domenica 11 dicembre 2011

Collaborazioni strane: Tipton, Entwistle & Powell - Unknown Soldier/Friendly Fire



Adesso tutti a parlare di LULU dei Metallica con Lou Reed e va bene. Un disco coraggioso non ho ancora capito bene se sia valido o meno, la critica è tuttora spaccata in due come un melone maturo e non vola manco un 6 (o tre stellette). O bene bene o male male. I dischi che solitamente piacciono a me, ma non voglio parlare di questo che ancora non mi sono fatto un’opinione solida e duratura.
Voglio invece parlarvi di un episodio di tono molto ma molto minore che alcuni anni fa vide coinvolti due (anzi tre) (anzi quattro) pesi massimi di sponde apparentemente non compatibili.
Si parla di GLENN TIPTON, uno dei chitarristi hard rock e heavy metal più sottovalutati di sempre, un tipo che unisce una tecnica molto evoluta ad un gusto per il fraseggio epico e lirico davvero di prima fila. Velocità e tocco. La storica lead guitar dei Judas Priest, band il cui contributo nel panorama hard non è certo secondo a nessuno.
E si parla, udite udite, di JOHN ENTWISTLE, nessun bisogno di presentazioni eh, probabilmente il miglior bassista rock di tutti i tempi che formava con Keith Moon LA sezione ritmica degli Who. Quel-la se-zio-ne rit-mi-ca.
Se a questi due unite anche il mitico COZY POWELL alla batteria (ha suonato in più gruppi lui che le maglie vestite da Bobo Vieri) e l’altrettanto noto DON AIREY alle tastiere è evidente che siamo di fronte ad un supergruppo della madonna.
Dopo la partecipazione ad un lavoro solista di Tipton nel 1996 (Baptism of Fire), nel 2007 fu assemblato questo bellissimo album postumo, alla memoria dei due grandissimi Entwisle e Powell (Airey che si tocca i maroni è ancora vivo e attivo grazie a Dio). Nessuna operazione “pelosa” da parte di Glenn, visto che tutti i ricavati andarono al Teenage Cancer Trust.
EDGE OF THE WORLD è il titolo di questo lavoro sospeso nell’aere e mai troppo pubblicizzato.
In esso si respirano le tipiche arie metal dei Priest ma con una maggiore propensione al lirismo e con qualche accenno di prog (Tipton è infatti da sempre l’ala “epica” dei Judas, lasciando a KK Downing l’onere delle partiture più selvagge) che portano la band sui territori di Rush, Michael Shenker e perfino qualche accenno di Yes.
Non è un lavoro rivoluzionario ovviamente. Però si tratta di un tipo di collaborazione inusuale e fuori dagli schemi tra amici, che poteva diventare un'avventura più seria se solo la sorte fosse stata meno malevola.
Ma in tempi in cui tutti si scandalizzano per Lulu mi pareva giusto ricordare che non siamo di fronte a un mai-visto-prima. Per non parlare della vecchia collaborazione (anni 80) tra Lou Reed a Ace Frehley….ma questa è un’altra storia un altro post un altro racconto.

10 commenti:

Leandro Giovannini ha detto...

come, stai ancora a scrivere di musica? ;o)
non è il mio genere, però riconosco il coraggio di queste operazioni, il guaio e che lou reed, già bollito di suo, è andato insieme ad altri bolliti. se avesse fatto comunella con i Mastodon, magari.... (non ci crederai ma l'ultimo album dei mastodon mi è piaciuto assai, a pelle eh, che di musica non so' 'na mazza). :o)

unwise ha detto...

una cosa che una volta non sarebbe mai potuta succedere...mod e rocker che suonano insieme! ma credo che si siano divertiti molto: per una volta Tipton suonava con un bassista con un po' di fantasia, e Entwistle con un chitarrista che sa fare gli assoli :)
ecco...forse avere anche un cantante "vero" non sarebbe stata una brutta idea. lode cmq all'intento umanitario.
sui Metallica non mi esprimo, non l'ho ancora sentito (fatta eccezione per quella cosa squallida che è passata in TV)

DJazz ha detto...

non conosco questa collaborazione perciò dico due parole su LULU:
il disco è IMPROPONIBILE proprio per colpa del signor Reed, presentatosi in studi in condizioni vocalmente PENOSE. i Metallica fanno la loro onesta parte ma lui fallisco completamente il colpo. e quando forza per stare all'altezza della base, stecca e ti fa pensare alla parola PENSIONE, Fornero permettendo...

