sabato 29 dicembre 2007
KontroKorrente 1
Ebbene sì.
Un tempo mi sbizzarrivo nei "Cattivissimo".
Oggi vado in direzione ostinata & contraria con i "KontroKorrente".
La mia anima "rock" indirizza i miei ascolti ma non può ingabbiare tutti i miei pensieri.
E quindi vado dritto alla difesa di personaggi maltrattati con troppa superficialità, anche se di qualcuno magari non c'ho neanche un misero mp3.
TIZIANO FERRO, ad esempio, cos'ha che non va?
Scrive canzoni tutto sommato più che decenti, in alcuni casi anche di buon livello: Sere Nere, Non me lo so spiegare, Ti scatterò una foto, E fuori è buio sono alcuni pezzi che qualunque cantante vorrebbe avere in repertorio.
Sì vabbè ogni tanto fa qualche scivolata: il presunto plagio di Stop!Dimentica, l'attacco alle donne messicane, la cialtronata di Raffaella è mia, giocare sulla propria identità sessuale in modo ambiguo.....sono tutte dark side of the moon di cui potremmo anche fare a meno. Ma onestamente, chi di noi non ha le dark side?
E' forse l'unico cantante che possa seguire le orme (commerciali.....per l'amor di Dio) del duo Ramazzotti-Pausini, unici esponenti (Bocelli non lo considero, è un fenomeno tutto particolare) della musica italiana all'estero. Lo testimoniano le fragorose vendite in area "latina" e i riconoscimenti già ottenuti a livello internazionale.
Rispetto a quei due ha senz'altro maggiore attualità musicale, una miglior propensione verso l'universo giovanile, un character meno "macchina" e più umano. Non voglio dire che rappresenti meglio l'Italia, ma certo introduce un elemento di diversità rispetto al duo ipertradizionalista che oggi impera.
Però da qualche tempo a questa parte la sua immagine pubblica (e privata...) è in corso di demolizione e questo non mi piace. Il popolo dei blog stesso sta immotivatamente indirizzandolo verso la polvere dopo averlo, altrettanto immotivatamente, innalzato sull'altare.
Ascoltate le sue canzoni, graditele o rifiutatele.
Ma per favore non facciamo come al solito, accodandoci come pecoroni al sentimento popolare abilmente manipolato dai mass media.
AUGH.
venerdì 21 dicembre 2007
Francesco Nuti
Io credo seriamente che Francesco, purtroppo l'ombra di sè stesso, abbia cantato/scritto almeno due ottime canzoni: "Sarà per te" (credo 4^ a San Remo, se non sbaglio) e "Giulia" (colonna sonora di un suo film e bellissima ballata d'amore).
Ma il suo clou nel difficile mestiere di cantante, la sua "signature song", il motivo per cui passerà alla storia della musica è senz'altro questa qua: la mitica Puppe a Pera, celeberrimo pezzo tratto da quel manifesto di comicità geniale e totalmente surreale che è "Madonna che silenzio c'è stasera".
Good Night e una speranza che ritorni dal nulla in cui è piombato.
lunedì 17 dicembre 2007
STILIDEN
Così come Do it again e soprattutto Reelin' in the Years restano due dei migliori singoli di tutti i tempi.
D'altronde quei fenomeni degli Steely Dan dovevano farci capire subito che cosa erano in grado di fare.
E pensare che c'è ancora qualcuno in giro per la rete che continua a far finta di niente......tsè.
Averne.
mercoledì 12 dicembre 2007
(.............)
Roma nun fa' la stupida stasera
damme 'na mano a faje di' de si'
sceji tutte le stelle piu' brillarelle
che puoi e un friccico de luna
tutta pe' noi
faje senti' ch'e' quasi primavera
manna li mejo grilli pe' fa' cri cri
prestame er ponentino
piu' malandrino che c'hai
roma reggeme er moccolo stasera
roma nun fa' la stupida stasera
damme 'na mano a famme di' de no
spegni tutte le stelle
piu' brillarelle che c'hai
nasconneme la luna se no so' guai
famme scorda' ch'e' quasi primavera
tiemme 'na mano in testa pe' di' de no
smorza quer venticello
stuzzicarello che c'hai
roma nun fa' la stupida stasera
famme scorda' ch'e' quasi primavera
tiemme 'na mano in testa pe' di' de no
smorza quer venticello
stuzzicarello che c'hai
roma nun fa' la stupida stasera
roma nun fa' la stupida stasera
roma nun fa' la stupida staseraaaaaaa..............
martedì 11 dicembre 2007
CARLITO
Mi dispiace ragazzi. Non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita. Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez sulla 109esima strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì, però molto più tardi di quanto pensava un sacco di gente. L'ultimo.. dei Mohiricani. Beh, forse non proprio l'ultimo. Gail sarà una brava mamma, un nuovo e migliore Carlito Brigante. Spero che li userà per andarsene, quei soldi: in questa città non c'è posto per una che ha il cuore grande come il suo. Mi dispiace, amore, ho fatto quello che potevo, davvero.. Non ti posso portare con me in questo viaggio... Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo. Il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano. Che nottata... Sono stanco, amore.
Stanco...
Lo so. Di solito non esco dalla musica.
Ma si dia il caso che.
Brian De Palma (tranne qualche cazzata che ha fatto) sia un mio punto debole.
Al Pacino (ma anche Sean Penn) sia un mio grandissimo punto debole.
I film di gangster siano un mio enorme punto debole.
Penelope Ann Miller sia una cosa che questa terra non merita.
E quindi, dopo essermelo ribevuto stasera scena per scena, consentitemi una citazione dal meraviglioso finale, un venti minuti da urlo con incredibili e celeberrimi piano sequenza.
