mercoledì 9 maggio 2012

CREDERCI SEMPRE, un pò come i JOURNEY


Dopo 3-post-3-filo-new wave è giunto il tempo di tornare al classic rock.
Di fatto stamani andando al lavoro mi sono imbattuto in DON'T STOP BELIEVIN' e sono circa 4 ore che ammorbo i colleghi con quel coretto.
Che poi i JOURNEY non li ho mai veramente amati, diciamo che li rispetto. Non sono il mio genere; l'AOR lo conosco bene e ci sono parecchi pezzi che amo ma la mia cultura è un pò più hard e street, per dire.Quindi AOR a piccole dosi, nessun ascolto di album interi tutti di fila, ma una galleria di band e di pezzi incastonati comunque tra i miei preferiti di sempre.
E questo pezzo rientra a pieno titolo nella descrizione di cui sopra.
E' una canzone epocale per qualsiasi americano cresciuto negli anni 80, ha quell'aria di periferia un pò alla Bruce Springsteen. Ed è uno di quei pezzi che ti infonde ottimismo, carica, voglia di fare. In rete ad alcuni fischieranno le orecchie (ehm....Giovanni....) altri scapperanno via impauriti da cotanta melodia.
Ma fa niente, non si può mica piacere a tutti per forza. E bisogna continuare a crederci, sempre.
Perchè spesso "crederci" fa la differenza.

Just a small town girl
livin in a lonely world
she took the midnight train going anywhere
just a city boy
born and raised in south detroit
he took the midnight train going anywhere


25 commenti:

Harley Quinn ha detto...

Questo pezzo è spettacolare! Qui dentro ci sono millemila ricordi. Grande, me lo riascolto volentieri... chissà non mi rigeneri la giornata spenta. See ya :)

DiamondDog ha detto...

te lo auguro, a me ha dato una bella "spinta" te l'assicuro....
:-)

unwise ha detto...

Olimpo!

allelimo ha detto...

Journey passo, non è roba che io possa apprezzare, però "classic rock" è una categoria bluebottazziana che mi fa abbastanza orrore...
:)

Disco Boomer ha detto...

alle ma che ti ha fatto bluebottazzi? ;)
sui journey comunque passo pure io, non perché disprezzi il classic rock, ma non sono la mia "cup of tea".

Alexdoc ha detto...

Da fan del vero "classic rock" non chiamerei così i Journey. Il grande Blue Bottazzi potrebbe offendersi. Di loro, come degli altri alfieri dell'AOR, i contemporanei e "paralleli" Foreigner, non riesco ad apprezzare gli album per intero, ma sono per me i classici artisti per cui i "Best of" servono veramente a qualcosa.

Irriverent Escapade ha detto...

Si, definire Classic Rock i Journey e' un po' azzardato...Pero' cio' non toglie che qualcosa di buono abbiano prodotto anche loro. L'entusiasmo da teen mi aveva fatto comprare uno o due Lp loro. Oggi (un bel) po' di anni dopo sono piu' selettiva: credo non li ascolterei piu'....ma, accidenti, quanti ricordi!

DiamondDog ha detto...

per chiarirsi (e benvenuta anche ad irriverent escapade, non te l'avevo detto l'altra volta che hai visitato il mio postribolo ed è giusto che lo faccia ora): quando dico classic rock non intendo alla lettera. E' un modo per incanalare cose che non saprei come altro definire oggi a numerosi anni di distanza in cui il termine AOR si fa fatica a spiegarlo a chi è più giovane (ahimè) di noi.....anche se date un'occhiata a questo sito e ditemi se ci sono o no i Journey.....io ce li ho trovati spessissimo!!

http://www.getreadytorock.com/

Euterpe ha detto...

Visti i tempi , a pieno diritto I Journey possono essere definiti classic rock.Ovviamente non potevano esserlo nell'81 quando uscì Escape , l'album Bibbia per tutti i fan di Aor.Avevo cmq già deciso di dedicare 2 o 3 post all'Aor per cercare di far capire che cos'era.
Sul pezzo in questione è inutile che dica qualcosa perchè è da 30 anni uno dei miei inni esistenziali

popsylon ha detto...

