sensa de ti
10 El purtava i scarp del tennis
11 Ti luna


LIVE

CD 4
In concerto a 73 anni
Teatro Smeraldo, MI 2008
1 El me indiriss
2 Il ladro di ombrelli
3 Se me lo dicevi prima
4 Sei minuti all'alba
5 Andava a Rogoredo
6 Ma mi
7 Io e te
8 Parlare con i limoni
9 Via del Campo (composta sulla musica di "La mia morosa la va alla fonte")
10 El purtava i scarp del tennis
11 Faceva il palo
12 La Fotografia
13 Bartali
14 Ho visto un re

DiamondDog ha detto...

Aspetta, tempo fa ho comprato un doppio CD recente con dei pezzi riarrangiati. Non me lo ricordo bene ma assomiglia ai primi due CD che mi hai elencato.
Casomai fammi "solo" il 3 e il 4!

Anonimo ha detto...

se era in cartoncino, copertina tutta beige con una sua foto da "baggina", e c'era il libretto con tutti i testi dei brani e una bella introduzione del giornalista interista-komunista gianni mura...
allora sono i primi 2...

DiamondDog ha detto...

Esatto! Quello.
Una confezione piuttosto scarsina invero.
Però l'ho preso a 8,90 mi pare...un buon affare.

andrea sessarego ha detto...

Grande pezzo! Li frequento poco gli AC/DC e mi sa che mi sono perso qualcosa...