martedì 31 maggio 2011

CARO EMERALD (che non è l'inizio di una lettera...)

Caroline Esmeralda van der Leeuw (in arte CARO EMERALD) è una cantante olandese, che viene dal jazz.
Pochissimi la conoscono eppure moltissimi hanno già ascoltato le sue cose.
Il suo album di debutto “Deleted Scenes from the Cutting Room Floor” si è rivelato infatti una vera e propria miniera per i creativi pubblicitari, che oggi possono a pieno titolo vantarsi sia di essere dei talent scout, sia degli hit makers sia dei formidabili veicoli promozionali per la musica.
Ovvio che deve trattarsi di roba facile, da inserire in spottoni ad alta pressione (si chiamano Grp's, le unità di misura che ti fanno capire quanto passa uno spot), di quelli che ti bombardano e ti rompono i maroni per mesi.
Però mentre il brand pubblicizzato alla fine ti va sui corbelli, spesso il jingle (che poi vero e proprio jingle non è, ma un vero soundtrack) viaggia come un missile on air e in classifica.
Ecco tutto questo per dire cosa.
Che CARO EMERALD, deliziosa olandesina (anzi, olandesona, ma comunque assai gradevole all'aspetto) ha piazzato due colpi da 90 nell’ultimo anno, riuscendo a far conoscere la propria musica un po’ ovunque nella penisola.
Pezzi pop leggeri, con venature di retrò che danno un tocco caratteristico e senza tempo, cantati e suonati bene. Acqua fresca. Con tutti i valori dell’acqua fresca. Che quando ne hai bisogno è meglio dell’oro, quando non serve è niente.
Vi starete ovviamente chiedendo quali sono i pezzi.
Back it up  e A night like this sono i titoli delle canzoni, ma vi diranno poco. Allora facciamo così.
Io vi mando i video delle canzoni, voi indovinate quale marca hanno pubblicizzato e il cerchio si chiude. OK?
Alla prox.

28 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

caro diamond
questa qua non me piace per niente
*__*

DiamondDog ha detto...

ma non avevo chiesto questo
:-)
Il post parla di utilizzo di motivetti dal facile refrain nella pubblicità, di nuovi meccanismi promozionali, di musica europea che viaggia in parallelo a quella anglosassone, di tante cose insieme che stanno (in parte) modificando il business musicale.
Poi figuriamoci, fa comunque piacere il tuo parere ma mi piacerebbe parlare di altri temi..

M&C ha detto...

A Night Like This è il jingle della pubblicità del Martini. L'altro brano non lo so: magari faccio un giro in rete per scoprirlo...
;)

mEc ha detto...

l'altra canzone invece accompagna lo spot di Aldo Giovanni e Giacomo per una compagnia telefonica mobile (wind, mi sembra...).
Effettivamente, condivido il tuo pensiero a proposito dei creativi pubblicitari che si trasformano in "talent scout": gli spot pubblicitari oggi fanno da traino a canzoni di semi-sconosciuti. I creativi risparmiano tantissimo sui diritti (che costerebbero di più nel caso volessero associare un brano ultra famoso ad uno spot) e pezzi sconosciuti possono trasformarsi loro stessi in nuovi "trend" da seguire, grazie soprattutto a quell'"internazionalizzazione" dei cliché del pop che si adattano un po' ai gusti di chiunque.

DiamondDog ha detto...

Ehilà, bentornata!
E complimenti per aver scoperto subito gli spot. Non era difficilissimo eh...:-)
Comunque vedo che hai "preso il punto", ci sono esempi eclatanti di meccanismi del genere a partire da James Blunt che quando fu lanciato con lo spottone era un esordiente!
Al punto che artisti famosi chiedono di entrare come soundtrack per lo spottone per far pubblicità al disco in uscita (e anche in questo caso, partendo la richiesta dalla casa discografica) i pubblicitari risparmiano.
E pensare che una volta si andava a cercare col lanternino il pezzo giusto per fare da accompagnamento allo storyboard.....

Euterpe ha detto...

C'è anche il nuovo singolo di caro che s'intitola Stuck e se non l'hanno ancora usato lo useranno tra breve.

Cannibal Kid ha detto...

ahaha, era giusto per mettere in chiaro che la trovo odiosa! :)
diciamo che secondo me ci sono tipi diversi di pubblicità, un po' come film o musica.
ci sono i jingle per gli spot scemi come quelli telefonici, e poi ci sono anche quelli di qualità in cui si sente musica anche migliore della media radiofonica italiana. i pubblicitari a volte dimostrano parecchio buon gusto nelle scelte. poi vabbè gli spot che bombardano di più spesso sono insopportabili...

DiamondDog ha detto...

...comunque trovo odioso l'utilizzo delle musiche più alternative/fighette per le colonne sonore dei serial tv.
Ormai non ne puoi più guardare uno in pace senza che partano i Low o i National.....che per inciso mi piacciono assai.
E' che non sopporto che si tenda a dare un tocco di fighettitudine al serial mettendoci un pezzo non troppo commerciale.

popsylon ha detto...

L'olandesina mi piace come tipa :-) e come musica.
Purtroppo associandoli agli spot i pezzi involontariamente qualcosa scardinano.
Sono di bocca buona.

Leandro Giovannini ha detto...

Rimpiango i jingle originali creati da quel "mostro" di Franco Godi. Lo conoscete?
Secondo me, le canzoni come queste andrebbero di fatto inserite in un nuovo genere, che so "jingle-pop" ?
E forse sono costruite apposta dal principio.

DiamondDog ha detto...