Per chi non l'avesse mai visto, giuro che merita.
E lo dico da spettatore. Non da critico.
Buonanotte a tutti.
lunedì 3 dicembre 2007
ZZ Top - La Grange - Live 1980
Che gente.
I barbuti texani ne sanno una più del Diavolo.
Non ve la menerò su "quanto li apprezzi". D'altronde uno come Billy Gibbons basta che tocchi una corda della chitarra per capire quanto ne sa di rock-blues.
I suoi assoli così "rough", il suo sound così denso, sono elementi da hall of fame della storia del rock.
L'utilizzo della video-musica che gli ZZ fecero nei primi anni '80 è da antologia ("Sharp dressed man", "TV dinners", "Legs", "Rough boy", "Gimme all your lovin'" sono video che molti si ricordano, e non solo per le belle gnocche che li popolavano).
Che poi questa canzone sembri "Hot for Teacher" dei Van Halen......vabbè, dai. Ai Van Halen si può perdonare anche di aver plagiato i maledetti barbudos.
Che, fra parentesi, mica hanno attaccato i plettri al chiodo.
Per il nuovo album hanno assoldato nientepopodimeno che Rick Rubn probabilmente il produttore migliore degli ultimi 20 anni.
Io credo che ne vedremo delle belle.
E comunque, male che vada, ci divertiremo come sempre.
giovedì 29 novembre 2007
Giudizi Universali
"Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...".
Ecco, quando ascolto questo testo qualcosa mi prende alla gola e non mi lascia più.
E' una delle caratteristiche delle canzoni di Samuele. Sicuramente l'autore italiano migliore degli ultimi anni.
Per le sue complicatissime ma ficcanti trame verbali, per le sue musiche fluttuanti e originali, per il suo porsi in modo assolutamente anti-divistico.
Altre sue grandissime canzoni oltre a quella che vi ho postato sono la strafamosa (orrendamente appiattita dalla Pausini) "Spaccacuore", l'amara "Cattiva", la limbica "Replay".
Ognuna con un mondo dentro.
Ognuna diversa.
E' un piacere consigliarvelo. Alla prossima.
lunedì 26 novembre 2007
Hey now, you're an all star!
Purtroppo ci sono gruppi (tempo fa parlai ad esempio degli Spin Doctors) che si esauriscono in due o tre album.
Non sono classici "one hit wonder" ma nel giro di 3 o 4 anni spariscono dopo aver dominato le classifiche di mezzo mondo.
SMASH MOUTH (grazie a Nico/pf1 che me li ha rimessi in testa un pò di post fa) sono uno di questi.
Un gruppo con scarsa immagine (sarà questo il problema, nell'era del look?), con una miscela di pop-rock-punk tipicamente americana spruzzata di arrangiamenti "sixties" ed una propensione al tormentone come pochi.
Il video in questione è il loro più grande successo, assieme all'altrettanto celebre "Walkin' on the sun".
Sono famosi anche per le molte cover: a mio avviso le più riuscite sono quelle di "I'm a believer", "Can't get enough of you baby" e "Do it again", cover in cui riescono ad aggiungere grinta e dinamismo alla già ottima base melodica.
Negli anni recenti sono stati "rilanciati" dall'uso massiccio dei loro brani in Shrek e in alcuni commercial televisivi.
Loro però, seppur attivi, danno alle stampe album sempre più anonimi.
Il che non è un buon motivo per non rituffarsi ogni tanto nella loro vitalità, nella loro allegria, nella loro positività.
Da segnalare in chiusura un pezzo da appassionati: non entrata nelle classifiche, ma la loro ballata amara "Waste" avrebbe meritato sicuramente un maggior successo.
giovedì 22 novembre 2007
Il Nuovo Brit-Pop
Bene, sono passati alcuni anni dall'inizio del 2000.
Ed è giunto il tempo di tirare qualche breve somma.
Nell'odierno panorama del Brit-Pop, cioè i figli degli Oasis e dei Blur per capirsi, i nipoti degli Stone Roses e i discendenti di Paul Weller e XTC, sono finalmente riuscito a focalizzare quei 5 che mi interessano un pò di più.
Senza tanti fronzoli ve li dico, con pochi e stringati commenti, in ordine sparso e casuale.
FRANZ FERDINAND: sì è vero, incredibile come un gruppo con soli due album alle spalle sembri già vetusto. In realtà, in attesa del terzo fatidico album, Alex Capranos e soci hanno già saputo imbastire ottime pop songs "marcettate" come Dark of the matineè e Walk Away. Sono imparentati con la nobiltà degli XTC e anche dei Talking Heads. Promossi.
SCISSOR SISTERS: sì lo so, sono americani di New York. Ma pare che in America nessuno si sia accorto che esistono e invece in UK sono dei veri e propri divi. A ragion veduta, visto che il loro album d'esordio è la più prodigiosa miscela pop del 2000, fino ad oggi. Mille citazioni, dal sacro (bowie, pink floyd, elton john) al profano (madonna, donna summer), per un caleidoscopio musicale di ottima fattura. Leggermente in ribasso sul secondo disco (che però okkio conteneva la mega-hit I don't feel like dancing) e anche loro in attesa di dare alla luce il terzo, fatidico e chiarificatore disco.
ARCTIC MONKEYS: ero scettico all'inizio poi le scimmiette mi hanno preso. Hanno a tutti gli effetti una marcia in più. Un cantante corrosivo ed un batterista che si avvia a diventare uno dei massimi dei prossimi dieci anni. Un songwriting scattante e nervoso, filo-punk ma sempre orecchiabile compone un'immagine di tutto rispetto e fa presagire grandi cose per il futuro. A differenza dei primi due gruppi, sulla trentina, le scimmiette sono solo dei ventenni sbarbini. Anche loro al lavoro sul terzo album. Anche loro in prima fila.
