No, purtroppo non è così, Dio è morto per davvero. E non facciamo doppi sensi con i Nomadi per favore.....
Ronald James Padavona o Padovano (azz...era del 1942 e le fonti sono un pò discordanti) di chiara origine italiana, noto ai più come RONNIE JAMES DIO, non ce l'ha fatta a superare il male che lo aveva colpito da qualche tempo.
Non ho un coccodrillo pronto, mica sono Assante.
Mi piace solamente ricordare una delle più grandi ugole del mondo del rock, duro e non.
Dagli Elf ai Rainbow (che poi è la stessa cosa, solo che Ritchie Blackmore uscì dai Purple e si unì agli Elf cambiando loro nome) Ronnie incontrò la popolarità mondiale con una serie micidiale di album dai toni epici e fantasy.
Popolarità che crebbe dopo l'ingresso nel Black Sabbath. Sabbath che ebbero in dono da Dio (poteva essere diversamente?) una grande rigenerazione (e un discreto contributo al songwriting....) che portò al capolavoro hard "Heaven and Hell".
Poi il salto in proprio, con la band che si chiamava come lui, in modo molto modesto DIO. E un successo che per qualche album non accennò a diminuire, da Holy Diver in poi.
Il songwriting di Ronnie ormai era una marchio di fabbrica, e la sua voce un modello per legioni di giovani metallari che si accingevano al proscenio. Due su tutti devono moltissimo a Dio: Geoff Tate e Bruce Dickinson. E ho detto Tate & Dickinson, mica cotiche.
Insomma in questo 2010 che per il rock pare una specie di pietra tombale, anche i metallari piangono.
Ronnie ci ha mandato a quel paese e ha preso un'altra strada, ricordiamolo allora con uno dei suoi cavalli di battaglia, MAN ON THE SILVER MOUNTAIN.
Ah, dietro ai tamburi nel concerto c'era un altro grandissimo che forse attendeva Ronnie da tempo per fare qualche jam session nell'aldilà, Cozy Powell. Così, due che da soli si mangerebbero (bendati e con una mano sola) metà delle band che attualmente provano a dare un senso a quel che resta del rock duro.
RIP boyz.
Rainbow -Live 1977- Man On The Silver Mountain
Ronald James Padavona o Padovano (azz...era del 1942 e le fonti sono un pò discordanti) di chiara origine italiana, noto ai più come RONNIE JAMES DIO, non ce l'ha fatta a superare il male che lo aveva colpito da qualche tempo.
Non ho un coccodrillo pronto, mica sono Assante.
Mi piace solamente ricordare una delle più grandi ugole del mondo del rock, duro e non.
Dagli Elf ai Rainbow (che poi è la stessa cosa, solo che Ritchie Blackmore uscì dai Purple e si unì agli Elf cambiando loro nome) Ronnie incontrò la popolarità mondiale con una serie micidiale di album dai toni epici e fantasy.
Popolarità che crebbe dopo l'ingresso nel Black Sabbath. Sabbath che ebbero in dono da Dio (poteva essere diversamente?) una grande rigenerazione (e un discreto contributo al songwriting....) che portò al capolavoro hard "Heaven and Hell".
Poi il salto in proprio, con la band che si chiamava come lui, in modo molto modesto DIO. E un successo che per qualche album non accennò a diminuire, da Holy Diver in poi.
Il songwriting di Ronnie ormai era una marchio di fabbrica, e la sua voce un modello per legioni di giovani metallari che si accingevano al proscenio. Due su tutti devono moltissimo a Dio: Geoff Tate e Bruce Dickinson. E ho detto Tate & Dickinson, mica cotiche.
Insomma in questo 2010 che per il rock pare una specie di pietra tombale, anche i metallari piangono.
Ronnie ci ha mandato a quel paese e ha preso un'altra strada, ricordiamolo allora con uno dei suoi cavalli di battaglia, MAN ON THE SILVER MOUNTAIN.
