Finiamo questo 2011 con un titolo pieno di speranza....e con il ricordo di una band che non si è mai sciolta perbene ma si è piano piano smandrappata .... sfrastagliata .... decalcificata, ecco.
L'ho detto tante volte che mi sento anche un pò rincoglionito per davvero ma è facile oggi sparare sulla vecchia baldracca con la giacca rosa che non smetterà di sculettare finchè avrà fiato per vivere o sulla mummia vivente che sembra sempre di più la sorella di barbara alberti che un chitarrista del delta.
Ma gli STONES sono stati i più grandi per me. La più grande band di sempre. I Beatles sono fuori classifica non li ho mai visti come una band. Non saprei come giudicarli se non come il perfetto connubio sinergico di due (forse tre) geni.
Ma gli STONES erano LA band.
E adesso che si è da poco celebrata la riedizione supermasterdeluxe con inediti autografo e cazzi e mazzi vari è però necessario ricordare che SOME GIRLS, pur superbo, non è affatto l'ultimo grande album degli Stones.
TATTOO YOU, che lo segue di
Dicheno sia pieno di outake di black and blue e di some girls, questo disco incredibile.
E allora?
Sentite questo pezzo qua, HEAVEN: ma come si fa a pensare che sia stato concepito, scritto, suonato e cantato dai ragazzi? Ci credereste se non fosse vero?
Il classico pezzo "minore" degli Stones (me ne verranno in mente molti altri non temete, ho inaugurato l'ennesima rubrica che spero di non dimenticare come al solito nel pozzo delle etichette) che surclassa tante hit più facili e celebrate. Il pezzo che dimostra di che pasta erano fatti i satanassi, e che rende questo album inarrivabile non da solo ovviamente ma assieme ad altre "cosucce" come Start Me Up, Waiting on a friend, Slave, Hang Fire.
Buon anno amici.