sabato 23 ottobre 2010

Sandinista ha 30 anni (e io porcaloca svariati di più)

L'amico Gianni mi ha ricordato col suo bel post che ricorre il trentennale di uno dei dischi che più rispetto in assoluto: SANDINISTA dei Clash.
Che per me sta accanto a Blonde on Blonde e Exile on Main Street, per dire, come importanza nella storia della musica.
Lungi da me tediare chi conosce a menadito i Clash e anche chi invece non se li è mai filati, ma consentitemi di dirne due o tre che mi stanno sulla punta della lingua.
In quel triplo (!) album i Clash stesero la partitura di "n" album di "n" artisti degli anni a venire. Alcuni più sinceri altri meno (vero Manu? Ciao!!!!!), presero vagonate di spunti da quei tre magici padelloni pieni di qualsiasi cosa la musica moderna avesse partorito dalla sua nascita al 1980. Come il già enorme London Calling era stato una summa della musica rock, così Sandinista fu una summa summa della musica intercontinentale. Dai riferimenti al jazz passando per il rockabilly il pop il rock steady il reggae il dub il punk la disco e chi più ne ha più ne metta i Clash variopinsero il mondo musicale come non si era mai visto fare prima da nisciuno.
Il tutto condito dallo spessore culturale e sociale della band, forse il più grande esempio di tutti i tempi di gruppo musicale "impegnato" in modo disinteressato e non piacione (fischiano varie orecchie ora).
Come ho scritto da Gianni ogni volta che ascolti Sandinista cambia la lista dei tuoi preferiti.
Stasera mi piace ricordarlo con uno dei pezzi meno diversi e più legati anche al passato della band pre-Sandinista (tanto che a volte mi chiedo se non fosse un pezzo di London Calling che non ci entrava).
Però a me piace oh.
SOMEBODY GOT MURDERED è una delle canzoni che pendono di più sulle spalle dell'anima pop del gruppo, il sempre sottovalutato Mick Jones che l'unica colpa che ha è non essere schiattato. Che Joe mi perdoni ma per me i Clash restano e resteranno sempre fifty/fifty.
Lacrimuccia.
Via.
Halleluja!





The Clash -Somebody Got Murdered

32 commenti:

Lucien ha detto...

Disco grandioso: trent'anni portati alla grande.
Unico grande rammarico non aver potuto essere a Firenze quella sera. La mia copilota c'era.

Maurizio Pratelli ha detto...

Come ho scritto anche dai Gianni, lui (il disco)è ancora giovane :-)

DiamondDog ha detto...

@lucien
io quella sera a Firenze c'ero e non lo scorderò mai. Mi hai dato un'idea per un post, descriverò nei dettagli l'inizio del concerto.
@maurizio
verissimo, quel disco è un mistero, sembra scritto e inciso ieri.

stanlaurel ha detto...

sigh

Resto In Ascolto ha detto...

Un giorno accenderemo un bel falò, ci siederemo noi tutti blogger's intorno e ce le racconteremo tutte.
Che dici Allelimo lo invitiamo? eh eh eh ... Ma certo, altrimenti ci addormenteremmo.
cari saluti.
gianni

Lucien ha detto...

@ Resto in Ascolto:
Buona idea!

Diamond, se ti ricordi sarei curioso, perché la mia lei ha dei ricordi piuttosto annebbiati...

Totonno58 ha detto...

Grande invidia allora, DD..io manco lo sapevo all'epoca(ero rimasto ai Genesis ed agli Yes)!Seppi dei Nostri per la prima volta proprio al tempo dell'uscita di Sandinista, sfogliando un numero di Stereoplay in uno studio medico...andai a chiedere qualcosa al mio fratello minore, tuo coetaneo..il quale mi promise un ascolto di questo straordinario capolavoro in tempi brevissimi...RIMASI FOLGORATO!!Due brani che mi porto nel cuore:Charlie don't surf e Version city!

Lucy ha detto...

A Firenze non c'ero, avevo 11 anni e la mia famiglia non mi lasciò andare (sic!).
Adoro i Clash, sono il MIO gruppo, quello con cui sono cresciuta, che porto nel cuore, che ascolto nei momenti più fragili, perchè la carica che mi danno loro, non riesce a darmela nessuno. Le mie ancore di salvezza.
The only Band that matters

Nb: aspetto il tuo post di quella speciale serata fiorentina

Cannibal Kid ha detto...

in effetti è uno degli album che più hanno influenzato la musica a venire

applausi

allelimo ha detto...
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porillo ha detto...

Sandinista l'ho conosciuto dopo Combat Rock, e per diverso tempo l'ho identificato con "The Magnificent Seven", uno dei piu' bei pezzi disco di sempre. Solo dopo anni ho scoperto la magnificenza di questa Opera ( con la "O" maiuscola perche' di un insieme si tratta) che come hai ben detto, rappresentava la summa della musica all over the world (lacrimuccia)

Leandro Giovannini ha detto...

lo comprai all'epoca in audiocassetta, troppi ricordi, tanto ascoltato allora, quanto andato nel dimenticatoio adesso. se avessero sfornato un album singolo, sarebbe stato al livello di London Calling.

