mercoledì 13 gennaio 2010

VIENNA The Album


Astradyne
New Europeans
Private Lives
Passing Strangers
Sleepwalk
Mr. X
Western Promise
Vienna
All Stood Still

Chi ama questo album conosce a memoria ogni singolo passaggio, ogni singolo beat, ogni singola nota.
Senza entrare nel megapolemicone meglio Ultravox - John Foxx o Ultravox - Midge Ure (vi prego, sono due gruppi diversi e imparagonabili) per il quipresente VIENNA resterà per sempre album che ha segnato un'epoca.
Ogni canzone trasuda romantico decadentismo e grigiore barocco ma con una grinta decisa, senza nichilismi.
Ogni arrangiamento colpisce al petto ed allo stomaco prima che al cuore ed alla mente.
La voce di Midge è stupenda, la sezione ritmica battente, le chitarre (sempre di Midge) graffianti, le tastiere e gli archi inquietanti.
Risulta quasi impossibile scegliere una canzone da proporvi.
Inutile proporre Vienna, a parte che già l'ho fatto in una precedente incarnazione del rocksaloon, ma sarebbe scontato eleggerla a rappresentare quest'album.
Stavo per propendere sull'epica e maestosa PASSING STRANGERS, ma anch'essa è troppo nota così come NEW EUROPEANS. Escludendo la title track capolavoro, la sussurrata e ritmata SLEEPWALK è probabilmente alla lunga la mia preferita.
Ma insomma alla fine metto la chiusura di ALL STOOD STILL dove emerge prepotentemente l'anima rock degli Ultravox.
Che in fondo, new wave e anni '80 non me ne vorranno, dalle mie parti sempre lì si va a parare.
Halleluja!





Ultravox - All Stood Still

10 commenti:

DiamondDog ha detto...

Lo stesso Midge Ure, leader della band, ebbe a definirli "una rock band con i sintetizzatori". Mica il sottoscritto eh.

Euterpe ha detto...

Come sai li preferisco dopo ma come hai giustamente sottolineato sono 2 bands distinte ed entrambi influenti su quello che è venuto dopo ma non sufficientemente riconosciute.Credo che però a loro non interessasse più di tanto.....it means nothing to me,this means nothing to me...

Lucien ha detto...

Dopo la scissione avevo preferito Metamatic, poi John Foxx si è un po' perso.

ReAnto ha detto...

The Garden--dove lo metti, Lucien

Totonno58 ha detto...

Guagliù, mi dispiace...passo

amarcord ha detto...

una quindicina d'anni or sono, un sabato pomeriggio, dal barbiere (era il papà di Marco Simone, centravantino tascabile del post-Van Basten) ascoltai alla radio loclae un lentone, "Breathe".
Simone padre, che conosceva tutti, telefonò e si fece dice kuffù.
così comprai l'antologia di Midge Ure e gli Ultravox.

Maurizio Pratelli ha detto...

a me Breathe sembrava una pappetta pop, no?

DiamondDog ha detto...

Breathe era una canzone di Midge Ure che passò inosservata finchè non fu utilizzata in uno spot di una nota marca di orologi alla moda.....e allora il boom.
Poppetto di buona fattura ma molto più in basso della produzione Ultravox dei tempi d'oro (Vienna, Rage in Eden, Quartet, Lament).

Joyello ha detto...

Come te, ho adorato gli Ultravox, sia periodo Foxx che dopo. O meglio li ho amati fino a Vienna. Già Rage in Eden mostrava qualche cedimento di troppo e un certo manierismo un po' fastidioso.
LI vidi dal vivo a Bologna, proprio nel tour di Rage in Eden. A dispiacermi fu soprattutto l'assenza di tutto il repertorio dei tre dischi con John Foxx... Ma dopo quel concerto mi venne una specie di repulsione per la voce di Midge Ure e non li ho più seguiti (e se occorreva li canzonavo anche un po').
Fu un concerto orribile, di plastica. Warren Cann aveva perso ogni spessore e Chris Cross non ha suonato nemmeno una nota di basso (solo synth). Ulytravox finirono in quell'istante.
VIENNA, però, devo darti atto, era un buon album. Pieno di buone canzoni, probabilmente eredità del genio di John Foxx (confrontate Touch and Go di Foxx su Metamatic con Mister X su Vienna!). Poi la fine, il deserto, la desolazione.

amarcord ha detto...

hey, tenutario del blog!
io non sapevo di "Breathe" "jinghelato": ho sempre detestato i jingles, per cui, se posso, li evito...
all'epoca il brano l'avevo già su un album della serie "Pop Mania", di Radio DJ,
ma manco me n’ero accorto...

alla radio di Simone-barbiere mi (ci: il negozio era microscopico, come si conviene ad una barberia di paisiello, tanto che lui - e la sua collaboratrice, che poi ne proseguì l’attività, quando Simone-figlio divenne ricco e il babbo cedette il negozio, aprendo una fabbrichetta d’abbigliamento - riceveva su
appuntamento e c'eravamo solo io e un altro cliente) parve un motivetto acchiappante...
tutto qui...

così, nel 2000 o giù di lì, quando usci il GH di Midge URE e gli Ultravox me ne ricordai, e lo comprai...

nella mia storia del rock degli Ultravox e di Midge Ure ho soltanto:

ULTRAVOX
periodo punk (2a parte ’70)
- Saturday Night in the City of the Dead
- I Want to Be a Machine
- Hiroshima Mon Amour
e
periodo new wave (primi ’80)
- Vienna
- All Stood Still
- Dancing With Tears in My Eyes

di MIDGE URE “solo”, ci sono solamente
- If I Was (metà ’80)
e, appunto,
- Breathe (metà ’90)

P.S. “Vienna” l’avevo già su parecchie compi della “Rhino”,
su tutte, in quella relativa alla storia della new wave,
“Just Can't Get Enough: New Wave Hits of the '80s”, volume 2° di 16 (l’ultimo è New Wave Women)…
16 brani x cd… ovvero i 256 più importanti brani new wave della prima metà degli ’80… mica pugnette…
ovviamente nell’ottica yankee, magari un tantino diversa dalla new wave che ascoltavate voi brufolosi ragazzini di (allora) 15/20 anni, “colonizzati” dai giornaletti brit…
anche se ci sono pure tutti i brit di allora...