mercoledì 22 giugno 2011

BECK o NON BECK?

Che io sia un fan di BECK HANSEN ormai è una cosa nota.
Che io lo sia perchè, bowieanamente parlando, ammiro il camaleontismo e l'eclettismo in maniera smisurata pure.
Che poi BECK abbia saputo travalicare i generi rendendoli plastilina nelle sue mani come pochi altri è un corollario al mio fanatismo.
Poi però, arriva il momento in cui a quelli-che-non-lo-conoscono-benissimo sorge il consueto dubbio "ma non è che con tutte ste diaviolerie elettroniche, arrangiamenti sbilenchi e apparentemente sciatti, trucchi e trucchetti da sala d'incisione, questo ragazzo manca di sostanza?"
Chi conosce bene la sua discografia però non ha dubbi.
Ma per quelli-che-non-lo-conoscono-benissimo-e-conoscono-magari-solo-Loser-e-Devil's Haircut forse è il caso di ricordare che Beck ha composto inciso e suonato delle canzoni acustiche chitarra e voce di altissimo livello. SEA CHANGE era il titolo dell'album, spiazzante (ai tempi) per uno come lui.
A me a volte ricorda persino lo zio Neil, per dire, ma è un fatto personale.
Nel dubbio vi giro questa cosa qua, sappiatemi dire, o voi che sì-mi piace-ma-non-ho-mai-capito-perchè-tutta-questa-considerazione. 

19 commenti:

Becco Bunsen ha detto...

Non male la canzone, però mi ricorda moltissimo i barbuti flanellati che fingono di rifare il folk.

Anonimo ha detto...

Ciao, ti leggo da un pò di tempo, ma non penso di avere mai commentato.

Beck è un grande, ammiro moltissimo gli artisti che sperimentano e che sanno reinventarsi, quelli che sono alla costante ricerca della "formula giusta"; riproporre le stesse cose, magari con pochi cambiamenti, ti fa cadere dall'essere un artista ad essere un artigiano (non c'è nulla di male in ciò, ma ti rimane solo la bravura tecnica, il genio lo perdi).

Leandro Giovannini ha detto...

La solita storia dei soliti critici che fanno le pulci ai grandi artisti e sbrodolano sui soliti quattro gatti.
L'eclettismo non è più di moda, meglio restare a coltivare il proprio orticello, e questo vale anche per i cosidetti "alternativi" alla Fennesz, vero Becco ?

DiamondDog ha detto...

@becco
ma beck non ha mica la barba e la camicia di flanella..
@sekhemty
benvenuto, sul concetto di artista tendo ad essere d'accordo con te....non mi chiamerei diamonddog se così non fosse...
@harm
ho smesso da tempo di "credere" alla critica, diciamo che la uso per informarmi. Credo di più alla lettura dei pareri dei blogger, integrando quelli positivi con quelli negativi generalmente si riesce a raggiungere quel mix di notizie che ti consente di inquadrare un disco.
Per esempio l'ultimo dei Radiohead. Ne ho letto a destra e a manca per i vari blog e quando l'ho sentito era come se lo avessi già sentito. Incredibile. Anni fa magari leggevi la recensione sul tuo giornale di fiducia e poi prendevi la sola.

Totonno58 ha detto...

Io sono di quelli che "non lo consocono benissimo", però l'ho ascoltato dal vivo e mi è piaciuto molto, sostanza ce n'è eccome ed anche tanto talento...:)

Centrifuga Decantatrice ha detto...

DiamondDog: accidenti, stavo parlando della musica, non dell'aspetto. Scemo io a pretendere che tu ci arrivassi da solo :-)

Harmonica: tra pulci, orticelli e gatti hai messo su una bella fattoria (ia-ia-oh) ma il problema è sempre lo stesso: chi decide chi siano i grandi artisti?
Io direi ognuno secondo i suoi gusti, voi del dinamico duo tendete invece a dire che quelli che piacciono a voi sono indiscutibili, e ad offendervi se qualcuno lo fa :-)

Beck non è male: ha fatto anche cose degne di nota come il "Record Club", ma non mi convince mai fino in fondo.
Su Fennesz invece sono poco preparato, ho sentito un suo disco interessante (Venice) e uno inascoltabile (Black Sea) e lì ho smesso.

DiamondDog ha detto...

Ma ti devo spiegare anche se faccio dell'ironia?
E' ovvio che questo pezzo "voce&chitarra" a un primo distratto ascolto può sembrare vicino a quello dei "barbuti flanellati" (nella fattispecie cito due esempi ma potrei farne milioni: josh t pearson e bon iver).
Ma è altrettanto ovvio che per Beck questo modo di porsi è una delle mille sfaccettature e che, per il solo fatto di avere fatto un disco voce&chitarra o simile, non può essere considerato un neo-folk.
Mi scuso con gli altri se sono stato costretto a sviscerare un concetto che mi pareva già insito nel discorso, se così non fosse allora tanto meglio perchè mi è stata data l'occasione (grazie, oh troll, di quello che mi consenti di fare) di esprimermi più chiaramente.

