lunedì 19 settembre 2011

La musica impegnata e faticosa

A volte mi piace la musica disimpegnata, altre volte ho voglia di ascoltare qualcuno che scrive canzoni per dire qualcosa di serio, di importante, di concreto. Sono sempre meno, ahimè.
Pierpaolo Capovilla non è un mostro di simpatia ma nel panorama italico è uno dei numeri uno da anni, sia con il suo gruppo originario (One Dimensional Man, ascoltateli sono veramente forti) sia con il suo gruppo parallelo italico-arrabbiato-intenso e parlo del TEATRO DEGLI ORRORI, autore di un disco solido, tra i migliori in Italia negli ultimi anni, come A SANGUE FREDDO.
Musica dura, quasi noise, testi di denuncia e/o di amara constatazione dello squallore della realtà che ci circonda, per capirsi.

E' un filone che sta prendendo sempre più piede nel nostro disastrato paese, che vede il Teatro degli Orrori in prima fila a fianco di Massimo Volume, Le luci della centrale elettrica e pochi altri. Forse anche I Cani, perchè no, seppur su un piano un pò più sarcastico.
Di seguito testo e video dell'omonima canzone, ben nota a chi segue il circuito indie nostrano un pò meno a chi segue sempre e solo quello di oltreManica.

PS Ovviamente, e onestamente, prima di conoscere questo splendido e amarissimo pezzo anch'io non sapevo chi fosse Ken Saro Wiwa.


A SANGUE FREDDO

Non ti ricordi di Ken Saro Wiwa?
il poeta nigeriano
un eroe dei nostri tempi
non ti ricordi di Ken Saro Wiwa?
perché troppo ha amato
l’hanno ammazzato davanti a tutti
bugiardi dentro
fuori assassini
vigliacchi in divisa
generazioni intere
ingannate per sempre
a sangue freddo
ken saro wiwa è morto
evviva ken saro wiwa
non è il tetto che perde
non sono le zanzare
non è il cibo meschino
non basterebbe a un cane
non è il nulla del giorno
che piano sprofonda
nel vuoto della notte
sono le menzogne
che ti rodono l’anima
in agguato, come sempre
la paura
la paura di morire
non ti ricordi di ken saro wiwa?
il poeta nigeriano
un eroe dei nostri tempi
non ti ricordi di ken saro wiwa?
perché troppo ha amato
l’hanno ammazzato davanti a tutti
io non mi arrendo
mi avrete soltanto
con un colpo alle spalle
io non dimentico
e non mi arrendo
io non dimentico
è nell’oblio che un uomo
è nell’indifferenza che un uomo
un uomo vero
muore davvero
quanto grande è il cuore
di Ken Saro Wiwa
forse l’Africa intera
il nulla del giorno
sprofonda piano
nel vuoto della notte
avete ucciso Wiwa
ladri in limousine
che dio vi maledica
pagherete tutto
pagherete caro
non ti ricordi di ken saro wiwa?
il poeta nigeriano
un eroe dei nostri tempi
non ti ricordi di ken saro wiwa?
perché troppo ha amato
l’hanno ammazzato davanti a tutti
bugiardi dentro
fuori assassini
vigliacchi in divisa
generazioni intere
ingannate per sempre
a sangue freddo





Di seguito invece la poesia di Ken che ha evidentemente ispirato Capovilla e co..

Non è il tetto che perde



Non sono nemmeno le zanzare che ronzano


Nella umida, misera cella.


Non è il rumore metallico della chiave


Mentre il secondino ti chiude dentro.


Non sono le meschine razioni


Insufficienti per uomo o bestia


Neanche il nulla del giorno


Che sprofonda nel vuoto della notte


Non è


Non è


Non è.


Sono le bugie che ti hanno martellato


Le orecchie per un'intera generazione


È il poliziotto che corre all'impazzata in un raptus omicida


Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari


In cambio di un misero pasto al giorno.


Il magistrato che scrive sul suo libro


La punizione, lei lo sa, è ingiusta


La decrepitezza morale


L'inettitudine mentale


Che concede alla dittatura una falsa legittimazione


La vigliaccheria travestita da obbedienza


In agguato nelle nostre anime denigrate


È la paura di calzoni inumiditi


Non osiamo eliminare la nostra urina


È questo


È questo


È questo


Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero


In una cupa prigione.






10 commenti:

Overthewall91 ha detto...

I miei preferiti, tra quelli da te citati, sono i Massimo Volume.Vasco Brondi non mi dice granchè.Concordo su Capovilla, non è un mostro di simpatia, ma ci sa fare, sopratutto nella veste originaria, quella degli One Dimensional man.

Lucy ha detto...