L'unica cosa positiva dei Journey è che gli ha fondati Gregg Rollie( e l'atro chitarrista).
Negativa al massimo per la band di Santana la dipartita.

DiamondDog ha detto...

Neal Schon, l'altro chitarrista.
Mostri di bravura, come di consueto nel giro dell'AOR la tecnica era a livelli altissimi. Un pò come nel progressive.

Alexdoc ha detto...

A vedere col senno di poi, l'AOR non é stato altro che la risposta americana al progressive. Pragmatici, concreti e senza radici di musica classica, gli yankees hanno preso del prog una caratteristica fondamentale, l'elevata tecnica strumentale, ma l'hanno messa al servizio non più di lunghe e complicate suite (che sarebbero stati capaci di suonare ma non avrebbero venduto una copia), ma di facili e orecchiabili inni pop da stadio di 3-4 minuti. La A di AOR starebbe per Adult, ma per me potrebbe funzionare pure American, vista la natura essenzialmente continentale di questo genere, che solo lì poteva nascere e avere successo.

DiamondDog ha detto...

Ma infatti per molti la "A" significa American, non tutti la intendono per Adult. Comunque c'era una frangia più dura anche nell'AOR che pur mantenendo sempre una elevata capacità melodica la innestava su una solida matrice rock. Un nome su tutti: Boston. Ma anche Autograph. Eppure i Def Leppard col tempo approdarono ad una sorta di AOR..

Alexdoc ha detto...

Giusto, i Leppard. Ma pure i Whitesnake dopo Slide it in. E pensare che entrambi sono inglesissimi, e avevano cominciato lontani mille anni luce da questi suoni...

Euterpe ha detto...

In quegli anni sicuramente, Diamond, ricorderai l'emergere di un genere molto settoriale chiamato Class Metal.Molto vicino all'Aor per cori e melodie ma caratterizzato dall'assenza delle tastiere nelle line up delle bands.Oltre ai già citati Autograph anche White Lion, Malice e soprattutto Dokken.

loopdimare ha detto...

Classic rock mi sembra un'esagerazione.
a me sembra Hard Pop.
non esiste ma secondo me rende l'idea.
comunque voci così, arrangiamenti così, oggi sono inascoltabili.
funzionano solo per chi ci ha attaccato un ricordo piacevole.
Io non ce l'ho...

Euterpe ha detto...

Dire di steve perry una voce così mi sembra alquanto azzardato.
Non si pretende che piaccia ma per lo meno riconoscergli un'estensione decisamente superiore alla norma mi sembra il minimo.

loopdimare ha detto...

l'estensione è un dono ma l'uso che fai della voce è una tua scelta...

Alexdoc ha detto...

"Hard Pop" ci sta come definizione, visto che "Power Pop" é già stato preso per etichettare cose completamente diverse.

DiamondDog ha detto...

bello "hard pop" ci andrei ad includere immediatamente i CHEAP TRICK. Grandissima e misconosciuta (almeno in Europa) band.

PS Steve Perry era un grandissimo cantante, poi che lo stile fosse un pò urlato è indiscutibile ma resta una delle migliori ugole del ventennio 80-90 (assieme a Brad Delp e Bobby Kimball, per citare due che non hanno mai avuto i riconoscimenti che meritavano)

allelimo ha detto...

Perfettamente d'accordo con quanto detto da loopdimare: con l'estensione vocale (come con la tecnica strumentale) ci puoi fare musica buona o cattiva, da sole non vogliono dire nulla.
Per quanto riguarda le definizioni di 'sta roba qui, insieme a Classic Rock, AOR, Hard Pop, Risposta Americana al Progressive, Class Metal, Power Pop, io proporrei "Rock Brutto".

DiamondDog ha detto...

Toh, ecco il Vate......ora abbiamo un nuovo meta-genere di musica.

brazzz ha detto...

Journey passo, non è roba che io possa apprezzare, però "classic rock" è una categoria bluebottazziana che mi fa abbastanza orrore...
esatto...ma brutto brutto brutto...

allelimo ha detto...

Perchè solo metà? A me non piace proprio tutta, quella roba lì...
;)

Disco Boomer ha detto...

giù le mani dal power pop sennò mi incazzo :P