Euterpe ha detto...

Le sonorità di questo brano mi riportano ad una vita che ho vissuto e che adesso mi sembra purtroppo lontanissima.
Non posso esprimere alcun giudizio tecnico perchè non so suonare neanche il campanello di casa ( fortuna che ho le chiavi ! ) quindi mi limito alla sfera emotiva che cmq custodirò gelosamente nel mio privato.

DiamondDog ha detto...

@harmonica
i mastodon? naaaaa.....ormai ti facevo vestito coi pantaloni a zampa d'elefante, gli occhialoni, la catenazza d'oro al collo (funkadelic style).
:-)

@unwise
in effetti il punto debolissimo del gruppo sono le parti vocali affidate a Glenn, per me un disastro. Però le sonorità sono veramente superbe e le composizioni (anche se non sono un compositore mi si perdoni l'arroganza) mediamente complesse. Per non parlare degli assoli ma io per Tipton ci ho un debole. Tendo a ricordarmi i suoi assoli anche quelli meno tecnici. Segno che sa scegliere linee melodiche e scale che colpiscono.

@traps
Molti dicono quello che dici tu. Che Lou avrebbe cercato linfa vitale e energia (a mò di vampiro) nei Metallica. Che però come dice harmonica son bolliti di loro. Bene i Mastodon, ma anche gli Isis come sponda sonora di Lou.

@euterpe
bella roba eh? chi le produce oggi delle atmosfere così?

Lucien ha detto...

Metallica + Lou Reed li ho visti solo nell'imbarazzante performance da Fazio (non potevano che finire da lui) e mi è svanita ogni voglia di ascoltare il disco. E dire che nutro una venerazione per il lurido, ma così non si può!

gattasorniona ha detto...

"EDGE OF THE WORLD" mi piace, non la conoscevo, grazie! Mi ricorda le sigle dei telefilm/col. sonore anni Ottanta. Metallica e Lou Reed non ho ancora avuto il piacere. Sono "riccardona"?

giusy ha detto...

Bellissima! Io l'albun non ce l'ho. A dire il vero prima lo disprezzavo un po' ma mi sto riabituando al metal. Quest'album poi oggi mi appare fantastico.
Lulu invece... non lo so: lou reed è ormai cotto. Non ce la fa più con la vece e stona. I Metallica non sono ancora da reparto geriatrico tuttavia non so se mi convenga ascoltare questo disco..

DiamondDog ha detto...

@lucien
mi dicono che l'ultimo lunghissimo pezzo (junior dad o qualcosa del genere) sarebbe un capolavoro, io non l'ho sentito ma il parere è qualificato, boh. Il mistero s'infittisce.

@gatta
"riccardona"???? ecchevvordì????

@giusy
questo è un disco di rock pesante in cui Tipton si sfoga. Nei Judas Priest (tranne l'ultimo discusso Nostradamus, in cui la mano di Glenn ha probabilmente preso le redini del gruppo complice l'abbandono di KK e la presenza sempre più a corrente alternata di Halford) lo "stile" è sempre stato molto chiaro e non c'erano spazi per virare verso altro. In "Turbo" la band provò a prendersi qualche libertà di troppo (guitar synth e quelle robe lì, melodia di più ampio respiro) ma lo zoccolo duro dei fan reagì male.
Tipton da solo, perlopiù coadiuvato da pesi massimi, ebbe invece il coraggio di spingersi più in là.
Io amo anche la produzione solista di Halford.
I ragazzi senza la rigida iconografia del gruppo di appartenenza e senza obbligo di rispettare la cifra stilistica del brand "famoso", mostrano i lati meno conosciuti e più interessanti.

SigurRos82 ha detto...

"Riccardone" è un termine così deliziosamente Mucchiesco :)