Gran disco! A sangue freddo è bello tosto, lo ascolto oramai un pezzo. Le luci della centrale elettrica sono i miei preferiti e dal vivo entrambe le band danno molto

Leandro Giovannini ha detto...

Interessante proposta; il testo è quanto di meglio si può ascoltare in ambito italiano, la colonna sonora tiene conto della lezione del punk, la voce è si arrabbiata, ma ha la cadenza del cantautorato italico. Lui poi assomiglia ad una versione dark di Renato dei Profeti.

Euterpe ha detto...

questo pezzo mi è sempre piaciuto moltissimo ed il cantante è un vero animale da palcoscenico perchè è anche un notevole attore.
Li ho visti dal vivo l'anno scorso ed a parte questo ed altri 2 pezzi ti confesso che proprio li trovo duri da digerire,sempre meglio dei Massimo Volume che ho visto dal vivo quest'anno e sono stati un vero supplizio.Pistola alla tempia sceglerei nonostante tutto Vasco Brondi per lo meno una canzone carina ed originale l'ha fatta peccato che le altre 15 che canta siano sempre la stessa cosa.

DiamondDog ha detto...

@otw
anche a me piacciono molto gli One Dimensional Man, ma li trovo come dire un pò "incompiuti"...vediamo come si sviluppano perchè non penso che il progetto sia morto.
@lucy
secondo me la linea che unisce questi personaggi è l'essere un pò "contro", poi ognuno sceglie la modalità espressiva che più gli si confà (es. Brondi fa il cantautore e Teatro fanno noise rock). Son cose molto diverse è difficile fare classifiche....
@harmo
Renato dei profeti me l'ero scordato ma era un grande!! Vedo che sei in trip per gli anni '60 eh? :-)
@giovanni
Secondo me il limite di tutti gli artisti citati è la ripetitività.
A me piacciono a piccole dosi, mi esalto per un paio di pezzi ma difficilmente sento in blocco tutto l'album. Vale anche per I Cani.
Però nel nostro panorama sono encomiabili, tanto di cappello.

unwise ha detto...

io invece ste cose non le ho mai digerite...fermo restando che ognuno può esprimersi come vuole, secondo me "l'impegno" dovrebbe essere soprattutto musicale, mentre è comunemente inteso riferendosi ai testi. che sia noise o cantautorato, di musica ce n'è un po' troppo poca (per i miei gusti, naturalmente). questi mi fanno sempre venire in mente il monaco che dice a Troisi "ricordati che devi morire...", e come Troisi, io "mo' me lo segno proprio", ma passo oltre...:)

DiamondDog ha detto...

@unwise
se devo scegliere anch'io tendo a privilegiare la musica sui testi, però cosa resterebbe di bob dylan o di leonard cohen (ma anche dei clash per dire) senza testi?
Mettici in più che in Italia siamo ancora più testi-oriented che all'estero....diciamo che a prescindere dai gusti secondo me ogni tanto c'è bisogno di cose come questa anche per scuotere un pò di coscienze addormentate.

unwise ha detto...

direi che specialmente Cohen naviga qualche Km sopra questi... visto che prima di essere un cantante, è un poeta. nondimeno la veste musicale, almeno nelle opere più recenti, è molto curata).lo paragonerei più a un Gaber.
anche se il mio concetto di musica rimane quello di Platone, lungi da me dire che i testi non sono importanti (mi darei un po' la zappa sui piedi, visto che, pur dilettante, sono anche io autore in tal campo). ma qui c'è poca poesia, poca arte. c'è tanta frustrazione, accidia (l'affezione più tipicamente radical-chic), e forse un po' troppa voglia di mettersi in cattedra, di fare gli intellettuali (vedi scelta anche di un soggetto "particolare" e non molto noto), che trova terreno fertile in una cultura, come la nostra, che ha ancora nel suo dna il cattolicissimo senso di colpa. lo so, forse sono un po' troppo malizioso, e forse questi sono anche in buona fede, ma ogni volta che sento ste cose, mi mancano tanto i Led Zeppelin...

DiamondDog ha detto...

a me più che frutto di calcolo sembra un'operazione un pò ingenua di quelle da liceali insomma...
:-)
però oh, non per sostenerli ad ogni costo ma prima stavo leggendo una recensione che parlava bene dell'ultima "fatica" di J-Ax.....insomma quello che volevo comunque sostenere è che mi fa piacere che nel nostro asfittico panorama italico ci sia ancora chi butta un pò il cuore oltre l'ostacolo in cambio di un piatto di lenticchie (che non si diventa ricchi con il teatro degli orrori eh).

stanlaurel ha detto...

Me ne frego del playback! io me ne frego!