venerdì 9 gennaio 2009

The Kinks - Superman

Diciamo che la loro storia di grandi influenzatori del Rock era già conclusa.
Ma i Kinks dettero un potente colpo d'ala nei tardi anni '70, riuscendo anche laddove fino a quel momento non erano stati capaci.
Conquistare le classifiche USA, fino a quel momento piuttosto schifate dalla loro purissima essenza britannica.
In questi anni The Kinks indurirono il suono, fecero storcere il naso a molti puristi ed a vecchi fan con la tazzina del tè delle 5 rigorosamente a portata di mano, ma conquistarono le arene, le charts, le discoteche.
Ed anche un ragazzino che iniziava a dimenarsi nel gran calderone del rock indeciso se lanciarsi nella new wave o nell'hard rock.
Fu con SUPERMAN (Wish I would fly like) che conobbi il genio di Ray Davies e non lo mollai più.
Ci vollero anni perchè mi impadronissi della sterminata discografia, decenni perchè capissi come molte cose che avevo ascoltato credendo originali in realtà partivano da loro.
E per questo, anche se SUPERMAN non è considerato un brano epocale al pari di You really got me o Waterloo Sunset o Lola, a me piace ancora oggi.
E' un roccaccio col ritmo squadrato (ne esisteva anche un poderoso remix da discoteca, che ahimè non posseggo), delle belle tastiere e tutta la carica di Ray e dei suoi compari.
Spero che non vi dispiaccia.
Halleluja!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

influenzatori?

e' stata una lunga settimana...almeno per me...

buon weekend
ciao
Vale

Anonimo ha detto...

io ho una venerazione per i Kinks, epoca sixtie più che altro...ricordo già tempo fa un tuo pezzo su Low budget mi pare, mi espressi già a suo tempo.
Questo pezzo non lo conoscevo.