mercoledì 6 gennaio 2010

Cantautori, parte seconda.

"Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
e una piaga sulla bocca che seccava il suo sorriso
mi parlava rassegnato con la lingua di chi spera
di chi sa che e' prenotato sulla Sedia di lilla'
Ogni volta che rideva si stracciavano le labbra
e il sapore che ne usciva era di stagione amara
le sue rughe di cemento lo solcavano di rosso
prontamente diluito da una goccia molto chiara
"penso troppo al mio futuro" mi diceva delirando
"penso troppo al mio futuro, penso troppo e vivo male
penso che fra più di un anno cambieranno i miei progetti
penso che fra più di un anno avro' nuove verita'
tu non farmi questo errore vivi sempre nel momento
cogli il giorno e tanto amore cogli i fiori di lilla'"
"Quanti amici hanno tradito" continuava innervosito
"quanti amici hanno tradito per la causa dell'Amore"
sono andato a casa sua sono andato con i fiori
mi hanno detto che era uscito che era andato a passeggiare
ma vedevo un'ombra appesa la vedevo dondolare
l'ombra non voleva stare sulla sedia di lilla'"


Continuo sull'onda del revival cantautori che imperversa nei nostri blog, ecco, mi pareva giusto iniziare dal testo, vero pezzo forte di questa canzone memorabile di Alberto Fortis.
Alberto, un cantautore troppo polemico per avere davvero un successo universale e troppo instabile per averlo duraturo.
Eppure l'esordio fu folgorante.
Con la benedizione della santa PFM e con quella delle classifiche incantate dal suo irriverente "Milano e Vincenzo", Alberto Fortis sfondò subito ma non fu un bene.
Si ripetè più avanti con l'album La Grande Grotta (molto Lennoniano a partire dalla foto di copertina), fece qualche altra cosina di valore poi sparì salvo ricomparire mestamente in un reality di qualche anno fa assieme a Baccini, Dolcenera, Califano, Fiordaliso e altri sfioriti.
Insomma Alberto Fortis non ha avuto una carriera continuativa ma aveva lasciato intravedere all'inizio tanta stoffa.
Lo ricordo con questo suo pezzo dal testo toccante dedicato probabilmente a un amico handicappato o sofferente di sclerosi multipla. Non la so con sicurezza ma poco importa, è veramente un bel testo: LA SEDIA DI LILLA'.
La musica poi completò l'opera e ancora si ricordano oltre alla amara melodia gli acuti finali a-la-giginthesky (con tutto il rispetto) del granfinale.
Qua in strepitosa versione live con la PFM, bassissima qualità video ma vale veramente la pena.
Halleluja!


Franz Di Cioccio ,Alberto Fortis La Sedia Di Lillà

10 commenti:

Disco Boomer ha detto...

l'ho rivisto lo scorso anno a Firenze nelle nazionale cantanti in un incontro organizzato a favore di un istituto di ragazzi down della città. E' uguale ad allora, anche se si tinge i capelli.
Un vero peccato che sia sparito dalla circolazione, mi ricordo di aver consumato il suo album "La grande grotta".
Vai così, DD, alla grande.

Euterpe ha detto...

Indubbiamente il primo album omonimo ed il terzo La grande Grotta sono le sue cose migliori.A me piaceva molto anche il Duomo di notte dal primo album.Ricordo anche T'innamori e Prendimi fratello dal secondo album Tra demonio e Santità.Discreto anche il quarto album Fragole infinite con la pscichedelica Suzie Body poi iniziò il declino.
Bellissima idea quella del testo in lillà!

Totonno ha detto...

Vai così, DD!!Anche a me piaceva molto Fortis all'inizio, La Grande Grotta era un grande album!

Mr Montag ha detto...

Ottimo pezzo, cantautore davvero raffinato.

Anonimo ha detto...

Forse vi è sfuggito qualcosa...Alberto Fortis ha continuato a pubblicare album vedi i meravigliosi :
Carta del cielo
Dentro il giardino
Angeldom
e altri ancora. A breve sarà pubblicato un nuovo CD di inediti.

il maestro [senza margherita] ha detto...

decisamente tu non sai nulla della "canzone d'autore" italiana...
questo è doveroso segnalartelo...
compreso bertoli, il cui unico pregio consiste nell'essere dello
scorpione...
e getta le tue reti ('na cantilena!)...

però non farò nulla per "impararti"...
non ci sono le basi per questo...

DiamondDog ha detto...

Non ho detto di essere un esperto di "canzone italiana", anzi il contrario.
Per cui mi limito a segnalare ciò che i miei gusti apprezzano, spiegandone i motivi al di là del puro approccio emotivo.
Siamo sempre a disposizione per lezioni......:-)

Anonimo ha detto...

Non è male anche questa versione di Fortis de "il duomo di notte"
http://www.youtube.com/watch?v=kZL8kWtanqE
Bel blog
Popsylon
PS: ci sono rimasto male per Natalie Merchant :)

Maurizio Pratelli ha detto...

Tra demonio e santità, 1980, ristampato in cd solo un paio d'anni fa, era un gran disco.

Unknown ha detto...

DD bravissimo, lascia perdere Agnul... Questa canzone l'amavo moltissimo e mi piace ancora, anche Fortis era proprio Fortis!