"E forse sono costruite apposta dal principio."
Interessantissimo spunto.
L'ho sempre (parzialmente) pensato di Moby (la sua "Porcelain" è inserita in spot, sigle, programmi TV, ecc. forse fa più soldi così che vendendo i cd).
Oppure della famosa "Mad about you" degli Hooverphonic, belgi. Anch'essa portata al successo dalla presenza in un noto spottone. Poi meteore.
Vedendo certe produzioni in effetti viene il dubbio.

DiamondDog ha detto...

Godi lo conosco di nome, comunque oggi forse costa meno prendere i diritti di un "pezzullo" (che poi magari arriva al successo di conseguenza) che pagare un compositore di jingle (un altro celeberrimo è Patrizio Fariselli, ex-Area).

Cips-ciaps ha detto...

Direi che non c'è bisogno di un nuovo genere, musica come questa appartiene già al (diffusissimo) genere "musica brutta".
Invece il discorso su fighettitudine delle colonne sonore dei serial e musica non troppo commerciale è al di là delle mie limitate capacità mentali: cosa vuole dire, non ci arrivo.

DiamondDog ha detto...

Vuol dire che spesso nelle serie TV di livello medio-basso (chessò tipo grey's anatomy, per capirsi) passano brani musicali reputati degni di un pubblico di nicchia selezionato (ho citato i Low, per capirsi).
Non è necessario, comunque, arrivarci, si fa per parlare e dire minchiate non ci sono pretese di verità assoluta su questo blog.

Maurizio Pratelli ha detto...

non è un granchè, in tutti i sensi :-)

Maurizio Pratelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Cips-ciaps ha detto...

Ah beh (sì beh) se non è necessario arrivarci mi rilasso... perchè anche dell'ultima spiegazione, cioè serie tv medio-basse, immagino dal punto di vista della qualità o del pubblico cui si rivolgono (target, toh, che un po' di marketing l'ho studiato anch'io) che passano brani di nicchia per un pubblico selezionato che, a logica, non dovrebbe guardare le suddette serie tv medio-basse, continua a sfuggirmi la logica (sindrome di tafazzi da parte dei produttori delle serie tv

DiamondDog ha detto...

..e invece secondo me la logica è (vale anche per tutta la saga Twilight): utilizzo una colonna sonora con brani fighi/indie e tiro su il posizionamento del serial tv (o del film) e contemporaneamente chi mi guarda pensa "ma guarda che figo sto programma che musica ganza mandano mica la robaccia da classifica".
Sono stato un pò grezzo nello spiegarmi ma più o meno intendevo questo.

Cips-ciaps ha detto...

La tua logica è strana: sembri soffrire di una strana forma di razzismo musicale rovesciato, per cui dai valore culturale a musiche nate senza nessuna altra intenzione di essere prodotto vendibile, e neghi ogni valore aggiunto a musiche che cercano di anteporre tali valori alla pura commercializzazione del prodotto-disco.
Giudichi positivamente l'uso di musichette orecchiabili per vendere un liquore e negativamente l'uso di musiche più "difficili" (passami la definizione sintetica, se no ci vogliono cento righe solo qui) per vendere un telefilm?
In tutto questo ragionamento sembra di cogliere una specie di risentimento verso la musica che cerca di essere qualcosa di più (o di diverso) dalla robaccia da classifica, come se dovesse scontare un tremendo peccato originale: cercare di essere qualcosa di diverso da ciò che piace alla massa. Boh.

SigurRos82 ha detto...

allelimo, davvero non capisco: perchè da Lucien ti firmi col tuo nickname 'storico', e qui invece no? O_o

Cips-ciaps ha detto...

Caro SigurRos82, non so chi sia Allelimo nè perchè tu pensi che io sia lui, ma il mio nick è Cips-ciaps, proprio come il tuo è SigurRos e quello del padrone di casa è DiamondDog: mi sfugge completamente il senso del tuo commento.

DiamondDog ha detto...

Cips, potrei eleggerti mio analista personale se solo credessi nella psicanalisi.
Ma per definire la questione anche per chi legge e potrebbe essere frastornato dalle tue parole che (a questo punto penso volutamente) fuorviano ciò che dico, non c'entra il giudizio verso la musica.
Il mio commento (eppure l'italiano lo sapevo bene, si vede che me ne sono scordato e non riesco a spiegarmi) era relativo all'UTILIZZO CHE SI FA DELLA MUSICA.
Io adoro i Low, basta andare a rileggere i miei post. E proprio per questo mi da fastidio vederli utilizzati a sproposito in certi prodotti televisivi di serie B per tentare di dare a questi prodotti maggiore dignità.
Ecco magari il mio presunto "razzismo culturale" c'è. Ma non è diretto verso la musica bensì verso certi prodotti televisivi.

Cips-ciaps ha detto...

Sulla tua conoscenza dell'italiano avrei "un po' di riserve", ma qui ti sei spiegato finalmente bene: giuro che avevo capito il contrario (chissa poi perchè, secondo te, volutamente?) e che il tuo biasimo fosse rivolto alla musica e non alle serie televisive.
Però avevo premesso un paio di volte che facevo fatica ad arrivarci :-)

Leandro Giovannini ha detto...

Da me cips-ciaps si presenta come cippalippa.

Cips-ciaps ha detto...

Eh? Prima ero Allelimo, adesso cippalipa?
Qui ci sta bene una citazione dai CCCP:

E voi cosa volete?
Di che cosa vi fate?
Dov'è la vostra pena?
Qual'è il vostro problema?

cippalippa ha detto...

"Qual è", naturalmente, senza apostrofo: vatti a fidare del taglia-incolla dai testi trovati sul web...

SigurRos82 ha detto...

Don't feed the troll, è il mio consiglio, qualunque sia il tuo nick-name/identità.

Leandro Giovannini ha detto...

cips-ciaps e cippalippa, si faccia una domanda e si dia una risposta.
'sti troll...