sabato 26 febbraio 2011

LOW overall

Amici che (Antonio in primis, ma anche Valerio) mi hanno fatto scoprire quel che resta della Musica.
C'è un hype pazzesco per il nuovo disco dei LOW di Alan Sparhawk in uscita ad Aprile.
Io spero che si ripetano ai livelli del passato, mi basterebbe questo non chiedo ulteriori salti di qualità.
Sono un gruppo che, se hai un pò di anima, te la scarnifica e te la riporta all'essenziale. Te la restituisce ripulita e pronta per soffrire daccapo. Ma senza pregiudizi e con il cuore aperto.
Sono un gruppo toccasana che fa bene a chi li ascolta.
Sono IL gruppo guida di questo scorcio di millennio, avanti a tutti.
Mentre il mondo dei blogger si affanna a tessere le lodi del nuovo disco di Thom Yorke (perchè The King of Limbs è un suo disco, non del gruppo, interessante quanto contraddittorio) io mi acquatto nell'ombra in attesa del nuovo lavoro dei LOW.
Ne riparleremo, have a nice night.


Low - Monkey

mercoledì 23 febbraio 2011

Songs you never get tired OF: Mazzy Star Fade Into You



Della serie "le canzoni che non ti stancheresti mai di ascoltare".
Ci metto anche (tra le tante) questa ninna di Hope Sandoval featuring gli ex-Opal, ovvero MAZZY STAR.
Una band che ha durato troppo troppo poco. Veramente.
Lei è così eterea eppure così sensuale, loro uno dei pochi gruppi che nel corso degli ultimi 20 anni abbiano saputo offrire un pop (dai su, smettiamola con questa storia dello slow core.....gli è pop gli è) di altissimo livello. Messo su un piatto d'argento assieme ad un pezzettino di core...ehm di cuore.
Per scaldarci nelle notti d'inverno, per scaldarci quando abbiamo bisogno.
Let's go with karaoke allora. Anche il testo ne vale. See you later (alligators).

FADE INTO YOU
I want to hold the hand inside you
I want to take a breath thats true
I look to you and I see nothing
I look to you to see the truth
You live your life
You go in shadows
Youll come apart and youll go black
Some kind of night into your darkness
Colors your eyes with whats not there.


Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think its strange you never knew


A strangers light comes on slowly
A strangers heart without a home
You put your hands into your head
And then smiles cover your heart


Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think its strange you never knew


Fade into you
Strange you never knew
Fade into you
I think its strange you never knew
I think its strange you never knew

venerdì 18 febbraio 2011

Melvins vs Dinosaur jr

Facciamo il gioco delle cover.
Una canzone (ingiustamente) non troppo conosciuta reinterpretata a modo loro da due gruppi di ottima caratura.
Secondo voi chi vince?
(come la penso io ve lo dico dopo)

Questi sono i MELVINS


E questi i DINOSAUR JR di J Mascis






martedì 15 febbraio 2011

Cuomo (Rivers non Mario)

Rivers Cuomo è il perfetto nerd.
Con i suoi Weezer probabilmente rappresenta la band di alternative-rock più positiva, poche depressioni e molta ingenua semplicità. Il compagno di classe che tutti abbiamo avuto a cui tutti abbiamo voluto bene e che non abbiamo più visto quando siamo andati via di casa. Che noi siamo andati via in cerca di guai ma lui è ancora lì nei vecchi posti e ha messo su qualche chilo aprendo un negozio di alimentari o un bar.
Si parla di canzoni come Buddy Holly e Island in the sun, oh, cose che ti fanno stare bene anche se ti senti un pò messo male con le gomme sgonfie.
E' pop purissimo anche se ogni tanto travestito con qualche chitarrona o con qualche ammiccamento indie.
Rivers Cuomo ha la faccia da sfigato, i suoi Weezer se sono diventati qualcosa non lo devono certamente al look o al fatto di piacere alle ragazzine, è perchè hanno fatto breccia. Senza se e senza ma.
Dal controversissimo album "Make Believe" del 2005 che molta critica tirò giù con la trebbiatrice, vi passo una felice versione un pò indurita di "Perfect Situation" (che vedeva come protagonista del video promozionale la carinissima attrice Elisha Cuthbert e loro senza una "r", per chi se lo ricorda).
Un'altra della canzoni positive che ogni tanto, anche se non sempre, mi fanno amare questo gruppo di ragazzi figli degli anni '90.


