venerdì 13 febbraio 2009

The Cure-Friday I'm In Love

Quale altro gruppo nella storia della musica ha saputo essere così cupo e introspettivo e al tempo stesso così spensierato?
I Cure sono come donne e motori, sono come la Vita.
E quindi quale migliore "introduzione" al San Valentino imminente?
Tutti insieme, KARAOKIAMOOOOOO!
Halleluja!


I don't care if Monday's blue
Tuesday's grey and Wednesday too
Thursday I don't care about you
It's Friday I'm in love
Monday you can fall apart
Tuesday Wednesday break my heart
Thursday doesn't even start
It's Friday I'm in love
Saturday wait
And Sunday always comes too late
But Friday never hesitate...

I don't care if Mondays's black
Tuesday Wednesday heart attack
Thursday never looking back
It's Friday I'm in love
Monday you can hold your head
Tuesday Wednesday stay in bed
Or Thursday watch the walls instead
It's Friday I'm in love
Saturday wait
And Sunday always comes too late
But Friday never hesitate...
Dressed up to the eyes
It's a wonderful surprise
To see your shoes and your spirits rise
Throwing out your frown
And just smiling at the sound
And as sleek as a shriek
Spinning round and round
Always take a big bite
It's such a gorgeous sight
To see you eat in the middle of the night
You can never get enough
Enough of this stuff
It's Friday I'm in love
I don't care if Monday's blue
Tuesday's grey and Wednesday too
Thursday I don't care about you
It's Friday I'm in love
Monday you can fall apart
Tuesday Wednesday break my heart
Thursday doesn't even start
It's Friday I'm in love

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono il mio genere, ma ne riconosco lo spessore.

Anonimo ha detto...

Grande canzone, grande gruppo!

Anonimo ha detto...

A distanza ormai di decenni non sono ancora riuscito a sdoganare la svolta "spensierata" dei Cure.
Sono troppo ancorato al loro cliche' piu' puro, dark e basta.
Pero' se mi guardo attorno, pittosto di niente meglio piuttosto.

Suo devoto.

Anonimo ha detto...

Canzone appicicosa ma con classe. Bellissima.

Anonimo ha detto...

carina!
ciao
Marisa

DiamondDog ha detto...

Sulla svolta "pop" dei Cure si sono spesi fiumi d'inchiostro.
Ma io continuo a pensare che fosse inevitabile che, dopo Pornopgraphy, il gruppo risalisse la china della cupezza.
Difficile pensare di sprofondare ancora di più, restando vivi.
Come se nella dark room avessero a un tratto tirato su le tapparelle, aperto le finestre e dato un gran respire di aria fresca.
Molti rimpiansero il periodo "oscuro" (me compreso, che giudico il secondo album dei Cure uno dei massimi ogni epoca).
Ma le perle di new pop che il gruppo seppe offire perlomeno fino a Wish (poi ahimè, declino) sono fulgidi esempi di musica moderna.
E poi non dimentichiamoci che gli inizi erano stati su quel solco.
Boy's don't cry è album fondamentalmente pop, la svolta dark avvenne a partire dal secondo magnifico disco.