mercoledì 28 luglio 2010

Comeback of the year

Ognuno di noi ha dei punti debboli.
Uno dei miei sono gli SCISSOR SISTERS.
Sono consapevole che Jake Shears, Ana Matronic e soci non cambieranno la storia della musica e non saranno mai in alcuna Hall of Fame.
Ma a me, sin dallo scoppiettante disco d'esordio, hanno sempre messo una grandissima allegria.
Illogica se volete. Gaberianamente parlando. Ma tanta e irrefrenabile.
Per cui attendevo con un certo interesse il nuovo lavoro "Night Work".
L'uscita è recentissima, non conosco ancora bene il contenuto (ho sentito solo anteprime di scarsa qualità sonora qua e là) e quindi è difficile sbilanciarmi.
Per chi lo volesse c'è un interessante recensione su OndaRock che mi pare centrata ed equilibrata nel suo (contenuto ma sincero) apprezzamento.
Ancora per chi lo volesse suggerisco di dare un'occhiatina al video, primo estratto di una lunga serie di singoli pop-dance, "Fire with Fire".
Jake canta sempre meglio e già era bravino.
Ana è sempre più figa, con le sue taglie forti (peraltro dimagrita assai) da dei punti a qualsiasi show girl da strapazzo.
Il resto della band funziona a meraviglia.
Le canzoni sono un continuo caleidoscopio di citazioni, come giustamente segnala Ondarock, ma questo è così fin dall'inizio della storia.
Le sorelle forbice, lungi dal plagiare, sono i più grandi ruminanti del pop esistenti.
Sparano canzoni accattivanti nelle melodie, negli arrangiamenti, nell'esecuzione con la tecnica del patchwork di classe.
Echi di chiunque abbia dato un pezzo alle sale da ballo (ma anche di altri generi) rimasticati e riemessi con inusitata freschezza.
A me piacciono, indipendentemente dai se e dai ma. Non mi fanno pensare troppo, non vogliono cambiare il mondo, non hanno pretese eccessive se non fare un pò di soldi facendo canticchiare il mondo.
E la copertina poi.
Un capolavoro artistico di Robert Mapplethorpe, la foto di un culo di un ballerino che ha già provocato reazioni bigotte a destra e a sinistra.
Io sono etero, ma la foto resta comunque sexy. E becca un culo in tensione muscolare come forse solo il grande Robert sa fare. E sottolinea la natura estremamente gay friendly del gruppo (ma anche Ana sarà gay? spero di no).
NIGHT WORK pare avere tutte le carte in regola per essere il disco dell'estate.
Riusciranno i nostri eroi a sfondare anche in America, luogo dal quale misteriosamente provengono? Un'America che ha sdoganato le zoccole-pop ma fatica ancora a sdoganare la gay-dance?
Mah.
Intanto, halleluja!



Scissor Sisters - Fire With Fire - Live Lounge

venerdì 23 luglio 2010

Meriggiare pallido e assorto

Un grande gruppo.
Un grande disco.
Musiche e testi.
Sono (anche) cose semplici come questa che ogni tanto fanno capire perchè non puoi fare a meno di ascoltare musica.
Halleluja!

EPITAPH FOR MY HEART

Caution
caution
caution
to prevent electic shock
do not
do not
do not remove cover
no user servicable parts inside
refer servicing to qualified
service personelle

let this be the epitaph for my heart
cupid put too much poison in the dart
let this be the epitaph for my heart
because its gone gone gone
and life goes on and on and on
and death goes on world
without end
and you're not my friend

who will mourn the passing of my heart
Will its littledroppingsclimb the pop chart
Who'll take its ashes and,
singing,
flingthem from the top of the Brill Building

And life goes on,
and dawn, and dawn
and death goes on, world without endand you're
not my friend