KASABIAN: luci e ombre per la band con più groove in assoluto. Meno talentuosi dei primi tre, ma sicuramente più a loro agio nel rendering di situazioni musicali danzerecce, new rave, elettrificate al punto giusto. SLF e Clubfoot sono due pezzi clamorosi. Discontinui, ma promettenti.
KAISER CHIEFS: inutile negare la prodigiosa veemenza ed orecchiabilità di Employment, il primo lavoro contenente le prepotenti Every day I love you less and less e I predict a riot. Un botto di disco seguito da un mezzo passo falso (cazzo quasi tutti al secondo disco zoppicano, me ne rendo conto adesso....).
OK OK ci sono anche i Bloc Party, i Claxons, gli Editors, i Babyshambles, i Kooks, Polo Niutini (eccheccazzo un italiano che si finge britannico....) ........ma nessuno di questi pare avere la caratura del quintetto di cui sopra.
Un quintetto di artisti ovviamente derivati da modelli di altri tempi, in alcuni casi clamorosamente in odor di plagio.
Ma questo oggi passa il convento.
E se qualche volta vi stancate di rimettere per l'ennesima volta Four way street o Blood on the tracks o Heroes o Achtung Baby o Non such o Reggatta de blanc....insomma datevi una smossa e aprite bene le orecchie.
Questi sono i gruppi che domineranno le charts nei prossimi 5 o 6 anni.
Buonanotte e sogni d'oro.
lunedì 19 novembre 2007
Indimenticabili
Ci sono degli album che travalicano i generi e divengono STANDARD.
Ci sono degli album che vengono bene come non si sa, e che rasentano le perfezione stilistica e compositiva anche in assenza di spiegazioni convincenti da parte di qualsiasi critico.
Back in Black è il SECONDO album più venduto di tutti i tempi con 42 milioni di copie (lo precede solo Thriller di Michael Jackson con 60). Giuro che ho contribuito nel tempo comprandone solo tre.
Back in Black è il QUINTO album più venduto di sempre negli Stati Uniti con 21 milioni di copie.
Back in Black è considerato comunque al n.73 nei “500 greatest albums of all time” da Rolling Stone (al numero 26 negli anni ’80).
Postilla.
giovedì 15 novembre 2007
Arcobaleni e meteore
Circa il 60% avrebbe effettuato il download gratuitamente.
Tra coloro che hanno pagato, la media dovrebbe essere intorno ai 3 € (prendetela con le molle ma non credo di essere molto lontano, dopo aver vagliato varie fonti).
Con questo la dimostrazione inequivocabile che la reputazione dell’artista e l’attaccamento dei fan non contano una beata fava nel caso della musica digitale.
Io ho sempre pensato di acquistare eventualmente (lo farò se sarò convinto, ma pare che il lavoro non sia di grande livello) il CD fisico.
Ma se dovessi scaricare non andrei certo a pagare più della media di cui sopra.
Perché, di grazia?
La musica digitale sta togliendo ossigeno al mercato discografico, è indubbio.
Ma è altrettanto indubbio che nessuno è disposto a pagare per il digitale, o perlomeno a pagare oltre certe somme simboliche che, da sole, non garantirebbero certe produzioni.
Già, e allora che si fa?
Si fa pagare gli inserzionisti. Al momento è L’UNICA VIA D’USCITA.
Il sito dove te scarichi “legalmente” pagando magari i costi tecnici (3 o 4 € ad album) deve fare pubblicità, e con gli introiti di quest’ultima pagarci i costi di gestione e guadagnarci.
Più sei bravo a raccogliere pubblicità più guadagni, anche se la dimostrazione che la pubblicità in Internet funzioni davvero…..vabbè, lasciatevelo dire da un semi-esperto, è tuttora da verificare. Più che altro diciamo che l’efficacia dell’advertising su Internet dipende molto dalle modalità con cui la stessa viene "costruita". Il bannerino ormai non se lo caga più nessuno…….bisogna piuttosto ricorrere a tecniche di viral marketing, guerrilla marketing o cose del genere.
Comunque queste sono le mie riflessioni in merito ad una vicenda che sembrava poter fare da spartiacque e invece lascia tutto come prima.
lunedì 12 novembre 2007
Randy Rhoads (e Ozzy) - Mr Crowley
Randall William "Randy" Rhoads (1956 – 1982).
Se già lo conoscete sapete di che cosa sto parlando.
Altrimenti segnatevi questo nome.
E’ stato per un paio di album il chitarrista-capo di Ozzy Osborne versione post-Black Sabbath.
Veniva dai Quiet Riot, versione pre-successo mondiale (dove fu sostituito da Carlos Cavazo, bravino ma non come lui).
Sarebbe logico quindi affiancarlo a palchi grandguignoleschi e demonazzi vari.
Ma non sarebbe giusto, per quanto lui abbia calcato davvero quelle scene.
Randy, deceduto in un tristo incidente d’aereo, è stato a tutti gli effetti, il POETA DELL'HEAVY METAL.
Uno stile unico e inconfondibile, fatto di scioltezza, estro e creatività incrociati saldamente agli studi di chitarra classica, in cui eccelleva.
“Flashy” è una delle parole che più si utilizzano per evocare il suo stile. Ma non è sufficiente.
Non è stato un chitarrista dotato di cattiveria, ma di poesia pura.
Velocissimo e lirico, mozzafiato e esteticamente bello nel suono.
Un portento.