Weezer - Perfect Situation

mercoledì 9 febbraio 2011

MUSICOTERAPIA 1.0

Prendete una mattina milanese di merda con tanto di smog e tanto di traffico ad avvelenarti la giornata mentre in ufficio ti aspettano al varco con le pistole spianate tipo mezzogiorno di fuoco e te che hai voglia di mandare tutto affanculo senza neanche passare dal via.
Prendete una canzone vetusta e impolverata cha fa parte del vostro passato (e conoscendomi non dovrebbe essere difficile....) ma che non ascoltate quasi mai più per posizionamento d'ascolto predefinito che per reale non-necessità.

Mettetela nel lettore CD dell'auto mentre vi avvinghiate al volante con la tipica espressività di Michael Douglas in Un Giorno di Ordinaria Follia (ci siete vicini, oh se ci siete vicini).

Urlatela a squarciagola insieme al cantante (uno dei più bravi del genere) e cantate anche stupidamente e bovinamente  le note degli assoli (prima quello di destra poi quello di sinistra, lo schema è la coppia di axemen complementari che si scambiano i ruoli a seconda delle esigenze, tipico di certo hard inglese della seconda metà dei seventies-primi anni degli eighties) senza dimenticare di sottolineare con mosse tipiche di air-guitar i fondamentali passaggi di raccordo del basso (anche qua uno dei migliori che mai abbiano calcato le scene del rock duro).

Compiacetevi sia della vostra memoria musicale sia del fatto che la struttura compositiva della maggior parte delle canzoni del gruppo in questione, vuoi per formazione culturale vuoi per vocazione, si possa in qualche modo assimilare a certe strutture della musica classica sinfonica. Non vuol dire un cazzo ma compiacetevi lo stesso per il paragone che eleva nel vostro immaginario ciò che stavate ascoltando.

Pensate anche, a corollario del tutto e senza alcun valore aggiunto, che hanno fatto bene a cambiare il batterista dopo 3 album, correva troppo quel tizio lì anche se aveva dell'energia mica da ridere ma mandava fuori tempo tutti gli altri.
Arrivate al lavoro e posteggiate un filo esausti, scaricati, con le spalle e la struttura muscolare meno rigide di quando siete partiti, scendete dall'auto più leggeri e con meno nubi in testa, camminante per alcuni metri con piglio deciso da headbanger ed entrate canticchiando.........



SIX SIX SIX


THE NUMBER OF THE BEAST


SACRIFICE


IS GOING ON TONIGHT!!!!!


lunedì 7 febbraio 2011

THE BREEDERS - Cannonball

Da un side project della mitica bassista dei PIXIES, la bella e brava Kim Deal, nacquero i BREEDERS.
In cui Kim ebbe la eccellente idea di reclutare l'ancor più avvenente sorellina Kelley Deal, un altro paio di donzelle e un paio di maschi a completare la banda.
A me i Breeders piacquero e piacciono (a fasi alterne sono ancora in pista) oltre che per il belvedere anche e soprattutto per la proposta musicale che si pone laddove finiscono i Pixies e cominciano i Nirvana, praticamente in un loop senza fine tipo è nato prima l'uovo o la gallina.
CANNONBALL è la signature song dei Breeders, una delle migliori indie song di sempre.
Con quel giro ipnotico di basso "rubacchiato" a Les Claypool, quel riff semplice ma memorabile e quella (consentitemi, consueta) esplosione di energia nel ritornello che ormai è un sample di un'intera epoca.
Donne coi controcazzi, che diamine. Non so se avremo più robe così a suonare la carica.
We want a new deal!


Cannonball - The Breeders

martedì 1 febbraio 2011

The Decemberists "This Is Why We Fight" Live on SiriusXM



Non sono (finora) mai stato un particolare fan dei DECEMBERISTS.
Ma l'ultimo lavoro, peraltro un pò criticato dai fan duri&puri della prima ora, mi sta convincendo a diventarlo.
In un'epoca in cui l'estetica conta ancora molto, pur lontani dagli eccessi di look dei decenni che hanno chiuso il secolo, i ragazzi di Portland appaiono gli antidivi per eccellenza.
Ancor più della genia del "new folk" o della schiera dei "nuovi suoni da brooklyn" che, per quanto low profile, mantengono una loro iconografia ben riconoscibile; i Decemberists sembrano impiegati del catasto vestiti all'upim.
Ma zitti zitti e bassi bassi sono andati al numero uno su Billboard, tanto per gradire, rendendo il loro lavoro un pò più masticabile per le masse ma senza sputtanarsi più di tanto.
E, per me, questa canzone è veramente veramente bella.

PS il primo che dice che ricordano i REM è un sacripante (ma insomma c'ha anche un pò di ragione eh). Ma in fondo, che c'è di male?