domenica 13 dicembre 2009

Kraftwerk - Trans-Europe Express

Facciamo un giochino.
Siamo nel 1977.
Siamo in piena era disco-music, ma anche arena-rock e punk e zerofobie, a seconda delle latitudini e delle inclinazioni personali.
Questo celeberrimo brano, questo eccezionale album (ma il concetto si può estendere a tutti i lavori della band degli anni '70....) ALL'EPOCA potevano far pensare solo a due cose:

1. si tratta di alieni
2. sono (almeno) 20 anni avanti.

Il punto 1, ufologi o meno, non era e non è dimostrabile scientificamente. Nonostante l'anno precedente avesse impazzato "Close Encounters of the Third Kind" e i dubbi fossero cresciuti, nonostante avvistamenti vari e cazzi e mazzi.
Il punto 2, nel 1977, non era oggettivamente pronosticabile. Molti pensavano che ci si trovasse al cospetto di qualcosa di enorme ma non avevano il coraggio di dirlo. Io che ero un teen ager guardavo ai Kraftwerk con simpatia ma anche con sospetto: teteschi di cermania, look da SS senza uniforme, ritmi incalzanti e niente chitarre. Oibò.
Insomma se c'è qualcuno che ti fa fare un salto nel futuro e ti mostra che la musica elettronica non è un modo astruso di porti ma un preciso progetto culturale di massa, insomma non te ne rendi conto subito subito.
Diciamo che dell'estrema importanza dei Kraftwerk si ragiona da pochi anni.
Da almeno un decennio sono stati mitizzati ma forse solo adesso si comincia a capire quanto e come hanno rivoluzionato la musica moderna.
Talvolta, anche nella portata rivoluzionaria, li trovo vagamente Wagneriani.
Ma magari mi lascio trasportare dalla geografia.
E dalla passione che nutro per loro.
Sapete, per un bowiano come me è difficile non riconoscere che senza di loro il buon David (assieme al buon Brian) forse non avrebbe mai imbroccato una certa strada. Una strada che con Low e Heroes tracciò il sentiero della nascente new wave....Ma questi son altri temi.
Oggi, anzi stanotte, si celebrano i Kraftwerk.
Non alieni, ma 20 anni avanti sicuramente sì. Facciamo anche 30 va.
Oggi lo possiamo dire con assoluta certezza.
Halleluja!

15 commenti:

Leandro Giovannini ha detto...

fecero lo stesso effetto anche a me e ad i miei amici rokkettari; prima rimanemmo perplessi poi un nostro sodale comprò il vinile di TEE e tra i Led Zeppelin e un King Crimson c'era sempre un buon motivo per metterci in mezzo anche i Kraftwerk.
E forse per l'evoluzione della musica rock e non solo sono stati il gruppo più importante.

MrMontag ha detto...

Sicuramente fondamentali, avanti di vent'anni certo...ma ammetto che non mi hanno mai fatto impazzire.

Euterpe ha detto...

Solo i grandissimi vengono riconosciuti dopo tanto tempo,proprio perchè talmente avanti e talmente innovatori per i contemporanei da non poter essere compresi dai più.

Anonimo ha detto...

facciamo un giochino. riassunto della propria esistenza in frammenti sonori.

io esisto da 00.40 - 2.00

1. minuto e venti per riassumerla (ritmo, costanza, automatismi, aspirazioni) e mi sembra ancora troppo. se riesco in trenta secondi vi facio sapere. ma fatemi sapere anche voi. che sono curiosa - salut. io.

http://www.youtube.com/watch?v=eb5MOPGo0K4

Anonimo ha detto...

noooooo. DD. io esisto da 00.40 - 2.00 di questo.

http://www.youtube.com/watch?v=KymKhdlBpRI

(quello era relativo a "the catalogue 2009", ma non mi va di parlare. mi sembra già troppo. anzi mi sono già rotta. eppure voglio proprio vedere se riesco a scendere sotto un minuto)

Anonimo ha detto...

facciamo un secondo (o è un terzo? ho perso il conto) giochino.

i kraffen-werk camminano (d)avanti a noi di 30 anni...
dietro a loro rantolano, per tenerne il passo, il bove e braianino...

io li guardo...
sghignazzo... e li lascio andare!
tutt'e tre...
e metto nel giradischi (lettore... quello che è...)
Fiorella (non) Mannoia...

Anonimo ha detto...

Che t'aggia ricere, DD, non mi hanno mai detto nulla...ed il fatto che,senza di loro, Bowie non avrebbe fatto la trilogia ecc. non mi consola per niente...vabbuò, post@ per te...e grazie comunque di esistere!:)Totonno

Anonimo ha detto...

ok. allora sarò ancora più sintetica

00.38 - 1.38

ilari in 30 sec.

si accettano sfide


au revoir!

Anonimo ha detto...

anzi: 00.37 - 1.07

ilari in 30 sec.

Adieu

Anonimo ha detto...

P.S.2) cosa intendi/s'intende per arena-rock, soprattutto nel '77, anno di crolli di tante certezze rock?(anche se io, totalmente impermeabile, ascoltavo Wind&wuthering dei Genesis, attesi messianicamente Works di ELP ecc...)Totonno

porillo ha detto...

Oibo', l'abbiamo persa.
Era inevitabile, dato l'argomento.
Ha raggiunto il Nirvana.
.
Che dire Maggiore, che non abbia gia' detto tu? Ah, hanno dichiarato recentemente che usciranno con un nuovo lavoro..

Anonimo ha detto...

hahahha. l'avete persa perchè sto lavorando e sono nella mierda più totale. però se ci riesco sarà una sorpresa per tutti ) a partire da me)
ps: DD si è dimenticato dd dire che i kraftwerk sono una banda rock. no space, no planet, no tecno, ma ambient rock.

ilari

DiamondDog ha detto...

Ringrazio per i commenti di condivisione o meno.
Per Totonno.
Arena-rock è quel tipo di rock prevalentemente statunitense che presentava i seguenti ingredienti:
-arrangiamenti pesantucci a base di chitarre sature ma non heavy;
-forti connotati melodici delle canzoni;
-epicità diffusa, ai limiti del melodramma;
-grande tecnica esecutiva;
In una parola un immenso calderone che prendeva dai Boston agli Styx, dai Journey ai REO Speedwagon, dai Kansas ai Toto.
Conteneva tante cose deprecabili ma anche, qua e là, alcune perle (sono personalmente in grado di identificarvele, per ciascun gruppo).
Diciamo che non brillava per essenzialità, via.
Ancora oggi vorrei sapere cosa pensavano i fratelli Panozzo o i Porcaro quando ascoltavano i Kraftwerk.

Unknown ha detto...

aiuto!

DiamondDog ha detto...

in che senso?