Ci sono assoli memorabili e utilizzati ormai come veri e propri “standard” (cito “Mr. Crowley” e “Flying high again”, forse i più famosi) dove sembra veramente spiccare il volo verso vette infinite.
E difatti, così è stato.
Ascoltatelo, riveritelo, tramandatelo.
E’ un dovere per chiunque ami la chitarra elettrica.
mercoledì 7 novembre 2007
led zeppelin
Ormai è Zeppelin-mania.
Sapientemente condotta dal marketing della casa discografica ma sempre mania.
La tanto attesa (non da me che sono contrario a priori) reunion, rimandata di qualche giorno per il dito rotto di Jimmy Page.
La nuova antologia definitiva di 24 pezzi (2 CD versione normale o 2 CD + DVD con 19 pezzi live versione deluxe) in vendita dal 9 Novembre.
L’annuncio che tra pochi giorni l’intero catalogo della band sarà scaricabile on line.
Il disco di Robert Plant con Alison Krauss (Raising Sands) che entra diritto al n. 2 della top200 di Billboard.
Nella colonna sonora di Shreck 3 c’è entrata non si sa come Immigrant Song, visibile anche nel trailer quando urla Fiona.
Siamo in piena trance zeppeliniana e non ce ne siamo ancora accorti del tutto.
Alcuni lo troveranno eccessivamente business-oriented.
Altri grideranno è ora di smetterla di ascoltare i vecchi diamoci al nuovo.
Qualcuno invece (come il sottoscritto) si turerà il naso (ma tanto c’ho il raffreddore) e COMUNQUE ripercorrerà a briglia sciolta la meravigliosa cavalcata dello Zeppelin.
Una delle più maestose e potenti della storia del Rock.
Avanti ripartiamo.
Per l’occasione ho rispolverato la mai troppo lodata Tangerine, nella versione live dal mitico concerto a Earls Court.
lunedì 5 novembre 2007
Sepultura
Confesso che non ho una conoscenza approfondita del gruppo in questione di cui non ho seguito colpevolmente l'evoluzione musicale.
MA.
Quando sono incazzato ed ho almeno 20mq. a disposizione per dimenarmi trovo che questo pezzo di metal-tribale sia qualcosa di unico.
Un qualcosa che ti squassa le viscere proveniendo dalla giungla più intricata.
Fisicità e cervello mai così concatenati.
RATAMAHATTA!!!!!!!!!!!
lunedì 29 ottobre 2007
Happy Hour!
Per questo gruppo ho una sorta di venerazione.
Maledico ancora il giorno in cui, dopo una manciata di dischi, si sono separati.
Gli HOUSEMARTINS sono sempre stati un toccasana.
Quando il Rock non bastava per tirarmi su o per darmi la carica, solitamente bastava nmettere su questo pezzo, o in alternativa Me and the farmer, o Caravan of love, o Build, o.....tante altre, tutte in pratica.
Sprizzano positività da tutti i pori, fanno muovere le gambe e il culo, sono spassosi quando saltellano come dei Madness ubriachi.
E' quasi l'ora dell'happy hour, forza!
giovedì 25 ottobre 2007
Uno, nessuno e centomila
Marc Bolan fu un personaggio pirandelliano.
Un pò freakettone e un pò no.
Un pò glam e un pò hard rocker.
Un pò gay ma anche no.
Un pò eccessivo ma anche essenziale.
Un pò genio e un pò cialtrone.
Ma resta A TUTTI GLI EFFETTI uno da ricordare.
Uno la cui impronta è ravvisabile nel 50% degli odierni gruppazzi british da next big thing (guardatevi i video dei Fratellis......).
Ci ha lasciato un'immagine dirompente e, ai tempi, innovativa.
Ci ha lasciato alcune bufale (metal guru) ma alcune grandissime canzoni (come quella del video "Children of the revolution").
Ci ha lasciato.
RIP
lunedì 22 ottobre 2007
Johnny Cash - You'll Never Walk Alone
"You'll Never Walk Alone" è una canzone scritta dai due supercompositori Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II per il musical Carousel, penso nel dopoguerra.
Non c’è bisogno di presentarla.
Ne esistono moltissime versioni famose.
La più conosciuta forse è quella del gruppo di Liverpool, Gerry and the Pacemakers.
Ma anche il fatto che la canzone sia stata adottata dalla Kop, la mitica curva ultrà del Liverpool FC è altrettanto notorio.
Meno notoria forse ma da brividi assoluti questa versione “organo e voce” di Johnny Cash. A voi.
When you walk through a storm
hold your head up high
And don't be afraid of the dark.
At the end of a storm is a golden sky
And the sweet silver song of a lark.
Walk on through the wind,
Walk on through the rain,
Tho' your dreams be tossed and blown.
Walk on, walk on with hope in your heart
And you'll never walk alone,
You'll never, ever walk alone.
Walk on, walk on with hope in your heart
And you'll never walk alone,
You'll never, ever walk alone.
mercoledì 17 ottobre 2007
MUSICA DI SERIE A E DI SERIE B
L’avvento dell’mp3 sta però creando un altro tipo di spartiacque: tra la musica che conta e quella che non conta.
Chi di noi (gusti a parte) si sognerebbe di scaricare gli mp3 dei Pink Floyd o di Bob Dylan o dei Rolling Stones?
Mentre molti di noi si scaricano (di nuovo gusti a parte) gli mp3 degli Arctic Monkeys o dei Claxons.
Ho amici musicalmente ineccepibili che si sono scaricati E Raffaella è mia, per dire.
Poi è vero. Succede che se il pezzo ascoltato in mp3 ti piacicchia, poi ti piace, poi non ne puoi fare a meno, magari ti accatti il CD vero e proprio con tanto di SIAE o almeno, cerchi di fartene fare una copia dall’amico che ce l’ha già.
