mercoledì 3 febbraio 2010

Van Halen - I'm the One

Da uno dei 10 migliori (e più venduti) album della storia del rock, l'esordio dei Van Halen su disco dopo anni e anni di club intorno a Pasadena, vi sparo questo iper-boogie incendiario e leggendario.
David Lee Roth, l'heavy-crooner, uno dei più incredibili frontmen che abbiano mai calcato le scene, un ginnasta con la voce da Sinatra, si amalgama alla perfezione con sua maestà "la chitarra" in un brano al fulmicotone che illuminò la fine degli anni '70 come una cometa e lasciò in giro alcune bruciature difficili da risarcire.
Io ne sono ancora pieno, di quei segni.
Buonanotte amigos.
Halleluja!

9 commenti:

moderazione, pliiis... ha detto...

scorro i 500 best album ever di Rolling Stone e leggo, in penultima fila... anzi, in piccionaia...,

"" 415. Van Halen, VAN HALEN ""

ergo, l'album da cui è tratto il brano è il n. 415...

posso capire che uno dica
"uno dei 300/400 album più rilevanti della storia del rock"...

ma uno dei 10...

suvvia!

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Euterpe ha detto...

@ moderazione pliis
Per prima cosa Rolling Stone non è la Bibbia quindi può anche darsi che possa aver preso una cantonata o semplicemente dato un'opinione personale e quindi per lo meno discutibile.E' fuor di dubbio che l'Hard rock americano deve moltissimo a quel disco e alla chitarra di Eddie.Può anche non piacere e questo è più che legittimo però un pezzo come Eruption è assolutamente innovativo e dunque per un certo genere assolutamente basilare.

Valerio ha detto...

in bocca al lupo, Euterpe...
;-)

DiamondDog ha detto...

@agnul
E te pareva...il lupo esce quando meno te l'aspetti.
Ti ho fatto un post sulla Nitty Gritty e non c'eri.....poi te ne esci sui Van Halen.
@alle
minchia trovarsi d'accordo con te è una sfida, mi piace però
@euterpe
ok, uno nella giusta prospettiva

VH 1 è album fondamentale per l'evoluzione della chitarra rock. le tecniche di tapping e hammering utilizzate in modo massiccio da Eddie non erano totalmente nuove. Ma nuova è la modalità di utilizzo da parte sua, rendendole parte integrata dei solos e degli intro.
Ciò agendo su una tecnica di base da virtuoso (anche se non particolarmente pipparolo alla buckethead) e all'interno di schemi rock-blues e boogie-rock abbastanza tradizionali MA resi superveloci e coerenti con il mondo dell'hard rock.
In poche parole Van Halen hanno fatto da anello di congiunzione tra Southern Rock e Heavy Metal proponendo però una loro personalissima miscela.
Che, aimè, è venuta meno dopo Diver Down.
Con l'ingresso di Sammy Hagar la band ha ripiegato su espressioni più pompose ai limiti del progressive e dell'AOR.
Ma i primi 4 album dei Van Halen (I, II, Women and children first, Fair Warning) sono assolutamente innovativi, mai banali, eccezionalmente scritti, prodotti (mai dimenticare il ruolo di Ted Templeman) e suonati.
Per il resto mettiamoci una pietruzza sopra e consoliamoci con gli assoli di Eddie....

Maurizio Pratelli ha detto...

sto dalle parti di euterpe, soprattutto per la "non bibbia" rs

1° : sapere di cosa si parla... ha detto...

a parte il fatto che, storicamente, RS Magazine la “bibbia del rockenrolle” lo è stato, eccome…
nel caso dei “500 Greatest Albums of All Time” la cosa non ha alcuna rilevanza…

RS, in quanto testata “storica”, verso la fine del 2003 ha potuto avvalersi di un “pool”, “panel” (definitelo come vi suona maggiormente “figo”…) di 273 grossi esperti (musicisti di livello, celebri produttori, boss discografici, i maggiori giornalisti specializzati ecc.), coordinati dalla "accounting firm" Ernst & Young.
ognuno di loro ha listato, in ordine di preferenza, i 50 album secondo lui più importanti.
dalla sommatoria delle preferenze raccolte da ciascun album è quindi nata la lista finale dei 500 ecc...
della “riffa” RS Magazine è semplicemente stato, come dire?...
il “notaio”.

il tutto è pubblicato nella sua Special Collectors Issue # 937, december 11, 2003 (soli 4.95 $), che sto guardando in questo momento, e che, in un brevissimo trafiletto, presenta l’album Van Halen dei VAN HALEN, classificatosi al n. 415, con queste precise parole :

“” VAN HALEN’s debut gave the world a new guitar hero (Eddie Van Halen) and charismatic frontman (David Lee Roth). Tunes such as “Runnin’ With the Devil” and “Ain’t Talkin’ ‘Bout Love” put the swagger back in hard rock, and Van Halen’s jaw-dropping technique, particularly on “Eruption”, raised the bar for rock guitar.

sales: 10 million – charts: # 19“”

Henry ha detto...

allo zio henry piace questo elemento!
p.s. bentornato Sire

Leandro Giovannini ha detto...

la carta di RS non è buona nemmeno per pulirsi il culo

peccato, avevo provato ad utilizzarla con l'intervista a Madonna !

i'm the one the one you love, come on baby show your love e vai di rifffff