venerdì 30 aprile 2010

Gaber Iannacci: Ho Visto un Rè 1990


Siamo tutti figli di queste cose qua, non dimentichiamocelo mai.
Uno non c'è più, l'altro teniamocelo stretto.
Dario Fo sullo sfondo chissà ancora per quanto.
Scusate non voglio assolutamente portare sfiga, solo m'inquieta non poco sapere che tra qualche anno tutto questo andrà perduto "come lacrime nella pioggia".
Ma per fortuna ci sono i blog, il tubo e qualche povero cristo come me, come noi, che fra qualche anno riposterà ancora i nostri pezzi di storia.
Buonanotte. E sogni d'oro.

martedì 27 aprile 2010

Year Long Disaster - Leda Atomica (Live at Hooligans 06.17.07)


Non so chi cazzo siano questi qua, però mi ci sono imbattuto per caso e sono ehm piuttosto esplosivi.
"Torrido" rock blues (belli vero questi aggettivi sempre accostati a certi generi, tipo chessò funky felpato, heavy metal violento o il più incredibile ma sentito molte volte cupo dark) come non se ne sentiva dai tempi dei migliori ZZ Top e Stevie Ray Vaughan.
Pollice assolutamente su. Piedino battente, birrazza gelata in mano e dove vado a quest'ora a Milano a cercare un posto dove suonano sta roba senza passare da Austin.
Poi se qualcuno mi dice qualcosa di più sulla band gliene sono grato.
Halleluja!

giovedì 22 aprile 2010

Riot on Sunset Strip - The Standells


Sono abbastanza innamorato di questo splendido brano proto-punk degli STANDELLS.
Mi vien da ridere quando qualcuno pensa che le cose nascano dal nulla, c'è sempre un precursore o un'ispirazione o un seme che qualcuno più sveglio e con le antenne dritte raccoglie come un testimone della staffetta e consegna a qualcun altro vent'anni dopo.
Ditemi voi se questo pezzo, in particolare il refrain, non ricorda certi pezzi dei primi due album dei Clash.
Senza per questo voler dare dei copioni alla band di Joe Strummer che resta una delle dieci fondamentali nella storia del rock.
Ma non dimentichiamo mai una regola assoluta della vita: niente si crea e niente si distrugge.
Amen.

martedì 20 aprile 2010

I Van Halen miei e quelli degli altri

Prendo spunto dal post dell'amico harmonica per scrivere di uno dei gruppi a me più cari, i VAN HALEN.
Harmonica posta la versione degli Aztec Camera di uno dei brani più noti del gruppo di Pasadena: Jump.
Jump impazzò nelle classifiche di tutto il mondo, probabilmente si tratta del singolo di maggior successo del gruppo, contenuto nel loro secondo album più venduto di sempre, 1984.
Io non voglio in questa sede dissertare dei Van Halen, o spaccarvi i maroni su quanto Eddie abbia secondo me rinnovato la chitarra-rock, la tecnica, il modo di suonare, l'amplificazione, gli effetti.
In questa sede voglio urlare a tutti che Jump fece finire (o perlomeno tramontare) la mia storia d'amore con i Van Halen.
Iniziata con il loro primo album strepitoso (e quasi imbarazzante nella sua enciclopedicità) omonimo nel lontano 1978 quando ero poco più di un ragazzino. E quando Eddie aveva da poco compiuto 20 anni.
Continuata con il numero II (una reprise del primo con qualche apertura in più verso il melodico e verso l'heavy metal), esaltata con Women and children first (l'album più brutto, sporco e cattivo suond engineering compreso), glorificata dalla sintesi perfetta di Fair Warning, il punto d'arrivo di quanto sviluppato nei tre precedenti lavori. Un pò incrinata dallo spiazzante Diver Down (una specie di EP con un gruppo a corto d'idee ma comunque ancora su grandi livelli) e definitivamente sciupata da quel blockbuster ruffiano che fu 1984.
Un album dove a dire il vero permangono anche grandi cose (Hot for teacher ad esempio) ma dove inizia a regnare sovrano quello che poi sarà il marchio di fabbrica (l'AOR intriso di easy listening) della formazione di lì a venire: i Van Hagar con l'ingresso di Sammy Hagar al posto di David Lee Roth. Che non è vero che Hagar portò i Van Halen sui territori sbagliati. E' che ci erano già andati su quei territori e il buon Lee Roth (un incrocio animalesco tra Sinatra e Jim Dandy) forse se ne andò anche per questo, oltre che per misurare il suo smisurato ego con una compagnia di giro che comunque per un paio di album raggiunse ottimi livelli (Skyscraper è assolutamente superiore agli album dei Van Halen dello stesso periodo).
Con questo cosa voglio dire.
Che ci sono i "miei" Van Halen e sono questi. Quelli da amanti del rock blues sporco e pesante. Un minuto di miagolii di David Lee Roth e di microtapping di Eddie che poi esplodono in uno dei riff più violenti che abbia avuto modo di sentire.