Quindi anche il ruolo di “sampler” non è da sottovalutare.
Adesso facciamo un giochino.
Ripensate mentalmente alla vostra “discografia”.
Cosa avete stoccato in formato LP o CD?
E cosa invece memorizzato in formato mp3?
Scommettiamo che ho ragione?
lunedì 15 ottobre 2007
Gary Numan - Micromusic - Are Friends Electric?
Sembra impossibile.
Eppure quest'uomo riempiva Wembley appena nel 1981, dopo tre album di grande successo ed una hit blockbuster come questa qua.
La versione che vi inoltro, parzialmente acustica e impreziosita da una intro minimale, pone Gary Numan esattamente al centro del triangolo equilatero che ha ai vertici David Bowie, Lou Reed e i Kraftwerk.
L'unico vero grande problema di Numan fu arrivare dopo.
Ma per un lustro buono ebbe modo di sfolgorare.
Cars, Complex, Down in the Park, We are glass e tante altre ma nessuna come questa.
In heavy rotation all'epoca sia nei posti gloriosi e stilosi come il Tenax sia nelle semplici cantine da cucco.
Un riff di moog eterno, incastonato tra chitarre sature ed una cadenzatissima sezione ritmica.
Su tutti la voce aliena di Gary Numan.
Ancora oggi conservo da qualche parte il 45 giri dell'epoca, e se per caso in radio parte il ........"ta-da!" non posso che farmi prendere da un briciolo di nostalgia.
martedì 9 ottobre 2007
Spin Doctors-What Time Is It? (LIVE 1995)
Una delle più grandi promesse mancate del rock and roll.
Tre musicisti da sballo (aaron comess - drums, eric shenkman - guitar, mark white - bass) con un vocalist flessibile come Chris Barron.
Un debut album da più di 5 milioni di copie vendute.
Una signature song memorabile e mai datata come TWO PRINCES.
Uno stile crossover (primi '90 era la regola) che privilegia il Funky ma offre ampi spazi al R'n'R, al Rock-Blues, con spruzzate di molte cose (jazz ma anche country).
Avrebbero potuto dare moltissimo.
Hanno lasciato un gran ricordo.
Vi lascio questo esplosivo funky che i Level 42, con tutto il rispetto dovrebbero andare a nascondersi.
venerdì 5 ottobre 2007
L'Amalgama
Presi singolarmente, parliamoci chiaro guardandoci nelle palle degli occhi, sono un gruppo di fracassoni mica male.
Si salva solo il professor Roy Bittan, probabilmente, esimio multi-tastierista
Ma anche Garry Tallent non è un cattivo bassista.
E Danny Federici la zampata d’organo al punto giusto la sa piazzare.
Ma “Mighty” Weinberg è un batterista da oratorio.
E le chitarre.
Santiddio le chitarre.
Ce ne fosse una che non stona e capace di un assolo normotipo.
Niente. Miami Steve è un cialtrone, il Boss un rozzone, Nils Lofgren in realtà il più dotato ma si è amalgamato verso il basso anche lui.
E non parliamo dell’omaccione nero che fa simpatia e coreografia ma il Sax…..boh. Che d'è?
Insomma un discreto gruppo di dilettanti.
PERO’
Quando attaccano “one two three four!” parte la magìa.
E ti sciorinano un wall of sound mostruoso e, soprattutto, inimitabile.
Perché non c’è nessuna band al mondo che suona come la E-Street.
E’ questo il bello del rocchenroll.
Che non importa essere fighi o grandi artisti.
Quando c’è il “Magic” tutto il resto è fuffa.
Difatti e giustappunto così s’intitola l’ultimo lavoro del Boss che torna a collaborare con gli amiconi di sempre.
lunedì 1 ottobre 2007
Tom Petty - Into The Great Wide Open
Alzi la mano chi non ha mai pensato di dargli una carota, al nostro caro "fratel coniglietto" (chi si ricorda le vignette di cavezzali?).
Un grandissimo, di cui si possono assemblare almeno 3 agnul-cd pieni zeppi di roba di prima classe (che io modestamente lo ebbi.....).
Un lonesome rocker con il vizio della melodia, capace di creare ritornelli indimenticabili, come questo.
Curiosità per quelle-che-si-strappano-i-capelli-appena-lo-vedono: un giovanissimo Johnny Depp, probabilmente ancora poco "divo" è il protagonista di questo grande clip.
Che sa di America, di strada, di giovinezza, di aria e di spazi.
Buona visione.
giovedì 27 settembre 2007
ADESSO BASTA
Si stanno riunendo praticamente tutti e io non trovo nessun valido motivo per gioirne.
Si tratta perlopiù di bieche operazioni commerciali che al 99% dei casi (salvo solo i Police che mi dicono quasi più bravi di allora) si risolvono in penosi e tecnicamente modestissimi dejavu.
E allora che cacchio sei qui a parlarne, direte.
Perchè è ripreso il tormentone dei Queen.
Che dopo la contestatissima tourneè Queen + Paul Rodgers, pare usciranno con un disco di inediti da studio. Pare senza John Deacon. Pare anche, ma dopo i duetti di Nat King Cole con il resto del mondo sono pronto a tutto, senza Freddie Mercury.
E allora dico BASTA.
Capisco tutto.
I soldi, la noia, la voglia di uscire dalle tenute miliardarie per andare ancora un pò on the road a sfangare groupies e altro (vedi Sting "beccato" nel bordello di Amburgo).
I fatturati che calano impietosamente e la necessità di riempire le arene.
