mercoledì 4 novembre 2009

TEARS FOR FEARS

OK bon, andiamo per punti.
1) Ronald Orzabal aveva grandi capacità compositive.
2) Il suo talento è andato sprecato dopo i primi album sfavillanti di malinco-pop in compagnia del fido Curt Smith.
3) "The Hurting", "Songs from the Big Chair" e "Sowing the seeds of love" sono dei grandissimi lavori, degni della migliore tradizione pop britannica. Dopo, il vuoto o quasi. Inspiegabilmente.
4) Curt Smith cantava meglio di Roland, ma la megalomania di Roland era più forte della realtà e si è preso dei pezzi che era meglio fare cantare a Curt.
5) TFF dal vivo erano scarsini. Li ho visti. Replicavano il disco paro paro senza metterci molta anima. Peccato.
6) Il pezzo che vi giro oggi è di una bellezza più unica che rara. Oltre a tutto quanto detto sopra, si avvale infatti della collaborazione di Oleta Adams, un'artista che avrebbe meritato maggior successo, scovata nei piano bar di Kansas City e assunta alla fama grazie alla collaborazione i TFF ma poi rapidamente e ingiustamente dimenticata, a parte qualche altro bell'intervento (Don't let the sun go down on me nell'album tributo a Elton John "Two Rooms" e un solo album prodotto dallo stesso Orzabal). Ecco, Oleta è stupenda, e riesce a valorizzare in pieno questo storico pezzo: WOMAN IN CHAINS. Dotato anche di un bel testo che il cui contenuto viene fatto intuire subito dal titolo.
Qua in versione live (io preferivo quella da studio, ma sul tubo è stata disattivata....)
Halleluja!


Tears for Fears - Woman in Chains (live) with Oleta Adams

18 commenti:

Euterpe ha detto...

Che piaccia o no è un dato di fatto che Shout sia stata una delle canzoni più popolari di tutti gli anni 80.Concordo che i primi 3 dischi siano i migliori ma a me sono piaciuti anche quelli dopo tra separazioni e reunion.Mi era addirittura piaciuto il disco solista di Smith del 94.Non parliamo poi dei 2 dischi da solista di Oleta.Peccato che non abbia avuto un riconoscimento degno del suo talento.

DiamondDog ha detto...

Difatti Shout è uno dei pezzi più amati/odiati degli interi anni '80.
Per me resta un colosso.
Anche se il mio gusto personale mi portava a preferire i pezzi più malinconici tipo "start of the breakdown" o "memories fade".
Poi hanno iniziato a pasticciare un pò troppo con i Beatles....comunque sempre su grandi livelli.

DiamondDog ha detto...

Ipotesi di Greatest hits.
MAD WORLD
PALE SHELTER
WATCH ME BLEED
MEMORIES FADE
START OF THE BREAKDOWN
SHOUT
THE WORKING HOUR
I BELIEVE
EVERYBODY WANTS TO RULE THE WORLD
WOMAN IN CHAINS
ADVICE FOR THE YOUNG AT HEART
BADMAN'S SONG
SOWING THE SEEDS OF LOVE
ELEMENTAL
RAOUL AND THE KING OF SPAIN

Anonimo ha detto...

Io adoro i Tears for Fears. E in un Greatest Hits metterei dritte dritte Break it down again, Secrets, Me and my big ideas, Sketches of pain.
In particolare Me and my big ideas la trovo stupenda.

Mr Montag

DiamondDog ha detto...

cazzo ho scritto ronald anzichè roland, sono proprio ossessionato da ronaldinho maledettissimo il giorno che l'ho incontrato.....

Lucien ha detto...

Non mi hanno mai entusiasmato, ma Sowing The Seeds Of Love è un capolavoro di canzone degli anni '80.

Leandro Giovannini ha detto...

Beh, anche l'ultimo non era poi malaccio, ma la produzione degli anni '80 è inarrivabile. mi ricordo di aver preso una fissa per "I Believe". Grande gruppo.