Lucien ha detto...

Ho diversi suoi album. Non è in cima alle mie preferenze, ma è un ottimo musicista, originale e sicuramente eclettico.

Scrubber (o torre di lavaggio) ha detto...

Ma caro il mio zirconcino, io mi firmo Becco Bunsen e tu vieni a spiegarmi l'ironia?
La tua logica è stringente: se uno che piace a te fa un pezzo folk, non può essere considerato folk; ma
se uno che non piace a te fa un pezzo folk, è un barbuto flanellato che finge di rifare il folk.
E tieni presente che tra l'insopportabile Josh, il miagolante Bon Iver e Beck, anch'io preferisco di gran lunga l'ultimo. Ma sono proprio le tue categorie critiche che mi affascinano, parlare con te è un satori continuo :-)

DiamondDog ha detto...

Non è così definita la situazione.
Beck fa un pezzo (anche un album) folk ma nessuno lo ha mai considerato un musicista folk. Con o senza barba, con o senza flanella (a dire il vero qualche flanella ogni tanto gliel'ho vista).
Pearson e Bon Iver sono invece considerati musicisti "neo-folk".
Non sono certo io ad averlo detto o scritto.

SigurRos82 ha detto...

Sea Change, il Bryter Layter di Beck ;) Scherzi a parte, il disco che mai da lui mi sarei aspettata...non un pezzo meno che bello, struggimento autentico.

Spettrofotometro ha detto...

Zirconcino mio: proviamo un passettino alla volta, magari ci arrivi.
Devo per forza trascrivere il mio primo commento.
Lo integro con un paio di parole in maiuscolo:
"Non male la canzone, però LA CANZONE mi ricorda moltissimo LE CANZONI DEi barbuti flanellati che fingono di rifare il folk."
Sto parlando della canzone del video!
Non ho mai detto che Beck è un musicista folk.
E oltrettutto, non mi risulta che "musicista folk" sia un'offesa.
Non più di "musicista rock" o "musicista jazz" comunque.
Poi chi se ne frega di come gli esperti considerano Pearson o Beck o Digi G'Alessio.
Usiamo le nostre orecchiette sante e decidiamo da soli com'è una canzone!
I dischi dovrebbero essere tutti pubblicati senza il nome di chi li ha incisi.
Allora si che i giornalisti/recensori/blogger sarebbero costretti a parlare DELLA musica.
E sono sicuro che ci sarebbe da divertirsi parecchio!

DiamondDog ha detto...

Il nome di un'artista o di una band è a tutti gli effetti un vero e proprio BRAND.
Difficile ipotizzare di registrare, produrre, vendere un disco senza il brand anche se colgo il senso della provocazione.
Così come per il consumatore acquirente e/o scaricante sarebbe praticamente impossibile scindere la canzone da chi la canta.
E' come fare un "blind test" nel mondo delle ricerche di mercato.
Sono test utilissimi per capire il livello di gradimento di un prodotto senza che il panel sia influenzato dal brand.
Ma poi mica vendi il prodotto no logo....

Estrattore Soxhlet ha detto...

Per una volta sono perfettamente d'accordo con te: sarebbe come un "blind test" e probabilmente ci sarebbero un'infinità in meno di cazzate scritte sulla musica.
Comunque io parlavo di dischi per chi ne deve scrivere, ovvio che non sarebbe possibile vendere un disco non identificabile, quel "pubblicati" è un'esagerazione!

Infine però un po' mi meraviglio però che uno che lavora nel marketing possa scrivere "si vende il prodotto non il logo".
Direi che gli esempi del contrario sono così famosi che non vale nemmeno la pena di farli :-)
(Va be dai, uno si: il Dixan. Il caso dei detersivi per lavatrice, che sono chimicamente tutti uguali, è un classico di qualsiasi corso di marketing)

DiamondDog ha detto...

Invece ti sbagli, il Dixan (e anche il Dash) sono tecnicamente superiori agli altri detersivi analoghi per precisa scelta. Pur avendo una formula simile agli altri, contengono percentualmente più perborato (il principio attivo che lava). Conseguentemente lavano meglio e costano di più.
Qualunque casalinga te lo può confermare.

Euterpe ha detto...

Non un santo di mia devozione ma oggettivamente un artista eclettico e sicuramente originale.

Panel del Brand con Logo ha detto...

DiamondDog, i casi sono due: o non lavori nel marketing o stai scherzando :-)

Leandro Giovannini ha detto...

confermo sul dash, è il migliore. :oP chiedere a mia moglie.

La bella lavanderina ha detto...

Il dinamico duo colpisce ancora!
La vostra prossima tesi sarà che la terra è piatta o che il sole ci gira intorno? :-)