Capisco anche che purtroppo non ci sono più gruppi "planetari" che possano riempire la scena. U2 e REM forse sono stati gli ultimi dinosauri. Ma dopo di loro, senza voler togliere alcun valore ad artisti comunque bravissimi, non si sono viste più greatest rock'n'roll bands in the world.
Tranne, forse, Ligabue.
Ed allora, caro Freddie (uno dei pochi artisti per la cui morte mi sono commosso), anche se puttanate ne hai fatte tante anche te (e Caballè....), dammi una mano a faje dì de no.
Prestame er Ponentino più malandrino che c'hai.
Freddie nun fa lo stupido stasera.
lunedì 24 settembre 2007
hunter and the hunted
Ho molte loro canzoni nel cuore, però rigorosamente fino a (compreso) "Sparkle in the rain".
Questa è una delle mie preferite perchè viene dopo l'era glaciale di Sister feelings call e cade nel momento di maggior stato di grazia del gruppo.
Che, per inciso, quando era al top, fu il più grande gruppo emerso dalla bolgia new wave.
Sì, perfino sopra gli U2.
Capigliature a parte, aggiungerei.
Da segnalare il delizioso assolo di synth che nel disco fu suonato da Herbie Hancock.
mercoledì 19 settembre 2007
Un chitarrista troppo bravo per stare lì
Uli Jon Roth è stato il secondo chitarrista degli Scorpions. Praticamente il primo visto che Michael Schenker si involò con gli UFO subito dopo il disco di esordio.
Uli Jon Roth aveva (ed ha anche oggi che gira il mondo da fricchettone fuori tempo) stile, classe e personalità.
Una devozione per la chitarra che deriva direttamente da Hendrix ma dove aggiunge un tocco molto mitteleuropeo (leggasi gusto per la melodia) e porta avanti la storia dello strumento senza esserne un caposcuola ma rimanendone un ottimo interprete.
Gli Scorpioni, pur nel loro momento migliore (prima dell'invasione pop-metal degli USA ai tempo di Blackout e co.) gli stavano stretti.
Difatti Matthias Jabs, che l'ha sostituito, pur dotato di dita veloci, non gli arriva alle ginocchia sul metro della personalità.
Un mio tributo a Uli Jon chitarrista dimenticato nel tempo e nello spazio, ma tanto tanto piacevole da sentire ancora.
venerdì 14 settembre 2007
Kasa bian, Kasa bian per piccina che tu sian.....
Anzi.
Temo sinceramente che non torneranno i grandi momenti di un certo Rock.
Ma bazzico anche il presente, con qualche piccola soddisfazione.
Niente di eclatante, per carità.
Ma ogni tanto trovo qualche motivo di interesse anche nei contemporanei.
Secondo il principio ETERNO che anche i grandissimi hanno fatto le loro migliori cose da giovani, non vedo perché questo principio non si debba applicare anche alle giovani band di oggi.
In questo periodo mi stanno simpatici i KASABIAN.
Perché non sono spocchiosi.
Perché buttano lì una miscela di brit pop di cui sono evidentissime le matrici (Stone Roses, Weller, Oasis) ma che risulta spontaneo e non scopiazzato alla Fornaciari.
Pezzi come Club Foot o SLF o Processed Beats sono perfettamente inseriti sia nella tradizione sia nel mondo d’oggi.
E hanno “groove”. Molto groove. Forse grazie ad un ottimo bass player di cui non so manco il nome.
Che li pone anche vicini al movimento new rave, pur rimanendo a mio avviso rock oriented.
Quindi niente di nuovo ma qualcosa di estremamente energico e piacevole che consiglio a tutti per darsi una bella rinfrescata.
Alla prossima.
lunedì 10 settembre 2007
Cose rassicuranti
Un ex metallaro, ex punkettaro, ex dark, ex_molte_ cose_pesanti come me lo sa meglio di chiunque.
Facile per un amante di Bob Dylan proclamarsi fan della Poesia.
Facile per chi ama i Beatles seguire l’onda del romanticismo.
Meno facile per quelli come me amare questo gruppo e soprattutto amare alla follia alcune delle loro canzoni, fra le più belle di sempre.
Questa “cosetta” (una via di mezzo tra un valzerino ed una ninna nanna) di meno di due minuti è un condensato di Bellezza e di Cuore senza paragoni.
La canzone esiste. E’ stata scritta cantata e suonata là da qualche parte, somewhere in England. Non me la sono sognata. E la mia immensa gratitudine al Moz e a Johnny per avermela data.
PLEASE PLEASE PLEASE LET ME GET WHAT I WANT
Good times for a change
So please please please Let me, let me, let me Let me get what I want This time
Haven't had a dream in a long time
So for once in my life
mercoledì 5 settembre 2007
Fatti più in là
venerdì 31 agosto 2007
Pubblicità.
Non so a chi può interessare ma ho aperto un nuovo blog tematico.
http://isolitidetti.splinder.com
Mi piacerebbe parlare di modi di dire, frasi fatte, proverbi e luoghi comuni.
Mi rendo conto che è un pò una sega mentale ma l'argomento mi piace, anche se non so neanche quanto tempo avrò da dedicarci visto che il Saloon resta aperto.
Ad ogni modo, per chi fosse interessato anche e soprattutto a contribuire, io ve l'ho detto.
Ciao a tutti
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martedì 28 agosto 2007
Il coraggio di dire NO
martedì 7 agosto 2007
Brutture e storture
giovedì 2 agosto 2007
Io, Milano e l'Enzino - 3
martedì 31 luglio 2007
Io, Milano e l'Enzino - 2
lunedì 23 luglio 2007
Dedicato a tutti quelli che.....ci stan provando...
martedì 17 luglio 2007
Questo non è un topic su Vasco Rossi
venerdì 13 luglio 2007
WWW.DEBASER.IT
E' un sito dove CHI VUOLE va e scrive una recensione su un disco che gli pare.
