giovedì 3 dicembre 2009

UNA PIETRA ANGOLARE

Il panorama degli artisti emersi nel primo decennio del millennio è francamente desolante.
Non che manchino le novità e gli spunti per l'amordiddio.
Mancano due cose fondamentali: gli album (ormai si vive prevalentemente di singoli) e lo spessore.
Ciò non toglie che, montanellianamente parlando, per evitare di isolarsi in un passato nostalgico fatto della "bella musica che fu" bisogna cercare a tutti i costi di rimanere ancorati alla realtà magari anche turandosi il naso (e qui entro montanelli che vi chiedevate che cazzo c'entrava), però partecipando.
Detto questo, sapete che ogni tanto, qua e là tra i reperti, mi pregio di girarvi video e canzoni "moderni" che in qualche modo hanno attirato la mia attenzione e che mi piace condividere con appassionati di musica e non. Tante volte do solamente eco a cose che altri mi hanno passato a loro volta, in una sorta di passaparola virtuale che è forse il motivo principale che ci spinge a tenere e frequentare blog.
ARCTIC MONKEYS non sono affatto una novità, ma.
Sono arrivati al fatidico terzo album senza perdere colpi e senza disperdersi.
Sono tra i pochissimi ad aver rafforzato il proprio spessore, peraltro già inizialmente percepibile pur nella pubertà dei componenti.
Si sono evoluti musicalmente, al contrario di tanti colleghi contemporanei, e cercano di andare oltre il mero concetto di chart, pur senza sperimentalismi.
Sono forse gli unici ad avere un personaggio potenzialmente interessante (parlo di Alex Turner, il  loro cantante chitarrista e deus ex machina) che si inserisce in scia con i grandissimi british del passato remoto e prossimo.
Insomma ci vedo del buono.
Non saranno mai come erano quelli di prima. Alex non è il nuovo Mick Jagger o Pete Townshend. E neanche probabilmente il nuovo Noel Gallagher. E' solo Alex Turner, ma è dotato di carisma, capacità compositive e di performer e pieno di desiderio di provare al mondo che ci sa fare.
Per questo CORNERSTONE per me è davvero una pietra angolare. Non una pietra miliare, una bella pietra angolare che sorregge qualcosa in posizione molto più strategica dei semplici mattoni.
Una bella e densa ballata matura che non sarà un capolavoro assoluto del rock ma inserisce di diritto le scimmiette artiche tra quelli che ci sapranno dare qualche stimolo negli anni a venire.
Per credere che il rock è ancora vivo, per credere di restare ancora per un pò giovani dentro.
Halleluja!

 


Arctic Monkeys - 'Cornerstone' (Official Video)

9 commenti:

Leandro Giovannini ha detto...

Bella davvero, complimenti per la proposta, adesso tocca ai programmatori delle FM nostrane, forza ragazzi, non si vive solo di Eros....

Euterpe ha detto...

caro Harmo nel mio piccolo ho già dato e continuo a dare è più di un mese che ho questo singolo in rotazione.Per quanto riguarda il tuo post concordo dalla prima sillaba all'ultima.Sarebbe interessante riuscire a procurarsi l'EP di questo brano perchè le altre canzoni sono inedite e le 2 che ho sentito erano carine.Spero che i prossimi 2 singoli delle scimmiette siano My propeller e Secret door i 2 pezzi di maggior impatto dell'album

MrMontag ha detto...

Sono d'acordissimo su tutto, magari portiamo sfiga al povero Alex e si sciolgono adesso, ma è vero che ascolando questo terzo album la sensazione è che abbiano ancora molto da dire. Questo pezzo, e i due citati da Euterpe, sono ottimi. Io trovo che, in un periodo in cui gli album hanno perso il loro valore, questo degli Arctic sia una notevole eccezione.

DiamondDog ha detto...

Il fatto, cari miei, è che stiamo tutti in attesa che arrivi qualcuno di "grande", anche nell'immenso mondo del mainstream.
E le scimmiette sono probabilmente il candidato migliore da votare.

Anonimo ha detto...

Davvero bella!:) non posso dire di conoscerli bene ma ogni cosa che mi capita di ascoltare delle scimmiette mi piace...un po' come mi succedeva, e mi succede ancora, per....chessò...gli Stone Roses!:).Totonno58...di nuovo anonimo...chissà perchè!

Anonimo ha detto...

Buono il video, asciutto il brano, come si dice in Inghilterra? Understatement? Ecco, sembra che alle nevrosi iniziali si sovrappongano toni più meditativi.
E' una premessa e una promessa, poi si vedrà. Per ora nulla di miracoloso, forse c'è dell'altro in circolazione, magari guardando qualcosa di meno "mainstream" e con la voglia di cercare...

arc

Anonimo ha detto...

essì,
mancavano solo le scimmiette intirizzite...
mapperlamordibberlusca...!!!

l'unico artista di spessore emerso in questo secolo è il Davide Van De Sfroos,
anche se la sua piena intelleggibilità è circoscritta al quadrilatero
lago maggiore - lago di garda (sponda ovest) - melegnano - pontechiasso...
ed è appannaggio dei soli, fortunati, "indigeni" locali... terunitt (cioè across the Ticino) niet!

DiamondDog ha detto...

Van De Sfroos può anche aver azzeccato qualche testo interessante.
Ma per quanto riguarda la musica copia le giga.
E lo sai anche tu.

Henry ha detto...

lady giga???