sabato 9 aprile 2011

Blondie. Heart of Glass at The Midnight Special


Dei BLONDIE si è detto tutto e il contrario di tutto (me compreso).
Di Deborah Harry di più.
Io continuo a considerarli una grandissima band sospesa tra pop, punk, rock and roll, new wave e dance music, in un magico equilibrio che li ha resi, francamente, unici.
Non ci sono stati gruppi simili ai Blondie prima, ce ne sono stati molti dopo, anche senza la cantante donna eh.
La canzone è strafamosa ma la metto perchè l'ho sentita ieri sera come soundtrack di una pubblicità (e bravi i creativi che l'hanno scelta.....).
E poi continua a girarmi in testa l'idea sempre più consistente che forse, tra i tanti padrini che gli sono stati affibbiati, non era ancora venuto in mente che i Blondie di Debbie Harry e Chris Stein (senza nulla togliere ai validissimi Clem Burke, Jimmy Destri, Nigel Harrison e Frank Infante) erano i veri genitori adottivi degli Strokes, oggi fuori con un album anni '80 come "Angles" pieno di rimandi.

7 commenti:

Lucien ha detto...

Debbie ormai è un'icona pop, rock (o quello che volete) basta vedere su tumblr la marea di foto che la ritraggono che vengono postate in continuazione.
C'erano ai tempi tanti altri gruppi che preferivo; a me piaceva un sacco Rapture.

Lucy ha detto...

Ricordi lontanissimi, ero una bambina. Ma quanto è brava anche in One way or another? Ce l'ho nell'ipod e quando parte questa canzone, è una sferzata di energia!

Leandro Giovannini ha detto...

Hai detto bene: unici. e gli strokes abbiano il coraggio di ringraziarli. di Debby dirò sempre tutto il bene possibile, grazie a lei ci siamo potuti gustare i Gun Club, visto che convinse Jeffrey Lee Pierce, che era all'epoca il presidente del fan club americano dei Blondie, del proprio potenziale artistico. I Blondie renderanno omaggio a jeffrey Lee Pierce nel 1999 nel loro album "No Exit" con il brano "Under the Gun".

p.s. parlo di Jeffrey nel mio ultimo post. ;o)

DiamondDog ha detto...

Grazie, avete citato altre tre belle interpretazioni di Debbie e co.

Maurizio Pratelli ha detto...

sempre magnifica

Mr Montag ha detto...

Lei è sempre stata splendida, sotto ogni aspetto.
Sul pezzo, mi pare di ricordare una dichiarazione di Lennon che sostanzialmente diceva che era lì che avrebbe voluto portare anche il suo modo di fare musica. Poi va beh, non ha avuto molto tempo.

Gli Strokes sono figli dei Blondie da sempre, secondo me, certo con Angles hanno in qualche modo chiuso il cerchio

DiamondDog ha detto...

Che poi dei vari album dei Blondie, consiglierei l'ascolto di EAT TO THE BEAT (la vera gemma nascosta della discografia della band) per capire meglio la "discendenza" di Casablancas e compagni.