domenica 10 luglio 2011

The Dukes of Stratosphear-The Mole from the Ministry


Personalmente trovo gli XTC uno dei massimi gruppi di sempre, chi mi segue conosce già la mia devozione verso di loro.
Ma oggi non voglio parlare di loro bensì dei loro alter-ego.
THE DUKES OF STRATOSPHEAR a ben guardare sono una specie di valvola di sfogo, in cui Partridge e Moulding (ma anche Gregory è un membro a tutti gli effetti via) hanno sempre riversato le loro ubbie psichedeliche, i loro liquidi amniotici, le loro aspirazioni; che però suonano terribilmente "sixties", per un gruppo che ha sfondato nel nervosismo del post punk e che ha raggiunto le vette principali nel corso degli anni '80 con un pop sempre più cesellato ai limiti della perfezione.
Considerando i Beatles non di questo mondo, sono gli XTC la migliore pop band di sempre.
E come poter immergersi in atmosfere lisergiche e deformate con questo marchio cucito addosso?
Semplice. Cambiando nome, brand, posizionamento.
I dischi dei Dukes non sono divertissement, sono semplicemente quello che gli XTC sarebbero stati se fossero vissuti artisticamente negli anni '60.
Bello eh, come concetto? Una finzione vera.
Rifai te stesso come se avessi vissuto in un'altra epoca, come se Making plans for Nigel e Helicopter non avessero dato la stura ad una delle avventure musicali più belle di tutti i tempi.
Spero che chi non conosceva questo lato dei ragazzi di Swindon possa apprezzarne l'intento e le sfumature, veramente pregevoli.
Alla prossima.

20 commenti:

Euterpe ha detto...

molto magical mistery tour

DiamondDog ha detto...

:-)

Totonno58 ha detto...

Bravissimo, immaginavo che un giorno li avresti postati o linkati, che dir si voglia...)!

brazzz ha detto...

venerazione assoluta x i fab three,fin dal primo album.quando ancora barry andrews era ben presente...poi sono diventati,in effetti, il miglior gruppo pop di ogni tempo..beatles inclusi,mi vien da dire..i duchi eran effettivamente quel che hai scritto tu..ora ,spero solo che andy a colin facciano pace..

Leandro Giovannini ha detto...

ecco il pop al suo meglio, sia in questa versione che nella "classica". I "duchi" uscirono nel periodo del trip paisley underground, il revival psichedelico americano degli anni '80, tanto che mi sembrarono una presa in giro di quel movimento, come a dire: "adesso vi facciamo vedere noi come si suonava nei sixties".

DiamondDog ha detto...

Ecco più o meno vedo che avete colto il senso, al di là dei gusti personali.
A me piace molto la concettualità dell'operazione e la estenderei anche ad altri settori.
Ad esempio se gli Iron Maiden avessero fatto un gruppo parallelo che faceva hard rock tipo quello di fine 60/inizio 70 oppure se i Cure avessero fatto un altro gruppo che faceva dischi glam rock....insomma degli Zelig.

brazzz ha detto...

già i cure..invece ciccio smith,come scrisse giustamente Alle, dopo i primi 2 album(capolavori assoluti),creò una cover band che simpaticamente chiamò THE CURE..che peccato..tornando ai duchi, trovai meravigliosa l'operazione..si integrava perfettamente con il lavoro dei fab 3..totale complementarità...

Musicheculture ha detto...

...rifai te stesso come se avessi vissuto in un'altra epoca ma facendo una citazione parodistica dei Beatles...
Bellissimo! Non me lo ricordavo!!

Musicheculture ha detto...

p.s. scusa per la moderazione nel mio blog (ti ho risp anche di là) è che wordpress l'ha messa di default e anche se la disattivo me la ripristina continuamente.
Comunque, per gli XTC/The Dukes... quoto harmonica.

Paul Lennon ha detto...

Dunque dunque, ci ho messo un po' perchè non avevo mai ascoltato i Dukes e ho dovuto recuperare.
Non avevo comprato i due dischi quando erano usciti perchè l'operazione non mi "suonava" giusta, soprattutto per la coincidenza con il revival psichedelico (già citato da Harmonica, il "paisley underground") di metà anni '80.

Ascoltati adesso, i due dischi dei Dukes mi fanno più o meno l'impressione dei dischi della new wave della new wave: mascherine di carnevale.
La cosa strana è che allora NON mi facevano la stessa impressione i dischi di garage/beat/psychedelia che in realtà si rifacevano totalmente agli anni '60. Ovvero: non mi piacevano particolarmente, ma l'effetto "copia inutile-mascherina" non c'era, probabilmente perchè era la prima volta che ascoltavo quel tipo di suono.

D'altra parte, se non conosci o non hai mai ascoltato i Joy Division, che tipo di impatto può avere per te un disco degli Interpol?
Ovvero, se non conosci gli originali, potresti (correttamente, dal tuo punto di vista) scambiare la carta carbone per l'originale?