 


Van Halen - Women and Children First - Fools

E che ci sono i Van Halen degli altri, quelli delle classifiche, quelli che tutti conoscono e che canticchiano sotto la doccia, quelli che poi sono diventati i famosi (vero Ale?) "Ban Halen". E sono questi altri, fanculo Eddie. Fanculo.



Van Halen - Jump(Music Video)

sabato 17 aprile 2010

Only You - Alison Moyet



Perchè ho sempre amato Alison Moyet, le sue rotondità i suoi kili di troppo e il suo timbro di voce caldo.
Perchè Vince Clarke, autore della canzone ai tempi degli Yazoo, fondò i Depeche Mode, li plasmò e poi se ne andò lasciando l'eternità nelle mani di Martin Gore e David Gahan. Grandi, grandissimi. Ma un pezzettino di eternità l'avrebbe meritata anche Vince che invece sfogò il suo songwriting in un paio di dischi degli Yazoo e poi amen (o quasi).
Perchè questa canzone è sempre stata un gioiello e lo si capisce ancora di più in questa scarna versione "chitarra&voce", senza quell'arrangiamento un pò troppo eighties che riveste la versione impressa nella nostra memoria.
Perchè alla fine vince la musica. E le mode, gli stili, gli orpelli restano parte del contorno ma non incidono mai più delle note sul pentagramma.
Buonanotte gente, e halleluja!

giovedì 15 aprile 2010

TOTO FOR DUMMIES

Questo è un post SCOMODO.
Scomodo perchè i TOTO sono veramente fuori moda.
Un pò come i BOSTON o come i CHICAGO.
O i JOURNEY o i REO SPEEDWAGON.
Ok si parla di AOR (Adult Oriented Rock) ed anche questo è un pò scomodo.
Ma torniamo al gruppo dei fratelli PORCARO.
Tenetevi forte almeno quelli più indie-alt ma io la penso così.
Senza essere un fan, credo che almeno 3 degli album dei Toto siano ottimi dischi.
Il primo, quello dell'esplosione mondiale con Hold the Line, il secondo più intimista ma di ottima caratura (quello con 99) e l'incredibile TOTO IV.
Il quarto lavoro dei Toto rappresenta forse l'essenza di un certo tipo di AOR meno grezzo e più legato ad episodi di easy listening di gran classe, non escludendo qualche venatura ancora più nobile (jazz? sentite Rosanna e poi ne riparliamo).
Le vendite fioccarono in ogni angolo del mondo, era il 1982 e i Toto furono per almeno un anno top of the world.
Non mi addentro sulla grandissima professionalità dei componenti del gruppo, gente che solo a sentirla suonare il ballo del qua qua faceva piacere.
Non mi addentro neanche sulla capacità compositiva di almeno 3 componenti (David Paich, Steve Porcaro e il mitico Steve Lukather) largamente superiore alla media del rock di tutti i tempi.
Mi addentro invece sullo stile, sulla cifra stilistica praticamente perfetta che fu toccata in Toto IV (e ahimè mai più ripetuta in seguito).
Ogni canzone è di enorme valore intrinseco, ogni esecuzione impeccabile. Cito in particolare l'assolo di chitarra di Lukather in Rosanna, uno dei solo più belli di sempre a mio avviso.
Per chi non ricorda bene (o fa finta di non ricordare) vi appioppo le due main hit single del disco: Africa e Rosanna.
insieme alla mia preferita, quella I won't hold you back, ballatona strappacore del grandissimo Steve Lukather (si è capito che mi piace? No eh?