Io ci vado spesso, leggo e commento. Sono uno degli ottomila iscritti ma non ho mai (mea culpa) scritto recensioni.
Nel tempo si è "stratificato" un database di oltre 15.000 recensioni.
E', a quanto mi dicono, uno dei siti (o il primo sito) musicali più cliccati in Italia. Si parla di oltre diecimila visite giornaliere.
Mi hanno chiesto di partecipare alla scrittura degli editoriali, io dentro di me ho riso (sapete con quale disincanto parli di miusic.....) ma un pizzico di orgoglio è rimasto.
Oggi quindi ho scritto io l'editoriale e la cosa mi dà sinceramente soddisfazione.
Per chi ne avesse voglia (tanto è brevissimo): http://www.debaser.it/ (editoriale del 12/07 a nome mio).
martedì 10 luglio 2007
Separati alla nascita o furbata?
martedì 3 luglio 2007
MEA CULPA
Li reputavo sempre un gradino sotto ad Iron Maiden e Judas Priest, i capiscuola, ma anche non superiori a Saxon e Raven e Def Leppard ad esempio. Per prendere esempi di “filoni” diversi.
Ma da qualche anno ho dovuto recitare il “mea culpa”.
Perché il Signor Lemmy (Ian Kilminster) è un vero e proprio Caposcuola.
I suoi Motorhead (soprattutto nella selvaggia formazione originale, con "Fast" Clarke e “Animal” Taylor) sono stati l’anello di congiunzione tra punk ed hard rock.
I suoi Motorhead hanno gettato le basi per lo Speed e per il Thrash, molto più di altri o perlomeno in concomitanza (solo gli stratosferici Judas possono vantare un simile ruolo di generatori di subgeneri).
I suoi Motorhead (ancora oggi in pista!) sono stati il gruppo più trasversale dell’hard & heavy.
Ai concerti degli Iron oggi trovi ragazzini e nostalgici quarantenni.
Ai concerti dei Motorhead (segnalazione di Valerio) trovi dai bimbi ai nonni. Questi ultimi sono gli ex-fricchettoni che seguivano Lemmy ai tempi degli Hawkwind (gruppo di prog-hard-space-ma anche un po’ pop- rock piuttosto originale). I primi sono probabilmente i figli dei quarantenni o i nipoti dei nonni ma che cazzo ne so. Però ci sono.
I nasi e le bocche storte sono sempre stati miriadi.
Ma per chi ha sempre creduto nella “fisicità” del rock i Signori Motorhead saranno sempre degli idoli. Mi sono fatto un paio di viaggi con una loro doppia antologia e ancora mi fumano le orecchie.
Bomber, Overkill, Ace of Spades, Orgasmatron, I got mine.
Cinque pezzi immancabili in ogni compi del genere.
Killed by death: il video rock più simpatico di ogni tempo (assieme a I wanna rock dei Twisted Sister), quello dove Lemmy esce dalla tomba in sella ad una moto.
Long live Mr. Lemmy!
giovedì 21 giugno 2007
Amici per la pelle
Questa è quella dei 100 artisti più importanti di ogni tempo.
Non credo alle classifiche, sono fatte solo per far nascere dibattiti.
Ma l’ottima idea che ebbe al tempo Rolling Stone fu quella di far scrivere un piccolo testo di accompagnamento sull'artista in classifica ad un "collega" famoso.
Quello su David Bowie fu scritto da Lou Reed. Eccolo in integrale.
39) David Bowie
By Lou Reed
Posted Apr 15, 2004 12:00 AM
David Bowie's contribution to rock & roll has been wit and sophistication. He's smart, he's a true musician and he can really sing. He's got such a big range: I like the Ziggy Stardust voice, but he's got a lot of different voices. He's got his crooner voice, when he wants to. And he has a melodic sense that's well above anyone else in rock & roll. Most people could not sing some of his melodies. He can really go for a high note. Take "Satellite of Love," on my Transformer album: There's a part at the very end, where he goes all the way up. It's fabulous.
There had been androgyny in rock from Little Richard on up, but David put his own patina on it, to say the least. He thought hard about that Ziggy character; he'd been studying mime, and he didn't do it just for laughs. He was very aware of stagecraft. He made an entire show out of that character -- and then he left it behind. How smart can you get? Can you imagine if he had to keep doing Ziggy? I mean, if you listened to what critics and audiences say, you'd be playing four songs over and over again. David set himself up to do other characters, like the Thin White Duke. And his take on American soul music, on albums like Young Americans, was incredibly good; the original material he wrote was great.
I can't pick a favorite record. It depends on my mood -- any of the dance records; Ziggy Stardust; I always liked "Bewlay Brothers," that track on Hunky Dory. And the albums he did with Brian Eno, like Low and Heroes, are phenomenal. He's always changing, so you never get tired of what he's doing. And I mean all the way up to now: "The Loneliest Guy" on his latest album, Reality, is a great song. Yet another one.
We're still friends after all these years, amazingly enough. We go to the occasional art show and museum together, and I always like working with him. I really love what David does, so I'm happy that he's still doing it and that he's still interested. I saw him play here in New York on his last tour, and it was one of the greatest rock shows I've ever seen. At least as far as white people go. Seriously.
mercoledì 20 giugno 2007
MADE IN ITALY
Dopo la mafia e la ‘ndrangheta, la pizza, gli spaghetti, Renzo Arbore, l’alta moda, la pelletteria, il kiwi (vero, giuro che è vero), la Ferrari e la Lamborghini, Muccino e il nuovo cinema italiano d’autore (vabbè questa mi viene da ridere…), Raul Bova e Valeria Golino, i fiori, le scarpe, le cucine componibili, le statuette del presepe, gli aperitivi rossi, i cavalli da corsa, i “cervelli” in fuga, i gioielli e l’olio d’oliva un nuovo filone va ad arricchire i successi del MADE IN ITALY.