Ah, dietro ai tamburi nel concerto c'era un altro grandissimo che forse attendeva Ronnie da tempo per fare qualche jam session nell'aldilà, Cozy Powell. Così, due che da soli si mangerebbero (bendati e con una mano sola) metà delle band che attualmente provano a dare un senso a quel che resta del rock duro.
RIP boyz.
Rainbow -Live 1977- Man On The Silver Mountain
12 commenti:
non ci credo...
Mi hai ammazzato! Per me Ronnie James era come un parente.Nella tristezza che mi pervade ho la consolazione di averlo visto in concerto l'anno scorso a Monza con Iommi ancora in buona forma.
Already missing you
maròòòòòòòòò!!!
è morto il Padre!
e mo' come facciamo, il Figlio ed Io, a tirare avanti la carretta, da soli^
certo che il 2010 è proprio un anno di merda....
anche se poi, in fondo in fondo, l'unico "indispensabile" dei "morticini" di sto periodo era
NICOLA ARIGLIANO...
tocchiamo ferro...
però, dico: 'mai 'na volta che jé tocchi allo strafattone di Zocca (MO)...'
non è giusto!
oggi è uscita l'edizione restaurata di "exile on main st" dei fracassoni drogatoni.
2 cd: l'album doppio originale (18 pezzacci) + un 2° cd con 10 inediti.
ho avuto il "coraggio" di ascoltare solo la versione ripulita di "tumbling dice" (tr. 5): molto meglio del precedente cd "virgin".
il resto non saprei: non sopporto proprio sti "fracassoni"...
direo ch'è da prendere: ca. 21 scudi;
la versione senza inediti viene (mi pare: mancava ancora il bollino) sui 16 scudi.
Agnul!!!
Bentornato, allora significa che sei sopravvissutoo!!!
Lo dicevo che sei come i gatti....comunque RJD era un mito per un certo tipo di musica.
ai primi della decade accattai, di Ronnie James Dio, una superba doppia antologia remastered della Rhino ("Stand Up and Shout : The Anthology"), che copre buona parte della cariera del bevitore di sangue: frontman di Elf, Rainbow, Black Sabbath, quindi solista.
Un groppo in gola...è stata la colonna sonora della mia gioventù rockettara, una voce che mi ha sempre emozionato ad ogni ascolto, è stato da sempre per me La Voce del Metal e dell'Hard Rock, una sensazione difficile da spiegare ma chi ama la musica mi capisce...
Una persona davvero amata e stimata da tutto il mondo del Rock , senza distinzione, per le sue doti artistiche ma anche per la sua estrema disponibilità e semplicità.
Le testimonianze che leggiamo ovunque lo testimoniano, senza retorica ma con sincera stima e affetto.
Addio Ronnie, non ti dimenticheremo...
Ma questo "anonimo" sa di chi stiamo parlando ?
" Bevitore di sangue "...???
Boh...
ma no, lo sa lo sa....
è un suo modo per scherzare sui "metallari".
io so BENISSIMO quello che dico/scrivo...
prendi la da me citata antologia del Padre del Nazareno, "Stands Up and Shout": la copertina dello scatolotto, verde-scuro come la peste, è tutto un susseguirsi di mostri e scheletri (con teste di morti-viventi in mano), che gli azzannano il cranio (ai morti-viventi), succhiandogli il sangue, con dentastri da 10 cm...
apri il boxetto e ci sono, in primo piano, due fotazze del sedicente Dio: in una mostra pugno e gomito, e fa le corna....
il logo dei 2 cd è costituito dalla mano sinistra del fratello dello Spirito Santo, che mostra le corna...
vabbé ch'è di origini terrone...
purtroppo non trovo più il libretto, e non posso descriverne le altre "brutture"...
negli ultimi mesi ho ricevuto, in casa, ben 2 "visite"...
i dannati & maledetti l'avranno visto (il libretto, intendo) e se ne saranno tosto invaghiti...
Azz...me pari il PMRC, per chi se lo ricorda...
la penso come euterpe! gipsy...
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