Toto - Africa


Toto - Rosanna (HQ Audio)


Toto I Won't Hold You Back

lunedì 12 aprile 2010

TAKE IT TO THE LIMIT

So put me on a highway
and show me a sign

take it to the limit
one more time

A) Quante volte avrò ascoltato questo maledetto country walzerato sognando di essere da qualche parte in California a piangere di un amore perduto?
B) Sapete che anche Willie Nelson ne fece una cover? Willie Nelson, mica cotiche eh.
C) Sapete che Randy Meisner, coautore del pezzo assieme al frenetico duo Henley/Frey (azz....una delle principali coppie di compositori di sempre il primo che osa contraddirmi bacchettate sulle nocche) e principale cantante della canzone con tutta probabilità se ne andò dal gruppo a seguito degli scazzi quotidiani tra lui e Glenn che, bastardo, pretendeva di cantarla al posto di Randy (come puntualmente è successo dopo la dipartita)?

Insomma non ve ne fregherà una mazza e in fin dei conti A, B e C son solo pretesti per riascoltarla. Ad libitum.
ONE MORE TIME!



Eagles - Take It To The Limit

domenica 4 aprile 2010

A che punto è il Metal

COME CLARITY degli IN FLAMES è secondo molti uno dei migliori album metal del primo decennio del millennio.
Conosco la band di Goteborg da 5 o 6 anni, loro sono invece in giro da 16 mica aspettavano me.
Dopo aver navigato tra i vari sottogeneri partendo da un improbabile death metal, sono definitivamente approdati ad una sintesi quasi perfetta con questo album del 2006 in cui riescono a fondere magistralmente le solide basi "thrash" con un utilizzo della melodia assieme potente ed emotivo. Sostiene la modernità della scelta anche un filo di atteggiamento "nu metal", non troppo che sennò si scivola nel trito e nel teen, ma quanto basta per apparire appunto un pò al passo coi tempi.
Il mix che ne deriva è il metal di oggi.
Volenti o nolenti.
I Disturbed in USA con un "derivato" (buon disco, ma derivato) da questo disco sono volati al numero uno di Billboard.
In Flames sono Svedesi, perdipiù di provincia. E' già tanto se sono amati dagli addetti ai lavori.
Ma in 16 anni di storia se non altro hanno rimesso le cose a posto, hanno fatto un pò di chiarezza e buttato là diversi ottimi album.
Non hanno innovato il genere, ma hanno messo le cose in fila nel modo migliore sottoscrivendo gli stati generali del metal e buttando sul tavolo le carte per andare a vedere chi vincerà la mano.
Hanno tracciato una linea netta oltre la quale chi vorrà e saprà andare (sempre che sia possibile) dovrà veramente inventarsi qualcosa di forte.
Intanto godiamoci (per chi apprezza) questo potentissimo pezzo TAKE THIS LIFE che parte con un minuto di violento "growl" e poi esplode in una melodia anthemica parecchio bella.
Poi la prossima volta parleremo di cose più di moda vai.
Halleluja e BUONA PASQUA A TOUT LE MONDE!!!


IN FLAMES - Take This Life