giovedì 19 agosto 2010

Ritorno al futuro

Un nuovo anno sta per cominciare.......che ci volete fare io sento Settembre come l'inizio della nuova stagione, come un eterno scolaro che non si decide mai ad affrontare la vita vera.
Non ho trovato niente di meglio per annunciare la nuova stagione che questo pezzo strumentale, probabilmente il più grande strumentale di sempre.
Il ritmo incalzante della batteria di Ogletree, il basso pulsante di Forbes, i contrappunti di chitarra di Burchill, il tappeto di tastiere gelide di McNeill, l'assenza ingombrante della voce di Kerr...una tensione palpabile crescente che si scioglie in un'apertura melodica foriera dei futuri fasti di New gold dream.
THEME FOR GREAT CITIES allora, a monito delle città tentacolari che ci attendono di ritorno dalla tranquillità dei luoghi di villeggiatura per abbracciarci nuovamente con le loro luci abbaglianti e velenose, con la loro capacità malefica di sottrarci l'aria.
No, non potevo trovare brano più adatto alla mia voglia di spazzare via l'estate e di ricominciare la battaglia dell'inverno.
Signori e Signore, i SIMPLE MINDS al massimo del loro fulgore.
Una supernova che brillò forse per troppo poco tempo e che ancora oggi sembra provenire dal futuro.
Un futuro cupo a cui solo noi possiamo dare un raggio di sole pensando intensamente "the best is yet to come".
Benritrovati, gente.


Simple Minds - Theme For Great Cities

14 commenti:

Lucien ha detto...

Bentornato, però no, non facciamo finire l'estate troppo presto!

Li vidi ai tempi di "New gold dream" poi... l'oblio.

Leandro Giovannini ha detto...

Benritrovato, avanti a muso duro !

countryfeedback.splinder.com ha detto...

Buon nuovo anno!
(anche per me è così)

silvano ha detto...

Per me il nuovo anno ricomincia lunedì. Si torna al lavoro e al solito tran-tran.
Per un periodo mi sono molto piaciuti i Simple Minds poi, per citare Lucien, l'oblio.
ciao, silvano.

Mr Montag ha detto...

Io quest'anno ho finito le ferie a metà luglio, eppure lo stesso penso a settembre come all'inizio del nuovo anno. Bentornato, bel pezzo per riaprire la nuova stagione. I Simple Minds non li ho mai amati tanto, sarà la voce di Kerr ma li ho sempre associati agli U2 (e quindi al Male). Ok, crocifiggetemi ora.

DiamondDog ha detto...

I Simple Minds sono cominciati a scivolare quando sono andati sul "commerciale" proprio in scia agli U2.
Il peggior errore che potessero fare, con l'album Once Upon a Time.
Peraltro campione di vendite, ma foriero di sventure.
Perchè persero inesorabilmente la credibilità guadagnata con lo zoccolo duro dei fans storici che li avevano idolatrati fino a Sparkle in the Rain.

porillo ha detto...

non potevi tornare in maniera migliore!

Totonno58 ha detto...

Ciao, Diamond, bentornato...e che Grande ritorno!!Io ho amato ed amo talmente tanto i Simple Minds che non sono neanche tanto d'accordo sul "brillo per troppo poco tempo", pur avendoli scoperti ed adorati ai tempi di New Gold Dream li ho trovati sempre superbi, riconosco la vena più pop di Once upon a time che comunque trovo un gran disco, come anche il quasi capolavoro Street fighting years...i loro concerti, tra l'86 e l'89, mi hanno fatto scoppiare di gioia e poi...non dimenticherò mai più quando nell'88, al concerto per il compleanno di Mandela, furono presenti dopo qualche anno di assenza..fecero davvero sussultare Wembley!!:)

DiamondDog ha detto...

Che poi a ben guardare non si sono mai sputtanati più di tanto.....il problema vero è che i loro fan storici (e io lo fui) erano ben più "radicali" di quelli degli U2.
Eravamo cresciuti con I travel e Seeing out the angel, poi quando arrivò il periodo di Once upon a time, pur riconoscendone la classe, ci sentimmo quasi traditi.
Ma in effetti Street Fighting Years rimise le cose in carreggiata un pò ragione ce l'hai anche te.
E non si sono mai sputtanati come Bono Vox.
Pur avendo raggiunto, ai tempi, una popolarità quasi paragonabile a quella degli irlandesi.

Joyello ha detto...

Grandissimo pezzo! Quanti ricordi. Questo (assieme al suo gemello) l'ultimo grande disco dei SM. Quello dopo, New Gold Dream, aveva qualcosina di buono... Ma Mel Gaynor non m'è mai piaciuto!...
Io li vidi solo una volta: Firenze Parco delle Cascine, di supporto a Peter Gabriel. Anno 1980. Furono fischiatissimi!

DiamondDog ha detto...

Ricordo quel concerto di Gabriel a cui non potei andare....che peccato però me le sono rivisto durante l'US tour sempre a Firenze ma al Palasport.
In quell'occasione, alle Cascine, i SM pagarono il fatto di supportare uno degli artisti più amati da sempre a Firenze, prima per il suo passato Genesis poi per la sua carriera solista. Gabriel ha sempre "giocato in casa" là.
Però i Simple Minds sfondarono comunque a Firenze negli anni successivi, ne sono testimone. C'era un folto zoccolo duro di fan, che ovviamente poggiava su Empires and Dance, Sons and fascination e Sister Feelings Call.

DiamondDog ha detto...

Ah, su Mel Gaynor concordo in toto.
Un ottimo turnista ma assolutamente inadatto al sound primordiale dei SM, che contribuì ad appiattire.
Altro abbandono eccellente quello di Derek Forbes.
Ho sempre pensato che, nonostante Ogletree e Forbes non contribuissero alla fase compositiva, la loro "sezione ritmica" fosse l'anima della band.
Persa quella i SM sembravano normalizzati.
L'uscita di McNeill poi azzerò completamente le potenzialità del gruppo, tenuto insieme solo dalla forza espressiva di Jim Kerr.
Si capisce che non ho mai amato alla follia Charlie Burchill?

PS Com'è il nuovo lavoro solista di Jim Kerr appena uscito? Io ho sentito solo un pezzo in radio e non mi sembrava male..

andrea sessarego ha detto...

Anch'io concordo che la fuoriuscita di Derek Forbes è stata una grave perdita per i Simple Minds e questo brano ne è la dimostrazione. Credo anch'io che dopo "Sparkle In The Rain" i Simple Minds abbiano perso molto del loro fascino. Secondo me "Street fighting Years" doveva essere il loro disco epico alla "Joshua Tree", ma io non sono andato più in là del secondo ascolto.

Maurizio Pratelli ha detto...

buon anno, allora!