Ritornando ai Dukes, i due dischi si ispirano "vagamente" (ahem) ai Beatles, tra Sgt. Pepper e Magical Mistery Tour, però non colgo l'intento parodistico segnalato da
Piuttosto, un omaggio sin troppo rispettoso, con citazione di tutti i canoni del genere, dagli arrangiamenti sovrabbondanti ai backward tapes, il tutto un po' troppo barocco e levigato, senza che nessuna delle canzoni spicchi per qualità compositive. Sono due dischi che (ai miei ascolti) sono passati senza lasciare nessuna traccia particolare.
Probabilmente molto di questo è dovuto all'averli ascoltati adesso, a 25 anni dalla prima uscita: per chi li ha scoperti all'epoca probabilmente la psichedelia un po' troppo zuccherosa e sovrarrangiata di queste canzoni ha un sapore completamente diverso.

brazzz ha detto...

john Lennon
bè,l'aspetto parodistico lo colsi proprio per via degli arangiamenti sovrabbondanti,per via del fatto che tutti,ma proprio tutti, i luoghi comuni della psichedelia ani 60 erano presenti..lo colsi dai nomi che i fab 3 si erano dati x l'occasione..perfino dal tipo di copertina..e secondo me si coglie perfettamente pure oggi..operazione che continuo a trovare molto divertente,divertita,e intelligente..detto,questo,da uno che non ha mai amato i beatles più di tanto..e che ha tutto quel che xtc han inciso..o quasi...

John Harrison ha detto...

brazzz, per quanto riguarda la parodia direi che c'è un bell'esempio nel tuo avatar: la copertina di "We're only in it for the money" sì che è parodia dei Beatles, i Dukes invece continuano a sembrarmi un rispettoso omaggio.
Niente di male, eh, ma come XTC hanno fatto cose molto più notevoli di questa simpatica mascherata :-)

brazzz ha detto...

bè, la copertina di we re only in it è un pò oltre la semplice parodia direi..

George Starr ha detto...

caro brazz, credo dipenda dal significato che attribuiamo al termine. Io sono abbastanza d'accordo con la definizione di wikipedia, che riporto qui sotto.
I Dukes continuano a sembrarmi tutt'altro che una parodia, ma è anche vero che non ho fatto grande attenzione ai testi. Magari la parte satirica è "nascosta" lì.

Da wikipedia:
La parodia - dalla lingua greca παρῳδία parà (παρα, simile) e odè (ᾠδή, canto) - è l'imitazione di uno stile letterario, musicale o artistico destinata ad essere riconosciuta come tale od anche l'imitazione caricaturale di un quantomeno noto personaggio esistente o fittizio.

In un'accezione più comune tale rielaborazione avviene in chiave comica o più spesso farsesca.

La parodia ripropone elementi del modello testuale che riutilizza, stravolgendoli oppure portandoli all'assurdo. In questo senso può essere simile alla satira, che però preferisce dei bersagli sociali e non testuali. Secondo il pensatore russo Michail M. Bachtin la parodia è un procedimento letterario attraverso il quale avviene "lo scoronamento dell'eroe". Esso non è, per questo, un sottogenere, al contrario, presuppone la perfetta conoscenza dell'opera da "scoronare" da parte dell'autore e anche del lettore, per essere veramente efficace.

Nel campo della musica pop o rock, invece vi sono gruppi che non nascondono il loro intento satirico, spesso partendo dal nome stesso della band. Cantano canzoni celebri, remixate o cantate con un testo diverso talvolta solo a fine goliardico.

brazzz ha detto...

diciamo allora che è un "divertitio omaggio"..la parodia la vedo nella volontà di riproporre tutti i cliche del genere..ed è parodia di uno stile musicale, di un genere, di un periodo..poi di certo è fatta con infinito amore e rispetto..resta il fatto che xtc eran altra cosa..e che vorrei tanto che Partridge e Moulding facessero pace..

Ringo McCartney ha detto...

Sul divertito omaggio fatto con infinito amore e rispetto concordo pienamente!
Non concordo sulla speranza della reunion degli XTC. Han fatto cose molto belle, si sono sciolti perchè pensavano di non aver più niente da dire insieme: direi bene così, piuttosto di quei gruppi che diventano la caricatura di sè stessi per ragioni esclusivamente commerciali... e i nomi è inutile farli :-)

brazzz ha detto...

ah certo ho un fastidio assoluto per le reunion le trovo patetiche e strumentali al tirarci su due lire..unica eccezione la farei per i pop group di mark stewart perchè lì tanto siamo sulla nicchia assoluta,per cui non è di certo operazione commerciale..resta il fatto che andy e colin han discusso x questioni meno nobili di"non abbiam niente da dire musicalmente insieme" ma più prosaicamente x questioni di denaro...

Paul Lennon ha detto...

Non sono a conoscenza dei retroscena sullo scioglimente degli XTC, wikipedia dice:

È della fine del 2006 l'informazione secondo la quale Moulding non ha più interesse nel comporre musica, e che senza di lui Partridge non intende portare avanti il progetto XTC, dei quali parla ormai al passato.
In un'intervista radio del dicembre 2008, Moulding riemerse a confermare il suo disinteresse per la musica. Egli ha anche confidato che la rottura degli XTC è stata in parte causata da dissensi finanziari, ma ha dichiarato che lui e Partridge stavano ancora intercomunicando.
(la versione in inglese la mette giù più lunga e dettagliata, ma la sintesi è la stessa)

Da lì avevo preso l'idea che fosse stato uno scioglimento per ragioni artistiche più che finanziarie. Se la ragione è invece la seconda, bene lo stesso, anzi meglio: una ragione in più per evitare la solita, triste, reunion.

brazzz ha detto...

mm,probabile tu abbia ragione..godiamoci quel che han fatto in passato e va bene così...

Overthewall91 ha detto...

Ogni parola sarebbe superflua.