lunedì 21 maggio 2012

SHINEDOWN fanno catenaccio

Tra i gruppi Rock che oggi vanno per la maggiore non si possono non citare gli SHINEDOWN.
Il gruppo proveniente dalla Florida è arrivato al decimo anno di carriera ed al quarto album, AMARYLLIS, prendendo un pò in mano (assieme a band come gli Avenged Sevenfold e i Disturbed) le ceneri dell'hard rock melodico americano. Rispetto alle due band citate gli Shinedown sono un pò meno hard e un pò più variegati. Svisano dal southern rock al post-grunge. E, piuttosto ben prodotti, immettono spesso un pò di "emo" nella loro musica, sia come contenuti che come melodie.
Il risultato è un mix di ottima fattura, privo di alcunchè di nuovo, ma capace di portare avanti con estrema dignità e professionalità un percorso di mainstream rock che oggi boccheggia seriamente a tutte le latitudini.
Insomma, fanno un pò di "catenaccio", come si usa dire in gergo calcistico.
E siccome oggi nel rock non gira nessun maradona o messi, già fare catenaccio ti permette di stare alto in classifica (il nuovo album ha esordito al 4° posto in Usa) e di far sperare che se uscisse qualche fuoriclasse il futuro sarebbe un pò più luminoso.
Nell'attesa accontentiamoci degli Shinedown e del poderoso cantato di Brent Smith.
Qua la hit single piuttosto tirata, molto epica e con un ritornello totalmente catchy, che tratta di una tematica delicata (il bullismo) andando un pò oltre i soliti clichè contenutistici del genere: BULLY.

16 commenti:

Euterpe ha detto...

Il primo album aveva delle canzoni niente male.
Dopo bully c'è già il secondo singolo Unity che non aggiunge molto alla storia.
Te li ricordi i Tyketto ( forever young )?

Harley Quinn ha detto...

I Disturbed li conosco e apprezzo parecchio... nei live soprattutto sanno darmi qualcosa di interessante e fatto bene.
Gli Shinedown non li conosco, e darò un ascolto adesso. Anche se, lo ammetto, leggere che hanno anche sfumature EMO mi agghiaccia alquanto :\
See ya :)

DiamondDog ha detto...

@euterpe: tyketto? no, mai coperti...darò un'occhiata sul tubo

@harley: non c'entrano niente con l'emo, solo che in certi cori spingono molto sul tono "emozionale"....

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
allelimo ha detto...

Pezzo veramente brutto, con tutti gli stereotipi sonori (e visuali) del genere hard-incazzato, assolo di chitarra compreso.
Giuro che per me è un mistero come si possa ascoltare musica così banale.

loopdimare ha detto...

minimo sindacale...

DiamondDog ha detto...

Alle fattene una ragione, non ti agitare.
Il mondo è pieno di teste di cazzo che non sono alla tua altezza.

allelimo ha detto...

Non mi sono agitato, nè ho dato della testa di cazzo a nessuno.
Ho solo detto che mi sembra un pezzo molto banale e stereotipato.

Alexdoc ha detto...

Non li conoscevo, ma personalmente non mi ero perso molto. Per curiosità ascolto tutto, e ho voluto sentire. La cosa che preferisco é l'assolo di chitarra, dev'essere il jazzofilo che é in me. In ambito hard rock non amo niente che sia vagamente "emo" (nel senso che ci siamo capiti).

I Tyketto me li ricordo benissimo, a cavallo tra anni '80 e '90. Non mi piacevano troppo, ma a parità di "hard melodico" li preferirei alla controparte "attuale" rappresentata da gruppi come questi Shinedown.

DiamondDog ha detto...

Io, come ho scritto mi pare chiaramente, non considero Shinedown niente di speciale.
Solo che questo è il rock che oggi va per la maggiore, e testimoniarlo mi pare altrettanto veritiero che correre dietro a chi vende 10 copie per sbaglio su bandcamp, o tempora o mores!

allelimo ha detto...

Sul numero delle copie vendute, passo: non vorrei che le prossime testimonianze veritiere si occupassero di artisi come Lady Gaga, Vasco Rossi o i Litfiba, che di copie ne vendono un bel po' di più, fero fers tuli latum ferre!

DiamondDog ha detto...

Son visioni differenti dei rapporti sociali in genere....io ritengo che passare per la massa sia comunque interessante. Se parliamo di Giampiero Riggio (ammesso che trovi qualcuno che lo conosca e con tutto il rispetto per giampiero riggio) siamo/siete in un piccolo cerchio di persone e le idee non circolano più di tanto.
Se parliamo di lady gaga paradossalmente, e per quanto kitsch il fenomeno possa essere, stimoliamo i rapporti sociali e l'interscambio di idee.
Mozart, Wagner e Verdi per dire erano gente amata dalle masse anche quand'erano in vita. Mica facevano gli spocchiosi-a-tutti-i-costi.
Questo non esclude che si possa anche parlare di fenomeni di nicchia e con maggiore valenza artistica.
Ma no è che a priori si debba rifiutare aprioristicamente tutto ciò che è mainstream.
Fallo a casa tua, ma abbi rispetto per chi non la pensa come te.
Ma tanto, che te lo dico affà?

allelimo ha detto...

Non sono visioni differenti dei rapporti sociali, ma visioni differenti di cosa è "buona musica"...
Passare per la massa è interessante, boh. Di solito direi di no.
Preferisco non guardare i cinepanettoni con Boldi e De Sica, preferisco non leggere i capolavori di Moccia e Faletti, preferisco non ascoltare gli assoli di Van Halen e le banalità di questi Shinedown.

Non capisco quali interscambi di idee (?) e quale stimolo di rapporti sociali sia parlare di Litfiba e Lady Gaga, ma è sicuramente un mio limite.

Su Mozart, Wagner e Verdi: io non c'ero e non mi ricordo se le masse li amavano oppure no. A occhio, direi che anche allora esisteva una musica popolare per le masse e una musica colta, ma sicuramente mi sbaglio. La parte degli spocchiosi invece non l'ho capita: se uno fa musica che non piace alle masse è spocchioso?

Finisco chiedendoti gentilmente di indicarmi dove io non abbia avuto rispetto per chi non la pensa come me.
Ma tanto, che te lo chiedo affà?

loopdimare ha detto...

Su Mozart, Wagner e Verdi io ci andrei piano. le "masse" di allora erano comunque persone che andavano alle opere ed hai concerti, magari in piedi in loggione...
non c'erano radio, tv, cd, cinema e tutto quello che diffondeva la musica, quindi non esisteva il "genere musica di massa".
c'era la musica popolare, ovvero quella folk.
che poi alcune arie di opere diventassero famose come canzonette, è un altro discorso...

DiamondDog ha detto...

vabbè ma anche mozart componeva le operette che andavano in scena nei teatri popolari dai

allelimo ha detto...

DiamondDog, credo che abbia ragione loopdimare.
Prima della nascita della musica popular, comunque precedente alla nascita della musica per altoparlanti, esistevano due tradizioni:
- quella colta ("la musica classica"), basata sulla notazione attraverso la partitura
- quella non colta ("la musica popolare"), basata sulla tradizione orale.
Per quanto ne so io, la prima era una musica per le èlite e la seconda per il popolo.
(Che però, direi, necessariamente è "massa" come contrapposizione alle èlite, anche se le masse di 300 anni fa erano quantitativamente più ridotte di quelle attuali)