La Musica.
Da Rockol.it: Mercato discografico: Italia terzo esportatore mondiale
Il nostro Paese è il terzo esportatore di musica al mondo, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna: a rivelarlo è stato, oggi a Roma, Milos Budin, sottosegretario al Commercio Internazionale, durante l’incontro per la firma dell’accordo per la promozione della musica italiana all’estero.
Stai a vedere che ci tocca ringraziare Mino Reitano.
lunedì 18 giugno 2007
After the rain
Sapete pure che amo ancora meno le canzoni in dialetto, che trovo irritanti nel loro “ripiegarsi” provinciale che ne preclude la comprensione.
Sapete anche che parlanne ‘e Napule, il mio cuore è da sempre in mano a Edoardo, per la sua anarchia populista, per la sua infinita vena rock’n’roll, per la sua esplosiva vitalità.
Ma questa è una di quelle canzoni, porca troia, che quando partono ti fanno improvvisamente intenerire. Come non vorresti mai. Come non credevi che potesse succedere.
E la mente corre a lei, inutile negarlo.
A lei che è scivolata via come una lacrima nella pioggia.
Ma non era Blade Runner, era la vita.
Ovunque tu sia. Stai bene.
QUANNO CHIOVE
E te sento quanno scinne 'escale'
mercoledì 13 giugno 2007
It Takes Two Babe
E’ stata volutamente esclusa la coppia Page/Plant perché secondo loro l’intervento non saltuario di John Paul Jones come co-autore li avrebbe resi più un terzetto che una coppia. Non sono molto d’accordo in quanto il buon John Paul, grande bassista e egregio tastierista, agiva perlopiù in veste di arrangiatore. Comunque tant’è, RS ha sicuramente più prestigio di RockSaloon.
Chiaramente poi esistono fior di compositori che non sono presenti in quanto abituati a scrivere da soli o "nascosti" dietro/dentro il gruppo. Tutti sanno ad esempio che The Edge scrive gran parte delle musiche e Bono le liriche ma i credits parlano sempre di U2 al completo.
Oppure ci sono autori che in coppia con alcuni hanno fatto scintille (Bowie/Eno, penso) ma si è trattato di collaborazioni limitate nel tempo ad alcuni dischi.
Mi mancherebbero forse Dozier / Holland, all’appello. E fors'anche Perry /Tyler. E forse qualche posizione potrebbe essere rivista. Ma complessivamente penso ci si possa stare. Grande lista.
1. Lennon / McCartney
2. Jagger / Richards
3. Strummer /Jones
4. John / Taupin
5. Marr / Morrissey
6. Becker / Fagen
7. Garcia / Hunter
8. Waits / Brennan
9. David / Bacharach
10. Lieber / Stoller
martedì 5 giugno 2007
ROCK & BUSINESS
Sono on line ormai da qualche anno e la cosa che più conta, dopo mille battaglie, resta parlare di Musica, annessi & connessi.
Consentitemi qualche sconfinamento di campo verso gli altri media e/o situazioni che alla musica sono collegati.
Consentitemi di dare sfogo alle mie passioni musicali (eccheccacchio altrimenti che scrivo affà?) che ovviamente sarete padroni di contestare.
Consentitemi di mantenere le mie convinzioni, anche se mi dimostrerete il contrario.
Non consentitemi però mai di essere troppo serio, pedante, saccente, sparasentenze.
Nel caso succedesse vi autorizzo a spaccarmi i maroni.
OK allora, andiamo a incominciare. Inizio questa avventura recuperando in toto il mio vecchio nome (majortom per gli amici mT), su questa nuova piattaforma che mi auguro meno ondivaga della precedente e con un mio vecchio pallino, i cari vecchi ragazzi di Pasadena.
Cosa vi dice la parola CABO WABO?
A. Gli amici più rockettari diranno “uno degli ultimi grandi pezzi dei Van Halen"(vedi video 2 e 3 nella colonna a sinistra), tratto dall’album multiplatino OU812, nella formazione con Sammy Hagar alla voce.
B. Gli amici più etilici invece vi diranno “una Tequila costosissima”
C. Direte invece voi non-allineati “un banale caso di omonimia”.
Il buon Sammy, che cantava Cabo Wabo nel 1988, ha pensato bene nel 1996 di fondare un’azienda produttrice di tequila. Ce lo vedo impegnato nel deserto accanto ai cactus a pensare “è mò che nome je metto, a ‘sta techila?”
Il bello è che quello che sembrava un giochino .."aò, me metto a distillà ‘n po’ de techila pe’ li regazzì"... gli è poi scoppiato in mano. In soli dieci anni la Tequila Cabo Wabo, un prodotto superpremium fatto con metodi tradizionali e con la mitica agave blu, ha raggiunto 80 milioni di € di fatturato annui.
Ed è di pochi giorni fa la notizia che l’80% dell’azienda è appena stata ceduta al gruppo Campari per la somma di 60 milioni di €. Anche se il buon Sammy resterà al suo posto e continuerà a occuparsi delle strategie di marketing.
Aò. Ce semo comprati ’n pezzo de’ Van Halen! Anzi de’ Van Hagar!
PS E non è tutto. Esistono anche il locale Cabo Wabo cantina (video 1, proprietà di Eddie) ed un Cabo Wabo rock contest (video 4, con un delizioso e very californiano commercial dove presenzia tutta la band).