The Magnetic Fields - Epitaph for My Heart

lunedì 19 luglio 2010

tu gust is megl che uan

Ogni tanto torna a galla la mia passionaccia per uno dei dui (duoi? due? duetti? ma come azz....si dice?) più grandi della musica leggera americana. Uso il termine "musica leggera" perchè in effetti HALL & OATES hanno veramente suonato e cantato di tutto tranne l'heavy metal e il punk.
Sono sempre stati associati al termine un pò razzista al contrario di SOUL BIANCO, complice la voce tutta saliscendi di Daryl Hall (uno dei più grandi vocalist che mi sia capitato di ascoltare) che si univa ad uno stile compositivo molto "philly- sound".
Ma il duo da sempre ha utilizzato anche la metrica rock e le atmosfere pop per emergere con hit single mai troppo ruffiane.
Molto mainstream ma sempre garbate, eleganti e di classe. Signori si parla di STILE e i due ne hanno a vagonate.
Anche John Oates (aka Franco Causio) che pur meno dotato dell'esimio collega, vanta doti interpretative di ottima caratura.
Non vi farò un inutile elenco delle loro best of, vi mando solo una magnifica versione di uno dei loro pezzi forti del periodo migliore, i mid seventies. Quando anche il look non si era ancora intamarrato con l'avvento degli 80, decennio che portò grandi fortune commerciali alla band ma anche capelli cotonati a chili francamente evitabili.
SHE'S GONE è un pezzo di prim'ordine, non so se è il mio preferito ma sicuramente vale.
Halleluja!


She's Gone (1976) - Hall & Oates

giovedì 15 luglio 2010

E Inferno sia

Milano si sta sciogliendo e non esiste possibilità alcuna di fuga anche perchè la scorsa settimana ero scappato a Firenze e l'ho trovata già rasa al suolo.
Solo l'alta montagna ci può salvare ma io, ahimè, non ci posso andare.
Per cui siamo per forza destinati all'Inferno. No way out.
E quindi, se dobbiamo andare là, muniamoci di armi adeguate.
La prima, l'ironia. Come disse il grande Groucho zio henry dice Mark Twain (probabilmente ma sono in corso accertamenti) Oscar Wilde "il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia". Bon, approvato.
La seconda, la musica. E chi meglio di loro???????
HELL???????
HELL AIN'T A BAD PLACE TO BE!!!!!!!!
Il grande Bon ci sta aspettando.
Let's go! halleluja!

PS Ma il presentatore non sembra anche a voi Hugh Grant coi capelli lunghi?
AC/DC Hell Ain't A Bad Place To Be live in 1977 in London

martedì 13 luglio 2010

Eighties and Summer

Curiosamente ritorna con l'estate, assieme ai servizi sui metodi per fuggire il caldo e assieme ai programmi televisivi sulle località marine. Con metodica perfidia parte consueto il revival degli anni '80. Che si dipana su programmi nostalgici, spezzoni d'epoca, interviste al tormentone estivo di allora che mò c'ha la panza e i debiti.
Suppongo sia partito nel '91, il primo revival degli anni 80.
E a proposito di anni 80 come non notare che il problema serio degli A Flock of Seagulls fosse prima di tutto l'acconciatura inguardabile del cantante, peraltro bruttino assai.
Privi di consistenza estetica nel decennio che fece dell'Estetica IL valore principale passarono abbastanza di schiscio nelle maglie della dance elettronica di quegli anni che lambiva i territori più agitati della new wave senza peraltro assorbirne o trasferirne i magoni interiori.
Certo che non si tratta di gruppo memorabile e da tramandare ai posteri.
Ma questo pezzo se non ve l'avessi detto io non sarebbe stato possibile trovarlo (e trovarlo con buona critica) oggi dentro un qualsiasi lavoro degli MGMT? Con quella batteria incalzante e quel loop di synth sembra roba di adesso.
Halleluja!
(e non toccatemi Sabrina Salerno che ancora oggi je mena di brutto)


