mercoledì 22 febbraio 2012

Le velleità dei Cani



Se c'è una cosa che mi ha ispirato Sanremo a parte il transito intestinale è l'andare a ripescarmi (altrove) le soluzioni musicali italiane che veramente valgono la pena e cercano di distinguersi dal piattume generale. Non c'è tantissima roba ma ogni tanto emergono cose interessanti e che "bucano" l'etere.
"Il sorprendente album d'esordio dei Cani" appunto de I Cani (uno dei titoli più ganzi ever), anche se non recentissimo, rappresenta ai miei occhi uno spaccato della nuova musica italiana che mi piace ascoltare di tanto in tanto in cerca di radici e di cose che si muovono.
Si vabbè, questo pezzo ricorderà un pò Battiato, il testo pur graffiante e generazionale non è profondissimo, l'arrangiamento in bilico tra indie rock e cantautorame poteva essere fatto meglio.
Ma I Cani (gruppo tuttora misterioso composto probabilmente da un singolo artista di cui ufficialmente non è noto il nome) hanno saputo farsi notare e siamo in attesa di vedere cosa combineranno al secondo disco (se fossi in loro lo intitolerei "L'attesissimo album della riconferma dei Cani" o giù di lì.....).
Salute!

18 commenti:

Mr Montag ha detto...

Anche per me Sanremo è una scusa per ascoltare un po' di musica italiana che spesso mi trovo a anobbare, anche per una certa innegabile mia esterofilia.
Stavolta però sono andato a ritroso, come sai sto in fissa coi Casino Royale ;)

Sui Cani, solo ascolti di sfuggita, veloci, distratti. Ma ho intenzione di recuperare.

Lucien ha detto...

E' uno uno dei gruppi del momento di mio figlio.
Tanto i testi sono divertenti, intelligenti e con la giusta dose di sarcasmo, quanto la parte musicale mi deprime. Un genere di elettronica che proprio non digerisco.

DJazz ha detto...

il nome è perfetto.

Alexdoc ha detto...

Mi piace solo il titolo. Per tutto il resto, il mio pensiero sta tutto nella seconda riga di Lucien, e nella sintesi estrema di DJazz.

DiamondDog ha detto...

Chi mi conosce meglio sa che sono un esterofilo convinto e che considero gran parte della musica italiana un "derivato" soprattutto quando ci si allontana dai cantautori.
Mi sembra però doveroso andare a segnalare le cose italiane che si fanno notare. E I Cani, a prescindere dai gusti personali di ognuno di noi, rientrano a pieno titolo nella categoria.
Ovviamente, come volevasi dimostrare, la parte musicale è in secondo piano rispetto ai testi.
Come del resto per altre band nostrane più "blasonate" come, per citarne solo due, Massimo Volume e Teatro degli Orrori.

Alexdoc ha detto...

Sì, tutte queste band (aggiungo gli Offlaga Disco Pax) sanno scrivere testi. Ma la loro musica mi disgusta, dopo pochi secondi devo spegnere, ma è un fatto mio. Mi limito a leggere i loro testi, che apprezzo come poesie moderne. Gli unici che riesco a sopportare anche musicalmente ("piacermi" è una parola grossa) sono i Zen Circus.

DiamondDog ha detto...

prova anche gli Shout

Alexdoc ha detto...

Shout? Ma non erano una metal band degli anni 80/90?

Resto In Ascolto ha detto...

a me non sono piaciuti per niente. amen

DiamondDog ha detto...

no problem, ho in serbo amor fou, perturbazione, vinterblot (sì, anche loro che nel loro genere sono ferocissimi!!!)....

giusy ha detto...

Facciamo un trackback? Qualche giorno fa ho scritto dei Cani e degli Amour Fou nel mio blog. Nel frattempo, tu scrivevi degli amour fou su Fb. Insomma: condivido quello che scrivi, anche perché, I Cani, che piacciano o no, sanno comunque "reinventare" la musica italiana: oltre il revivalismo,il citazionismo ecc, ecc

DiamondDog ha detto...

Che dire cara giusy, certe cose......restando sul genere animale.....si "annusano" nell'aria. ci sono flussi che attraversano la rete e chi ha le antenne dritte spesso li intercetta con gli stessi tempi!

Anonimo ha detto...

Carissimo DD, onestamente dopo tutto l'hype che lo scorso anno si era creato attorno a questi Cani (all'anagrafe Niccolò) ero davvero curioso di vederli all'opera. Disco bellino, fresco, registrato super lo-fi, suonato dal vivo in 5 (3 tastiere+basso+batteria), bravi e divertenti (i pezzi, non lui). Sanno sì scrivere testi (e che invidia..), ma allo stesso tempo dicono TUTTI le stesse cose parafrasate, sparando a zero contro tutto, compreso il piatto in cui mangiano (ok, sicuramente senza abbuffarsi, almeno fino ai festival estivi). I Cani, Lo Stato Sociale, Uochi Toki, Zen Circus e compagnia bella. Alla fine mi sono venuti a noia molto in fretta. Credo questo abbia anche a che fare con l'età, ad ogni modo lo scorso sabato abbiamo ospitato i Perturbazione per il tour dei 10 anni di In Circolo, il loro disco più bello, ed è stata una serata semplicemente grandiosa, finita alle 3 a cianciare con i ragazzi, di un'umiltà quasi disarmante, e che musica.. un abbraccio!
rob
p.s. secondo me i Gazebo Penguins, che hanno aperto tutto il tour dei Cani, sono più fighi di loro! ;)

Leandro Giovannini ha detto...

sarà, ma penso che musicalmente parlando siamo rimasti fermi a Lucio Battisti ed al Neapolitan Power. Se fossimo bravi a comporre musica come lo siamo per i testi, non ci batterebbe nessuno.

DJazz ha detto...

Se fossimo bravi a comporre musica come lo siamo per i testi, non ci batterebbe nessuno.
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il problama è la lingua: l'italiano ha parole lunghe 3, 4 sillabe; il rock ha bisogno max di monosillabe.
se punti sulla parola finisci inevitalmente a fare musica di ispirazione lirica, anche se moderna.
se vuoi fare rock devi accontentarti di testi rabberciati come quelli del Celentano o di Mina quando facevano rock.
oppure devi andare sul dialetto. che però adesso sembra i fase di stanca

Totonno58 ha detto...

Mi fanno ridere, scusate...:)

Euterpe ha detto...

Per un gruppo di giovani in cui cercare il futuro della musica italiana, fare un disco con testi alla Battiato e musiche alla CCCP non è il massimo come biglietto da visita,se ci poniamo come scopo il fare qualcosa di originale.

popsylon ha detto...

L'italiano la ritengo una lingua molto musicale (e pure rock) a meno che uno voglia sentire ototinolaringoiatra al posto di otorino nei suoni.