J.lo ha detto...

io toglierei dal greatest hits (ma forse lo toglierei dal mondo o, se fosse possibile, dalla mia memoria) Everybody wants to rule the world.
E' orrenda.
Assieme a Radio gaga dei Queen una delle peggiori canzonette degli anni 80.
Tutte le altre (dei TFF) sono decenti, mai eccelse ma decenti.

DiamondDog ha detto...

Ciao J.lo!
Everybody wants to rule the world per me non è niente di che.
Diciamo che è ben costruita a livello compositivo e possiede un arrangiamento interessante.
Resta però a mio avviso molto al di sotto delle loro migliori canzoni.
Nel GH la metterei solo perchè non esistono GH senza i grandi successi e quella canzone lo ebbe.
Se dovessi invece fare una mia "personal compilation" dei TFF non la metterei nemmeno io.

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo quello che dici riguardo a Everybody wants to rule the world.
In effetti, per tutta la produzione dei Tears for Fears, anche per quella più recente, è il minimo che si possa dire. Gli arrangiamenti non sono mai banali, trascurabili.

Mr Montag

anonimo (ma non troppo) ha detto...

azzz...
sempre più kitsch!

io li accosterei a "pupùaccia" (oggi sono "fine": ieri sera, dopo 4 giorni di ricerca palmo a palmo per mezzo paìs, ho recuperato il micetto...)
tipo Lady Gagà (si scrive così?)...

Anonimo ha detto...

gruppo straordinario emblema di un pop ricercato e orecchiabile.
Dell'ultimo cd ho sentito l'unico singolo che non mi piace ma fino a Raoul and the King of Spain sia in duo che solo Orzabal erano ottimi

-les

Unknown ha detto...

....arrivo in ritardo....ma li trovo fantastici, se poi consideri che non è neanche il genere di musica che amo di più.
ciao Stè

Peppe TFF ha detto...

Prima di pubblicare il poco originale Everybody loves a happy ending, Roland Orzabal non ha mai fallito, canzoni meravigliose, arrangiamenti di classe sopraffina, vera scuola per le giovani leve (i dischi dei TFF non mancano in nessuna sala di registrazione). La voce di Roland ha un estensione e una duttilita' superiore a quella di Curt, e tutti gli addetti ai lavori lo hanno sempre ammesso. Break it down again e' una delle piu' belle canzoni che siano mai state scritte, e' il sunto della loro separazione. Badate che i testi dei TFF, non sono mai banali, ma hanno dietro storie di vita vissuta, e di tutte le sofferenze che ha patito Roland da giovane.
Im miei album preferiti sono Elemental e Raoul and the kings of spain, non male l' album solista di Roland, ossia Tom's cat screaming outside del 2001.

DiamondDog ha detto...

Ehilà Peppe, benvenuto.
Sei più fan di me, a quanto pare.
:-)

Peppe TFF ha detto...

Ciao Diamond, seguo i TFF dal 1994 e ho assistito mio malgrado alla loro irrefrenabile caduta, in termini di vendite di dischi. Purtroppo la scelta del buon Roland di continuare ad incidere dischi utilizzando ancora il marchio TFF dopo la dipartita di Smith, si e' rivelata controproducente, una scelta che io, come la maggior parte dei loro fan di tutto il mondo, non abbiamo mai condiviso. A favore di Roland, ribadisco che i suoi lavori solisti sono i migliori, perche' non hanno alcun retrogusto alla Beatles, Pink Floyd o Genesis, come spesso e' accaduto per i dischi pubblicati dal duo negli anni '80.

Roby ha detto...

Le migliori cose le ha fatte Roland da solo:Raoul and the Kingsof Spain è meraviglioso. Ascoltarlo mi ha fatto rendere conto che i primi tre dischi erano solo l'embrione di ciò che avrebbe fatto dopo, sono stati un continuo crescendo.Per non parlare di Tomcats screaming outside...secondo me un grandissimo autore..forse oggi bisogna proporsi come salvatori dei più poveri per durare nel tempo, coi bei milioni al sicuro in banca ovviamente, come ha fatto Bono..

Anonimo ha detto...

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