DiamondDog ha detto...

Vedo che ognuno ha un suo personalissimo rapporto d'amore con i Clash, ed è giusto che sia così.
E' la prova che hanno agito in grande.
Nessun album (neanche il tanto vituperato Give'em enough rope) è da scartare.
Nessun brano è da sorvolare.
Stasera chiudo bottega con "Death is a star", un altro dei miei pezzi guida.
Buonanotte e grazie dei contributi.

Anonimo ha detto...

e vabé, che te lo dico a fare. anche per me sta la, dove dici tu. in piu, avrei scelto lo stesso pezzo.
FW

l'illuminato ha detto...

mammia mia che robaccia "rossa"!
béeeeeeee, che becerume!

Anonimo ha detto...

prova

Anonimo ha detto...

A Firenze c'ero anch'io nell'81. Devo avere pure un bootleg inascoltabile della serata da qualche parte!
Popsylon

brazzz ha detto...

una serata coi falò quando volete..comunque anche per me meglio london calling..

DiamondDog ha detto...

Scusate ma non capisco perchè di debbano mettere in competizione due dei massimi capolavori della musica rock.
Son dischi differenti, nati in modo diverso e con diverse ampiezze di vedute.
Fanno parte di un percorso artistico di crescita e necessariamente per arrivare a Sandinista si doveva passare da London Calling.
Poi si può disquisire sulla forse eccessiva lunghezza di S, sul maggior impatto rock di LC, su tante cose.
Io però se dovessi dire a un neofita quale scegliere gli direi che non può fare a meno di nessuno dei due....
Io la vedo così per chiunque sarebbe come dire che Sticky Fingers è meglio di Exile....

brazzz ha detto...

diamond
sisi certo,da avere entrambi..volevo solo dire che se devo scegliere quale ascoltare stasera,scelgo london calling..

allelimo ha detto...
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DiamondDog ha detto...

Combat Rock è un punto di arrivo, ci sono dentor i Clash primordiali come quelli eterei e pieni di dub emersi negli anni della loro carriera....come puoi capire un'artista dall'album in cui riassume tutto il suo percorso?
Sarebbe come dire capire Bowie da Scary Monsters che riassume le varie epoche.
Per un orecchio esperto potrebbe anche andare per un orecchio meno aduso assolutamente no.
E comunque i gusti li rispetto ci mancherebbe.
E' che certi dischi sono più spartiacque di altri a prescindere dai gusti.
Io per esempio amo il primo dei Clash visceralmente ma non ha la stessa importanza di London Calling o Sandinista.

allelimo ha detto...
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brazzz ha detto...

sì,mi pare che sostanzialmente diciate la stessa cosa..e l'esempio di bowie è assolutamente perfetto..

DiamondDog ha detto...

ok bon, l'accendiamo!

Valerio ha detto...

io volevo solo spezzare uno stuzzicadenti in favore di Manu Chao ricordandovi che prima di diventare Manu Chao era parte di un'onorata combriccola nota ai piu' come Mano Negra.
Che facevano cose egregie e che lui si e' riadattato al suo gusto piu' poppero.

Quanto a Sandinista gran bell'album ma non nel mio empireo

Totonno ha detto...

Sono d'accordo su Manu Chao(che ho anche avuto il piacere di conoscere...)...poi una domanda dritta dritta per il master: io non amo molto la triade berlinese del duca ma, aldilà delle vibrazioni-pruriti e quant'altro che sono del tutto soggettive...siamo così sicuri che Heroes sia stato più importante di Ziggy Stardust?!?

DiamondDog ha detto...

"siamo così sicuri che Heroes sia stato più importante di Ziggy Stardust?!?"

Se parliamo di "indicare una direzione" Heroes (l'album) guidava verso la new wave più cupa e introversa. Non fondava ma indicava. Tanti seguirono l'indicazione, dai primi Simple Minds ai Joy Division...In questo senso Ziggy non preannunciava niente ma chiudeva alla grande e col botto un'epoca (il glam). Non era il Bowie "premonitore" ma il Bowie che faceva le cose meglio di tutti.
Fermo restando che the rise and fall ecc. è uno dei dieci dischi più perfetti di sempre mentre heroes qualche sbavatura ce l'ha.

allelimo ha detto...
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brazzz ha detto...

diciamo che ziggy chgiude una fase,mentre l'altro,insieme a low,ne mostra una nuova..va da sè che a parer mio,proprio x questo motivo,la trilogia è infinitamente più significativa..

sassicaia molotov ha detto...

Bello Sandinista. A Firenze c'ero.
Sandinista mi piaceva, lo ascoltavo rapito scoprendo sempre qualcosa di nuovo ad ogni ascolto però alla fine mi rimaneva sospesa la solita sbroccata:
MA ALMENO UN PEZZO CON UNA CHITARRA DISTORTA COME SI DEVE CE LA POTEVANO PURE METTERE CAZZAROLA!

Meglio il primo. Oh.

gattasorniona ha detto...

OT futilissimo: ma che bello questo template, che bei colori... Oggi son sensibile ai colori e al profumo dei fiori!