A Flock of Seagulls - Wishing (The Tube 1983)

giovedì 8 luglio 2010

Goodnight Tonight

Un pezzo dell'amica Chiarina ha riportato alla mia memoria un album ed una canzone considerati da sempre di "seconda fila".
Si tratta di Goodnight Tonight di Paul McCartney and the Wings, dall'album "Back to the Egg" di fine '70, singolo che accompagnò l'uscita dell'album "Back to the egg" pur non facendone parte (Euterpe thanx per la segnalazione).
Ho ancora da qualche parte il 45 giri originale (con un lato B strepitoso come "Daytime nightime suffering", esticazzi) e pure l'album intero in vinile, io che non sono mai stato esattamente un fanatico del macca. Un grande musicista che però mi ha lasciato spesso in ambasce a chiedermi se essere un grande musicista sia sufficiente per sedersi alla destra del padre David.
Com'è come non è.
Rimembrando quel pezzo che dalla Chiarina ho definito un "divertissement" non ho potuto fare a meno di recuperare una bella dose di fiducia aggiuntiva verso il macca.
Cioè porca puttana, uno che scrive un pezzo come Goodnight Tonight con quella nonchalance, con quell'impostazione da singolo minore, con quel suo arrangiamento dance da discoteca Chiardiluna non può non essere uno che si siede alla destra del padre.
Goodnight tonight è un compendio di musica leggera moderna.
C'è la parte più deliziosamente pop, una melodia alla macca leggermente zuccherosa ma che ti si appiccica al cervello come (appunto) lo zucchero filato alle dita.
C'è una bass line da paura, di quelle che ogni tanto ti scordi che razza di bassista sia il macca e che gli dispiace anche un pò di essere ricordato "anche" per questo lato più tecnico pure a lui, aspirante musicista sinfonico.
C'è un bridge incredibile che passa da rock tirato a spanish santa esmeralda in un amen lasciandoti lì a capire dove e come sia virata l'atmosfera (come quando cerchi di capire dove e come il prestigiatore ti ha inculato l'attenzione).
C'è un arrangiamento disco-dance che all'epoca era quanto di più normale si potesse trovare nel genere, ma che regge il passare del tempo al contrario del 99% delle canzoni disco-dance. Come a dire sembrava fosse un calesse e invece era amore.
Insomma la grandezza del macca la si percepisce forse ancora di più dai suoi pezzi "minori" che dai suoi monumenti.
Riscoprite il periodo Wings gente, ne sentirete delle belle.
Halleluja!





GOODNIGHT TONIGHT - Paul McCartney & Wings - 1979

sabato 3 luglio 2010

MOUNTAIN GOATS - Sax Rohmer # 1

Li ho scoperti VERAMENTE per caso, i caproni di montagna, ascoltando una compilation scaricata on line da qualcun'altro.
Sono rimasto basito; per quanto mi riguarda sono un mix tra la versione incazzata degli Housemartins e i primi Cure.
Ovvero Q.B. per farmi saltare dalla sedia.
E poi ho scoperto che sono americani, del North Carolina, e che suonano dal 1991 (!).
E allora mi sono chiesto ma come cazzo funziona questo music business che ci propina dei gruppi impresentabili quando "sottotraccia" è pieno di gente che vale e che magari in pochi pochi si cagano?
La solita vecchia domanda.
Non sono contrario al successo delle grandi e commercialissime canzoni pop, come non sono contrario alla vendita ed al consumo della coca-cola.
Ma cazzo che ci fosse spazio e notorietà anche per chi si fa il culo ed ha qualcosa da dire. Così come per chi si vuole bere un tamarindo o un vino con le pesche. Bevande ormai dimenticate da dio e dagli uomini.
Non lo so però sento che ho ragione, così a pelle.
Fatevi sotto e ascoltatevi questi caproni.
Halleluja!


Mountain Goats - Sax Rohmer #1